"Cuori estranei" di Edoardo Ponti

Il film di Ponti poteva essere l'esordio cinematografico di uno studente diligente. Peccato che alla fine sia stato realizzato con l'atteggiamento da primo della classe.

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Sembra avere il tono di un film dimesso ma sembra anche possedere un'ambizione smisurata Cuori estranei, primo lungometraggio diretto da Edoardo Ponti (figlio di Sophia Loren); il giovane cineasta si era già fatto notare nel 1998 per il corto Liv, sempre presentato a Venezia. Il film è opera di pedinamenti, piena di strade in cui avvengono progressivi vagabonaggi, dispersioni, smarrimenti. La vicenda vede protagoniste tre donne. Olivia (Loren) vive in modo dimesso con un marito burbero costretto su una sedia a rotelle e trascorre il suo tempo disegnando le proprie ossessioni. Un giorno però trova il coraggio di rivedere la figlia che ha abbandonato quando era molto giovane. Natalia (Sorvino) è invece una fotoreporter che ha da poco conquistato la copertina di "Time" per un reportage in Angola. E' però colta dal senso di colpa per non aver salvato la vita alla bambina protagonista della fotografia. Catherine (Unger), una violoncellista di successo, ha abbandonato il marito e la figlia per vendicarsi del padre, da lei ritenuto responsabile della morte della madre. Progetto corale, in cui la troppa ambizione lambisce a volte la presunzione. In un cast pieno di attori famosi (in cui, oltre alla Loren, spiccano Mira Sorvino, Gérard Depardieu, Klaus Maria Brandauer, Pete Postlethwaite, Malcolm McDonnell, Deborah Unger), Ponti sembra essere andato a scuola da Antonioni (la maniera di rappresentare diverse forme di alienazione) e aver rimasticato il cinema di Kieslowski, soprattutto La doppia vita di Veronica: il guardare senza essere guardati, la continua presenza del Caso, la possibilità di una Grazia salvifica. Non a caso l'autore delle musiche di Cuori estranei, Zbigniew Preisner, è lo stesso dell'autore polacco. Restano però simboli troppo esibiti (la bambina con la bambola) evidente soprattutto in quell'improponibile finale dove le tre donne si incontrano casualmente al tavolino della sala d'aspetto di un aereoporto e vengono coinvolte in una risata collettiva. Alla fine Cuori estranei, con tutti i suoi limiti, poteva essere l'esordio cinematografico di uno studente diligente. Peccato che alla fine sia stato realizzato con l'atteggiamento da primo della classe. La sua opera, nella totale mancanza d'umiltà, alla fine provoca solo imbarazzo.

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Titolo originale: Between Strangers
Regia: Edoardo Ponti
Sceneggiatura: Edoardo Ponti
Fotografia: Gregory Middleton
Montaggio: Roberto Silvi
Musica: Zbigniew Preisner
Scenografia: Dan Yarhi
Costumi: Mario Davignon
Interpreti: Sophia Loren (Olivia), Mira Sorvino (Natalia), Deborah Kara Unger (Catherine), Gérard Depardieu (Max), Klaus Maria Brandauer (Alexander), Pete Postlethwaite (John), Malcolm McDowell (Alan), Wendy Crewson (Amanda Trent)
Produzione: Gabriella Martinelli, Elda Ferri per Capri Films/Mediatre. In associazione con First Look Media
Distribuzione: Medusa
Durata: 97'
Origine: Canada/Italia, 2001

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