Daniele Silvestri: il vento dei mondiali ad Arezzo Wave

Echi dalla Germania durante la sua esibizione al festival

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E' diventato il tormentone del momento. Il "po-po-po-po-po-po­-po-po" ovvero "Siamo i campioni del mondo!" dal refrain di Seven Nation Army dei White Stripes, ha attraversato brevemente ma intensamente anche l'esibizione di Daniele Silvestri sul palco della 20° edizione di Arezzo Wave. E' stato un attimo, ma il pubblico è andato ancora su di giri. Ma il cantatore romano, ritornato ad esibirsi dopo un periodo di assenza – sono infatti trascorsi 4 anni da Salirò e due dal singolo Kunta Kinte – ha introdotto il motivo Strade di Francia dedicandolo a Zidane. Infatti ha detto: "Vorrei dedicare questo pezzo a uno dei migliori calciatori, ultimamente molto bravo a colpire di testa: Zidane".

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Dentro lo stadio comunale aretino si è così creato uno strano effetto feed-back in cui Silvestri si esibiva non solo con i propri brani ma quasi come corpo d'attore. L'esibizione si è svolta dopo la mezzanotte e questo ha creato anche strani e abbaglianti effetti di luce molto cinematografici. L'oscurità della notte e le luci accese del palco. Silvestri diventava intrattenitore, introduceva i suoi brani come esperienze vissute, metteva in gioco l'esigenza di un contatto verbale/sonoro anche con la sua band che cercava con lo sguardo, che nominava. In una partecipazione visiva potente, efficace anche da una posizione trasversale rispetto al palco, ecco quel momento in cui ad Arezzo è nuovamente passato "il vento dei mondiali". Il cantatore stimola le note del tormentone. "Po-po-po-po-po-po-po-po". Ancora il pubblico salta. Materazzi a terra, Zidane espulso. Grosso segna l'ultimo rigore. In quell'istante sono ripassate quelle immagini. Silvestri ha ricreato quell'euforia. Quasi senza accorgersene, ma consapevolmente. Un elettrizzante ritorno sul palco. Non solo musicale.

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