CORTOPOTERE SHORTFILMFESTIVAL VIII edizione

Cortopotere ShortFilmFestival torna all’Auditorium di Bergamo per la sua ottava edizione ufficiale (3-9 novembre 2008)

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Cortopotere ShortFilmFestival torna all’Auditorium di Bergamo per la sua ottava edizione ufficiale (3-9 novembre 2008): dopo aver ricevuto oltre quattrocento cortometraggi da tutto il mondo (dalla vicina Francia, fino al lontano Singapore, passando per le americhe e per la ‘fermentazione’ culturale dei paesi mediorientali), la direzione artistica ha selezionato in totale 49 cortometraggi (13 nazionali e 36 internazionali) che concorreranno all’assegnazione dei due premi finali in denaro (2500,00 euro per il miglior cortometraggio internazionale e 2500,00 per il miglior cortometraggio nazionale).
 
Cortopotere 2008
 
CONCORSO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE
 
Fiction, documentario, animazione e opere di ricerca sono da sempre le anime e le sezioni dei due concorsi paralleli (nazionale-internazionale) che compongono il festival, un modo per offrire al pubblico la possibilità di confrontarsi con linguaggi, sguardi e ‘spazi emozionali’ eterogenei: le opere selezionate (49 in tutto) rappresentano una congerie di prospettive e visioni che cercano di raccontare e mostrare realtà distanti. Luoghi isolati dal mondo, testimonianze inverosimili (soprattutto nella sezione documentario), mondi immersi spesso in quella dimensione surreale che mescola realtà e finzione, verosimiglianza e ‘verità’, e che solo l’immagine (il cinema) può andare a cogliere (nella sezione Fiction). Dalla tragedia al riso più sfrenato, dalla testimonianza all’incredulità surreale di universi strambi eppure ‘tangibili’; dalle sperimentazioni più estreme (Opere di ricerca) alle animazioni più suggestive che utilizzano e mescolano tecniche e ‘manipolazioni’ varie.
 
Degli oltre 400 cortometraggi arrivati ne sono stati selezionati 49, così divisi:
            36 internazionali (16 Fiction–5 Documentari–11 Animazioni–4 Opere di ricerca)
            (Tutti i cortometraggi verranno proposti in lingua originale e sottotitolati in italiano).
            13 nazionali (6 Fiction-3 Documentari-1 Animazione- 3 Opere di Ricerca)
 
Parte integrante del festival è anche la sezione Spazio Bergamo, dedicata ai giovani registi bergamaschi (circa una ventina le opere pervenute)
 
Premi
 
Tre giurie assegneranno i seguenti premi:
 
            Giuria Concorso Internazionale:
                        2500,00 euro al miglior cortometraggio internazionale
                        Riconoscimento al miglior cortometraggio di fiction
                        Riconoscimento al miglior documentario
                        Riconoscimento al miglior cortometraggio di animazione
                        Riconoscimento alla miglior opera di ricerca
 
            Giuria Concorso Nazionale:                  
                        2500,00 euro al miglior cortometraggio nazionale       
                        Eventuali menzioni e riconoscimenti
 
            Giuria Sceneggiature:
                        400,00 euro alla migliore sceneggiatura
 
            Giuria Spazio Bergamo:
                        Riconoscimento al miglior cortometraggio bergamasco   
 
RASSEGNE CINEMATOGRAFICHE
 
Dopo un’edizione dedicata interamente al concorso, quella che si appresta a partire il prossimo 3 novembre sarà segnata dal ritorno delle rassegne cinematografiche (vedi allegato A). L’esigenza di arricchire il programma con gli sguardi e le opere di autori importanti del panorama internazionale, si affianca al desiderio di far conoscere al pubblico autori molte volte sconosciuti, o molte volte lontani dalla consueta distribuzione nelle sale.
 
Tre i percorsi proposti:
 
Jacques Tatì, Abbas Kiarostami, Zbig Rybczynski
 
 
1          Jacques Tatì
Il primo percorso sarà dedicato al mimo, regista e attore di cabaret degli anni Trenta Jacques Tatì (1908-1982) che arriva al successo nel 1949 con il suo primo lungometraggio Giorno di Festa, ma che costruisce tutti i suoi personaggi futuri (Monsieur Hulot, Francois il postino…) proprio all’interno dei suoi cortometraggi di esordio, nei quali ritroviamo un richiamo ai classici del cinema comico muto americano, soprattutto a quello di Buster Keaton. Verranno proiettati quattro lavori:
 
Gai Dimanche, L’ecole des facteurs, Soigne ton gauche, Cours du soir
 
2          Abbas Kiarostami
Il secondo percorso sarà dedicato al regista iraniano Abbas Kiarostami (reduce dalla 65esima Mostra del cinema di Venezia con la sua ultima e provocatoria opera Shrin). Dal 1970 fino al 1992 l’attività cinematografica di Kiarostami è legata al dipartimento cinematografico del Kanun (Istituto per lo sviluppo intellettuale dei bambini e dei giovani adulti), per il quale realizza una serie di cortometraggi nei quali ritroviamo, anzi scopriamo in nuce tutti gli elementi del suo cinema futuro. Protagonista indiscusso è il mondo dell’infanzia: dice Kiarostami nel corso di un intervista: <<…Osservate i bambini, vedrete che essi vivono al modo dei grandi mistici. Non ho mai visto un bambino aver paura della morte…guardate il volto di un bambino al suo risveglio: la sua bocca si apre prima dei suoi occhi, egli si invola verso la vita con un sorriso…>>. Oltre ai cortometraggi realizzati per il Kanun verranno proiettati anche altri lavori più contemporanei. Questi alcuni dei titoli proposti:
 
