Con chi viaggi, di YouNuts

Un road movie ambiguo, che declina il viaggio in termini perlopiù comici, senza però riuscire a trovare credibilità nell’eclettica contaminazione di toni e registri a cui continuamente si presta

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Ogni road movie si definisce a partire dallo stesso orizzonte, da un elemento comune che incardina il suo immaginario su strutture condivise, decretandone tanto l’identità quanto le grammatiche di riferimento: ovvero il viaggio. E a seconda della sua specifica declinazione comunicativa, può condurre i personaggi (e di conseguenza, il racconto) verso territori propriamente diversi. Quel che i Younuts! (Antonio Usbergo e Niccolò Celaia) desiderano concretizzare in Con chi viaggi, è stabilire le coordinate del viaggio in senso non spirituale (come in Dead Man) o intimista (come in Thelma & Louise), ma in termini prevalentemente comici, in modo da lasciare spazio, allo stesso tempo, ad un’ironia carica di tinte chiaroscurali. In direzione cioè di una contaminazione inter-genere che fa dello spostamento fisico in macchina il mezzo prediletto con cui attraversare toni e registri diversi, e insieme svelare le intenzioni nascoste dei passeggeri/protagonisti.

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Con chi viaggi, perciò, inizia letteralmente con una partenza. Attraverso un’applicazione di car sharing il conducente Paolo (Lillo) e i tre passeggeri Anna (Alessandra Mastronardi), Michele (Fabio Rovazzi) ed Elisa (Michela De Rossi) si trovano a condividere la stessa auto per un viaggio da Roma a Gubbio. Per un errore di booking da parte di Paolo, che aveva organizzato il passaggio per trascorrere del tempo con la (apparentemente) sconosciuta Elisa, si uniscono alla coppia anche gli altri due estranei, in un viaggio che si preannuncia all’insegna delle (ri)scoperte più ambigue. E esaltando a centro narrativo e iconografico del film lo spazio ambivalente della macchina – teso com’è tra l’intimità dei sedili e il pericolo derivante dalla prossimità all’altro – i Younuts! calano sin da subito in quattro protagonisti in una dimensione chiarificatrice, che porta progressivamente a galla le idee, le motivazioni e i segreti nascosti dentro ognuno di loro. In questo senso il viaggio assume il ruolo di direttrice contestuale, che fa emergere nello spazio condiviso della macchina le verità sui rapporti tra le persone in questione, solo in apparenza estranee. Una direzione che in Con chi viaggi è enfatizzata in senso comico dall’insieme di incomprensioni che di volta in volta si vengono a generare tra i protagonisti, immersi come sono in uno spazio stretto e intimo che carica di tensione ogni illusione/preconcezione da loro manifestata.

Da questa prospettiva Con chi viaggi sembra trarre il suo approccio diegetico dalle atmosfere claustrofobiche de La cosa e The Hateful Eight, senza però reiterarne né la gravitas né tanto meno l’irriverenza cronica. Come nei film di Carpenter e Tarantino – questi ulteriormente citato con la Stuck in the Middle with You di Le iene di cui riprende la stessa valenza ironico-grottesca – anche qui la spazialità soffocante di un luogo ristretto diventa il mezzo estetico per gettare luce sulle vere identità di coloro che lo occupano. Una strategia che assume rilievo drammatico solamente in un orizzonte più autoreferenziale, quando cioè la prossimità fisica porta i personaggi a sospettare di Paolo/Lillo di nascondere intenzioni losche, nonostante agli occhi del pubblico egli non possa mai farsi carico di una valenza così ambigua e crepuscolare. Ma è nelle continue derive di genere, dove la contaminazione con le sfumature del thriller/slasher non poggia mai su basi realmente solide, che Con chi viaggi rischia davvero di arenarsi. Perché un conto è giocare con l’immagine (e l’immaginario) dei suoi protagonisti/interpreti, un altro è declinarne l’essenza verso territori propriamente seri(osi), e pretendere da essi la stessa credibilità. A restare sono i relitti di un approccio a tratti interessante, che lontano dalle coordinate western di Altrimenti ci arrabbiamo, insegue la coerenza fra le maglie illusorie di un micro-spazio.

Titolo originale: id.
Regia: YouNuts!
Interpreti: Lillo Petrolo, Alessandra Mastronardi, Michela De Rossi, Fabio Rovazzi
Distribuzione: Lucky Red
Durata: 72′
Origine: Italia, 2022

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2.5
Sending
Il voto dei lettori
1.75 (20 voti)
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