CS Yukoku di YUKIO MISHIMA

L’unica regia del grande scrittore Yukio Mishima, che mette in scena il proprio suicidio rituale. Sabato 16 maggio al Cinema Gnomo di Milano

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PER
Il cinema che non avete mai visto
a cura di Alberto Pezzotta e Filippo Mazzarella
 
Yukoku
Patriotism – The Rite of Love and Death
di Yukio Mishima
 
Sabato 16 maggio 2009,Midnight Movie
Gnomo Milano Cinema, Via Lanzone 30/A, 20123 Milano
 
Il cinema che non avete mai visto a cura di Alberto Pezzotta e Filippo Mazzarella, presenta sabato 16 maggio Yukoku, Patriotism – The Rite of Love and Death,l’unica regia del grande scrittore Yukio Mishima, che mette in scena il proprio suicidio rituale.
Elegantissimo e insostenibile, è abbinato a Cutting Moments di Douglas Buck: un horror estremo sulla follia domestica, interpretato dalla figlia di Nick Ray.
 
Yukio Mishima fu scrittore e drammaturgo, uno dei pochi autori giapponesi che ottennero immediato successo in occidente.
Personaggio difficile e complesso, era un nazionalista nostalgico, un “conservatore decadente” come lo definì Moravia. Uno dei suoi ideali più forti fu il patriottismo, oltre al culto per l'Imperatore, come ideale astratto dell'essenza del Giappone tradizionale. Mishima difese l'etica dei samurai contro la modernizzazione del Giappone, tentò, con una milizia personale, di sollevare l'esercito per restituire un'anima al suo paese, in fine deluso, si fece harakiri sperando di scuotere il mondo. La sua tragica morte avvenuta nel 1970 all'età di 45 anni, con il suicidio rituale della tradizione (seppuku), durante l'occupazione simbolica del ministero della difesa, suggellò la conclusione della sua vita e della sua vicenda letteraria.
Se mai un uomo portò con sé i germi del suo tragico destino, questi fu Yukio Mishima.
 
Yukoku(sabato 16 maggio alle ore 23.45) è l'unica opera cinematografica diretta da Yukio Mishima. Un cortometraggio raro e irripetibile, di cui sono sopravvissute poche copie.
Viscerale, profetico, questo corto di 29 minuti mette in scena alcune delle tematiche care allo scrittore: la fedeltà, il codice etico dei samurai, l’eros, la patria, il sangue. Mishima si dimostra decisamente capace dietro la macchina da presa; dichiaratamente teatrale, due attori, lui e la moglie, un solo interno, minimale ed austero, come si addice al tema trattato. Ma allo stesso tempo caldo e appassionato, caldo come l'amorevole addio che i due si scambiano, caldo come il sangue che sgorga a fiotti dal doloroso squarcio. Film profetico, appunto, che pare anticipare la morte di Mishima stesso, che pochi anni dopo commetterà pubblicamente seppuku dopo aver simbolicamente occupato una caserma col suo piccolo esercito. Per questo motivo, tutte le copie in circolazione della pellicola sono state ritirate per espressa volontà della moglie di Mishima, e recuperate solo dopo la sua morte.
 
La figura di Yukio Mishima ha affascinato molti autori, tra cui Marguerite Yourcenar, che scrisse il libro Mishima o la Visione del Vuoto (Bompiani 1982): una grande scrittrice d'Occidente smonta i meccanismi della psicologia di un grande scrittore d'Oriente, illuminandone le ambizioni, i trionfi, le debolezze, i disastri interiori e infine l’atto supremo del suicidio. A lui dedicò un film anche Paul Schrader, Mishima – Una vita in quattro capitoli (1985), prodotto da Coppola e Lucas, presentato in concorso al 38° Festival di Cannes.
 
Continuano gli appuntamenti fissi del Cinema Gnomo: sabato 16 maggio, oltre i film horror di mezzanotte, verranno presentate alcuni Anime giapponesi, l’animazione del Sol Levante, con tre inediti: Hide and Seek, Manie Manie e Barefoot Gen.
Domenica 17 maggio in programma per Orientalismi, il miglior cinema proveniente dall’Est asiatico, due noir honkonghesi: Triangle, film recentissimo diretto da tre maestri, Tsui Hark, Ringo Lam, Johnnie To, quest’ultimo in concoso a Cannes 2009 con Vengeance; e Dangerous encounters – First kind di Tsui Hark, capolavoro maledetto e censuratissimo della “New Wave” honkonghese di inizio anni Ottanta.
 
