COMIC CON 2013 – Superpoteri dappertutto

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Il Comic Con di San Diego. La Mecca del Nerd. La Santiago di Compostela del geek. Non si può andare al Comic Con impreparati. Bisogna avere un piano d'azione, studiare il programma, fare delle scelte (talvolta dolorose). È stato un grande anno comunque. DC e Marvel hanno dei piani pluriennali di film e saghe legate ai propri eroi in calzamaglia…

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Il Comic Con di San Diego. Quello che per ogni appassionato di fumetti è un pellegrinaggio dovuto, almeno una volta nella vita, per dimostrare la propria incrollabile fede. La Mecca del nerd. La Santiago di Compostela del geek. Di più, perché la religione è spesso vissuta come atto di costrizione, di sacrificio. Il convention center della meravigliosa città californiana invece, ogni luglio, diventa il paese delle meraviglie. Un evento talmente mastodontico e assurdo da sembrare incredibile. Fin quando non si mette piede in quel bagno di folla. E l'impatto è così forte da provocare una reazione immediata. Una distinzione netta nell'intimo di chiunque decida di parteciparvi. Perché se ti senti libero e felice, al pari di un travestito ad una serata di drag queen, allora sei nel mondo che ti appartiene. E puoi essere disinibito, senza riserve te stesso. Perché tutti sono in quel preciso spazio per il tuo stesso motivo. 

