E’ stanotte, a Torino. Dario Argento arriva alle 22.00 in piazza Cln, luogo del delitto per eccellenza di Profondo rosso. Il capolavoro del regista sarà sonorizzato dal vivo da Claudio Simonetti e Daemonia: è uno degli eventi del festival Traffic, fatto di musica, arte contemporanea e, appunto, cinema. «C´è chi non ha mai visto Profondo Rosso – dice Argento – eppure lo racconta come se ne conoscesse a memoria ogni scena. Questa volta, invece, tutti quanti, me compreso, dovremo fare i conti con la fisicità del mio film, perché da piazza Cln non ci sono vie di fuga. Non so immaginare esattamente ciò che accadrà, però mi impressiona l´idea di tornare fisicamente su un set che non esiste più, alla presenza del pubblico poi, e di ascoltare lì le musiche del film suonate dal vivo da Claudio Simonetti e dai Daemonia. Sarà un evento unico anche per me». Piazza Cln non è un posto qualsiasi: «Lì ci abita un pezzo importante della mia storia, è uno dei luoghi dei miei film che meglio mi rappresenta, e credo che non abbia perso col tempo la sua carica di tensione. La proposta di Traffic è intelligente, riporta Profondo Rosso nel luogo più importante del film. Nessuno finora mi aveva mai chiesto di partecipare a un evento di questo genere. E mi intriga soprattutto perché stanotte anch´io mi troverò di fronte a un grande schermo proprio sotto la casa dove Lavia e Hemmings assistono all´omicidio della sensitiva, quella è una delle scene emblematiche del film. Sono passati quasi trentacinque anni dalle riprese di Profondo Rosso, ma sono sicuro che sui luoghi del film è rimasta ancora nell´aria una traccia di mistero, di irrequietudine artificiale. Come è rimasto intatto anche l´interesse del pubblico sul film, quello non si spegne mai». Sulla città di Torino, il maestro italiano commenta: «Torino è la capitale metafisica d´Italia, non smetterà mai di affascinarmi. È il luogo in cui sono matematicamente certo di riuscire a trovare con facilità sia l´ispirazione che le ambientazioni giuste per i miei lavori. Ci sono tornato appena un anno fa per girare Giallo con Adrien Brody e la Seigner, che dovrebbe essere nelle sale entro la fine del 2009, e ci ritornerò ancora in futuro, anche perché in questi giorni sto già pensando a un nuovo film. La città di cui mi sono innamorato quando ero bambino, e che oggi amo ancora, è un luogo carico di malinconia, e per certi versi anche molto inquietante». (fonte: Espresso.it)