Il pane e il vicolo, La ricreazione, Due soluzioni per un problema, Posso anch’io, I colori, Soluzione, Mal di denti, Disciplinatamente o indisciplinatamente, Il coro, Ducks,
 
 
3          Zbig Rybczynski
L’ultimo percorso è dedicato al regista eclettico polacco Zbig Rybczynski (Lodz, 1949), con particolare attenzione al suo primo periodo realizzativo (ovvero alle opere gli anni Settanta e primi anni Ottanta), senza trascurare alcune sue più recenti sperimentazioni video. L’arte di Zbig Rybczynski si divide da sempre tra cinema e video: inizialmente orientato verso il cinema, mescolando però sempre le immagini dal vero con svariate tecniche di animazione che sembrano ammiccare alle tecniche video future, l’artista polacco decide nel corso degli anni Ottanta di dedicarsi maggiormente all’immagine digitale. Si trasferisce in America, dove tuttora vive, e realizza una quarantina di videoclip (per John Lennon, Art of Noise, Lou Reed, Simple Minds, Pet shop Boys, …) prima di cimentarsi con opere di più ampio respiro e con una spiccata sperimentazione formale in chiave digitale. Cortopotere proietterà soprattutto i cortometraggi del periodo polacco – circa una decina di lavori (compreso il capolavoro Tango del 1983, vincitore di un Oscar come miglior corto di animazione proprio nel 1983) fino al geniale ed ironico Steps del 1987, includendo alcuni dei videoclip più rappresentativi. Questa una parziale selezione:
 
Kwadrat, Take five, Zupa, Swieto, Nowa Ksiazka, Oj! Nie moge sie zatrzymac!, Weg zum Nachbarn
Mein fenster, Media, Tango, Steps,…
 
 
A          UN PO’ DI STORIA – rassegne e crescita del festival
 
Il festival nasce nel 2000 (edizione di lancio) dalla passione cinefila di un gruppo di amici: 60 le opere ricevute e 10 quelle selezionate per il concorso, che si svolge all’Auditorium di Ponteranica.
 
2001: il gruppo si consolida e lo spazio dedicato alle rassegne cinematografiche comincia ad avere un ruolo importante (Man Ray, Luis Bunuel…, sono alcuni dei nomi proposti). Nel 2001, sono 100 le opere pervenute e 14 quelle selezionate per il concorso.
 
2002: è l’anno di una prima svolta. Lo spazio dedicato alle rassegne cinematografiche prende sempre più corpo (Polanski, Vittorio De Seta, Melies), mentre, parallelamente, il concorso cresce quantitativamente (200 i corti pervenuti) e qualitativamente (30 selezionati).
 
2003: è un anno decisivo. Nasce infatti il sodalizio con L’Auditorium di Piazza della Libertà (che ha ospitato tutte le successive edizioni): il festival arriva nel cuore della città e all’interno di un circuito che già da anni (con lo storico Lab80 e BergamoFilmMeeting, realtà con la quale il festival collabora) è abituato a cimentarsi con il buon cinema. Le rassegne cinematografiche assumono ormai una certa pregnanza all’interno della manifestazione, tanto che si organizzano incontri in collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo (conferenze su Stan Brakhage, Maya Deren, Kieslowski…). Ancora 200, circa, sono le opere pervenute e ben 48 quelle selezionate, a testimoniare la crescita qualitativa della manifestazione.
 
2004: Si consolidano ulteriormente i contatti con le realtà nazionali ed internazionali (cineteche, istituti cinematografici, archivi, …), in un’edizione che vede 44 corti selezionati e 250, circa, quelli pervenuti. Rassegne ancora protagoniste (Pier Paolo Pasolini, Ten Minutes Older…), alle quali affiancare la presenza (ospiti del festival) di registi che hanno fatto la storia del cinema: il documentarista Luigi di Gianni, ad esempio, al quale è stata dedicata una retrospettiva.
 
2005: più di 250 opere pervenute, delle quali 30 selezionate per il concorso. L’assetto della rassegna è ormai un meccanismo sempre più impegnato nel proporre nomi illustri della storia del cinema: accanto ad autori sconosciuti e di ‘nicchia’, come Patrick Bokanowski, si annoverano le retrospettive dedicate alla Nouvelle Vague, a Michelangelo Antonioni e a Werner Herzog….
 
2006: Le opere pervenute si stabilizzano in termini quantitativi e le rassegne cercano di abbracciare un orizzonte sempre più ampio a livello internazionale, come testimonia la retrospettiva dedicata a David Lynch, e quella che ha visto come protagonista, ospite del festival, il regista austriaco Peter Tscherkassky.
 
2007: l’anno dell’apertura del concorso all’Internazionale, edizione senza rassegne cinematografiche. Più di seicento lavori arrivati da tutto il mondo e 58 opere selezionate per il concorso.
 
 
Info alla stampa:
Ufficio Stampa Fleisch
 
Nora Bentivoglio
349.4328563
 
Silvia Scotti
348.1225399
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