 
 
IL CINEMA CHE NON AVETE MAI VISTO
PROGRAMMA DEL WEEKEND AL CINEMA GNOMO:
 
Anime Giapponesi. Le migliori produzioni dell’animazione del Sol Levante.
Sabato 16 maggio 2009, ore 18.30
DOUBLE FEATURE
Kakurenbo /Hide and Seek
di Shuuhei Morita (Giappone 2004, 25’, v.o. sott. it., digitale)
Nelle grandi città c'e' un luogo accessibile solo ai bambini, nel quale possono giocare ad un 'nascondino' particolare, magico e terribilmente pericoloso. Si dice che nessuno di essi sia mai tornato indietro e che le loro anime vengano catturate dai demoni che lo popolano. Quando in sette, con il viso coperto da una maschera, si raggruppano in quel luogo misterioso la partita ha inizio… Ma per quale motivo partecipare ad un gioco tanto rischioso? Mediometraggio capolavoro.
a seguire
Meikyu monogatari /Manie manie
di Yoshiaki Kawajiri, Rintaro, Katsuhiro Otomo (Giappone 1987, 51’, v.o. sott. it., digitale)
Tre episodi surreali diretti dai maestri dell’anime moderno. Le Gymnopédies di Satie, Alice nel Paese delle Meraviglie, Rollerball, Allegro non troppo: sono solo alcune delle citazioni suggerite dagli autori, in quella che è sia una collezione d’incubi sia una inattesa dichiarazione di dipendenza dalla cultura occidentale.
 
Sabato 16 maggio 2009, ore 20.30
Hadashi no Gen / Barefoot Gen
di  Mori Masaki (Giappone 1983, 146’, v.o. sott. it., digitale)
Dalla serie manga di Keiji Nakazawa, in scia a Una tomba per le lucciole di Isao Takahata. Agosto 1945: Hiroshima non è ancora stata bombardata, ma la II Guerra Mondiale ha già mietuto vittime e distrutto famiglie. Dramma e commedia s’intersecano. Prevale il primo.
 
Midnight Movie. A mezzanotte circa: una programmazione per i cinefili notturni.
Sabato 16 maggio 2009, ore 23.45
DOUBLE FEATURE
Yukoku/Patriotism – The Rite of Love and Death
di Yukio Mishima (Giappone 1964, 30’, v.o. sott. it., digitale)
a seguire
Cutting Moments
di Douglas Buck (Usa 1996, 29’, v.o. sott. it., digitale)
L’unica regia del grande scrittore, che mette in scena il proprio suicidio rituale. Elegantissimo e insostenibile. Abbinato, per affinità elettiva, a Cutting Moments di Buck: un horror estremo sulla follia domestica, interpretato dalla figlia di Nick Ray. Sconsigliati agli spettatori sensibili.
 
Orientalismi. Lungometraggi inediti provenienti dall’est asiatico.
Domenica 17 maggio, ore 17.30
Triangle / Tie saam gok
di Tsui Hark, Ringo Lam, Johnnie To (Hong Kong 2007, 93’, v.o. sott. it., digitale)
Tre maestri dell’action hongkonghese si associano. E ciascuno dirige un terzo del film. Si comincia come un noir… ma come spesso succede in questo cinema, non si sa come può andare a finire!
 
Domenica 17 maggio, ore 20.00 / 22.00
Dangerous Encounters – First Kind / Di yi lei xing wei xian
di Tsui Hark (Hong Kong 1980, 95’, v.o. sott. it., digitale)
Un recupero doveroso. L’apice e il non plus ultra di una stagione irrepetibile, la New Wave di Hong Kong. Una saga di violenza urbana che non risparmia nulla. Sconsigliato agli spettatori sensibili.
 
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INFO:
Cinema Gnomo: Via Lanzone, 30/A 20123 Milano – Tel. 02. 804125
Ingresso valido per tutte le proiezioni della giornata € 4,10 – ridotto € 2,60
Tessera associativa obbligatoria € 2,60
 
 

 

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