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Il Comic Con, giunto quest'anno alla sua 33esima edizione, conta ogni anno più di 100 mila partecipanti (circa 160 mila nel 2013). Statistiche spaventose. Come inimmaginabili sono gli spazi che lo accolgono. La Hall H, la sala più grande a disposizione, può contenere fino a 6,500 persone. Immergersi in quel mare di essere umani ridefinisce ogni standard. Ed è stato, soprattutto negli ultimi anni, un crescendo. Tanto da far storcere il naso ai puristi, a chi ha vissuto gli anni in cui la manifestazione fumettistica era semplicemente tale (situazione descritta alla perfezione nell'ottimo documentario Comic Con Episode IV: A Fan's Hope presentato al festival di Roma qualche anno fa).
Il bacino d'utenza è diventato talmente ampio da catturare l'attenzione di Hollywood e non solo. Per questo la fiera è divisa in vari settori. Dagli show televisivi di successo ai videogiochi. Tutto ciò che è fenomeno di massa finisce al Comic Con, anche se con i fumetti ha poca attinenza. Esempio principe, in questo senso, è Game of Thrones. Anche se, a voler esser puntigliosi, ne hanno tratto anche una serie di graphic novel. Resta il fatto che la presenza alla convention californiana è puramente un'operazione di marketing. Eppure tantissime persone erano lì per quello. Non si contavano le ragazze, più o meno avvenenti, nei panni di Daenerys Targaryen. Ormai assurta a simbolo di rivalsa femminile.  
Ma la linea che divide la passione dal fanatismo può essere talvolta davvero sottile. Accamparsi la notte davanti ad una sala per poter anche soltanto vedere il proprio idolo in carne ed ossa a dieci metri di distanza è fanatismo. Questo tipo di atteggiamento, da parte di una buona fetta di pubblico, impedisce ai più moderati di seguire alcuni eventi. Mettere piede nella Hall H è impresa impervia, per non dire impossibile. Proprio perché è la sala dedicata agli avvenimenti di cartello. E l'organizzazione, in tutta onestà, non è di grandissimo aiuto. Le sale non vengono sgombrate alla fine dell'ora del singolo intervento. Perciò, se malauguratamente si rimane fuori, bisogna pregare che qualcuno esca per poter prendere il suo posto. Così capita che, per assistere ad un panel alle sei del pomeriggio, le persone entrino in sala dalla mattina alle dieci (facendo la fila dalle otto della sera prima). Per questo congestionare i momenti di maggior appeal in un'unica sala non sembra l'idea più saggia. Visti anche gli spazi a disposizione.
Non si può andare al Comic Con impreparati. Bisogna avere un piano d'azione, studiare il programma,fare delle scelte (talvolta dolorose).
È stato un grande anno comunque. La faccia hollywoodiana dei comics sta vivendo un'età dell'oro. DC e Marvel hanno dei piani pluriennali di film e saghe legate ai propri eroi in calzamaglia. Ci sono superpoteri dappertutto. Solo quest'anno sono stati presentati The Amazing Spiderman 2, Thor: The Dark World e Captain America: The Winter Soldier dalla Marvel (per non parlare della nuova serie tv Agents of S.H.I.E.L.D., prodotta da Whedon, in cui riprenderà vita il mitico Phil Coulson). La casa di Sten Lee ha anche annunciato il titolo ufficiale del secondo film sugli Avengers (Age of Ultron), sempre diretto da Joss Whedon.
Dopo il successo al botteghino del reboot di Superman, Zack Snyder ha fatto tremare il mondo. Rivelando che nel prossimo film sull'uomo di Krypton ci sarà anche Batman. In quella che si annuncia la più grande operazione cinematografica supereroistica di tutti i tempi. E già si rincorrono i rumors su chi sarà il prossimo uomo pipistrello.
E poi ancora Kick Ass 2, il secondo capito di The Hunger Games (la ragazza di fuoco), Riddick, Ender's Game (che segna il ritorno di Harrison Ford, acclamatissimo, allo sci-fi).
Grande spazio, come accennato precedentemente, ai telefilm. Oltre al succitato Game of Thrones, strepitoso riscontro anche per The Walking Dead e l'immortale Dottor Who, poi ancora Braeaking Bad, True Blood, Supernatural. Da, sottolineare con un piccolo morso nostalgico, le ultime apparizione di due serie che hanno fatto la storia recente del piccolo schermo. Dexter, arrivato all'ottavo e conclusivo ciclo. E (presentato nella gigantesca sala Indigo dell'hotel Hilton, a pochi passi dal convention center) How I Met Your Mother, che sta per debuttare con la nona e risolutiva stagione.
Da segnalare anche la partecipazione all'evento di Veronica Mars. Dopo anni di inattività, la serie creata da Rob Thomas torna a vivere sul grande schermo. Grazie ai suoi fans. La più grande e riuscita campagna Kickstarter della storia, ha fruttato quasi sei milioni di dollari nelle casse della produzione. Essendo il telefilm originariamente girato a San Diego (anche se celata sotto le fittizie spoglie della cittadina di Neptune), non poteva mancare quest'anno.
Altro, inatteso, successo Kickstarter è il film della serie di fumetti The Goon, di Eric Powell. Anni fa, era stato lanciato senza successo un trailer di poco più di un minuto per convincere qualcuno a produrre il lungometraggio. Ma, nonostante il nome di David Fincher alle spalle, era stato un buco nell'acqua. Finalmente anche questo progetto vedrà la luce.
Paradossalmente (e fortunatamente) gli eventi più strettamente nerd sono abbordabili. Ed il sottobosco è talmente vasto che, anche qualora si mancasse un appuntamento, l'alternativa non manca. Insomma vedere il panel di Vampire Diaries è impossibile, ma partecipare ad un incontro con lo sceneggiatore principe della Marvel Brian Michael Bendis è invece mediamente agevole.
Una vera chicca sono gli incontri singoli con alcuni dei protagonisti più richiesti. Il one man show di Joss Whedon è stato memorabile. Da segnalare anche la presenza del genio Neil Gaiman. 
Altro momento memorabile, la celebrazione dei 75 anni di Superman. Presenti in sala, fra gli altri, David S. Goyer (sceneggiatore di Man of Steel) e Henry Cavill, accolto da un vero e proprio boato.
Ma il Comic Con non si vive soltanto all'interno delle sale. La dowtown e il fronte oceano sono letteralmente invasi dall'atmosfera. Esattamente dietro al grande edificio che accoglie la manifestazione, c'era attraccata una nave pirata con il simbolo di Assassin's Creed sulle vele (Ubisoft presentava il nuovo titolo della saga, presto su Playstation 4). Nei dintorni girava un piccolo camion, pronto ad elargire taco gratuitamente. A servire la clientela, Robert Rodriguez. Così l'istrionico regista texano ha deciso di promuovere l'imminente sequel del divertente Machete, con Danny Trejo che torna nei panni del killer che non manda sms.
Più tutte le feste, le gare di costumi. Davvero, si potrebbe andare senza biglietto e osservare semplicemente lo spettacolo che gravita intorno a San Diego.
Ma il vero, reale e palpabile primo impatto con il Comic Con lo si ha quando si mette piede per la prima volta nella Exhibit Hall. Uno spazio gargantuesco con stand di tutti i tipi. Dal semplice rivenditore di action figures, a quelli targati Lego, Playstation, Warner Bros. Ed è lì che si fanno gli incontri più inattesi. L'occhio dev'essere vigile, può succedere qualsiasi cosa in qualunque momento.
Una cosa è certa. Se decidi di andare, anche solo per provare, una parte di te ti spingerà a tornare.

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