Crollo record per Meta, persi 230 miliardi in un giorno

Il crollo giornaliero più grave della storia della borsa americana. La società di Mark Zuckerberg tocca il punto più basso dalla sua nascita

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Nella giornata di giovedì 3 febbraio, Meta Platforms ha chiuso con un calo del 26,4%, bruciando in questo modo più di 230 miliardi di dollari di capitalizzazione. La più grave perdita giornaliera nella storia della borsa americana. Ad innescare il crollo vertiginoso della società controllata da Mark Zuckerberg è stata la deludente quarta trimestrale pubblicata nei giorni scorsi unita alla perdita di oltre un milione di utenti Facebook (la prima dalla sua nascita).
Nella prima trimestrale pubblicata dopo il cambio del nome, Meta ha previsto un grande rallentamento nella crescita dei ricavi del 2022, ovvero tra i 27 e i 29 miliardi rispetto ai 30,25 che attendevano gli analisti. Questi numeri indicano la crescita più debole della storia della società, il punto più basso mai raggiunto dal 2004. Zuckerberg stesso, il cui patrimonio è stimato in circa 113 miliardi di dollari, ha subito un duro contraccolpo, perdendo circa 28 miliardi di dollari potenziali. In questo senso il record di perdite di un singolo individuo in un solo giorno spetta ancora ad Elon Musk, quando il 9 novembre 2021 ha bruciato ben 33 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda il calo degli utenti Facebook, Zuckerberg ha indicato come principali cause della flessione la forte concorrenza degli avversari e la preferenza degli utenti verso video brevi come quelli di YouTube e TikTok. Le speranze del patron di Facebook sono tutte rivolte verso la nascita del metaverso, considerato nella Silicon Valley come il vero futuro di internet. Secondo gli esperti questo crollo potrà portare ad un lungo periodo di risultati scadenti, accompagnato da una scarsa fiducia degli investitori nelle azioni Meta. In ogni caso, il momento per la società di Zuckerberg è molto delicato e i prossimi mesi potranno essere decisivi per il proprio futuro.

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