Dead Europe, una discesa nelle tenebre tra passato e presente. Trailer e foto
Sta facendo parlare di sè Dead Europe diretto da Tony Kravitz, ispirato al premiato romanzo omonimo del 2005 dello scrittore australiano di origini greche Christos Tsiolkas, noto anche in Italia per Lo schiaffo, tradotto da Neri Pozza, e autore anche di Loaded, dal quale è stato tratto il film del 1998 Head On.
Sta facendo parlare di sè Dead Europe, ispirato al premiato romanzo omonimo del 2005 dello scrittore australiano di origini greche Christos Tsiolkas, noto anche in Italia per Lo schiaffo, tradotto da Neri Pozza, e autore anche di Loaded, dal quale è stato tratto il film del 1998 Head On.
Dead Europe è un "anti–road movie" girato in otto settimane e in due diversi continenti, definito cupo, disturbante e visionario, che fonde horror, elementi tipici della tragedia greca, echi biblici e una riflessione sulle migrazioni e l'odio razziale, "una storia sulle radici dell'Europa, che parla anche di superstizioni e del loro collegamento con il mondo contemporaneo".
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Il protagonista del film è un giovane fotografo e gallerista, Isaac (Ewen Leslie, già in Jewboy e Sleeping Beauty) che trasporta le ceneri di suo padre, morto suicida (di overdose nel romanzo) dalla periferia di Sidney a un villaggio greco. Presto si rende conto che la storia della sua famiglia, emigrata in Australia nel dopoguerra, nasconde fatti sinistri, che riguardano un ragazzino ebreo, Josef (Kodi Smit-McPhee – The Road, Blood Story).
"Isaac è costretto a confrontarsi con l'antisemitismo, il bigottismo incorporato fin nelle ossa dell'Europa e la natura della colpa ereditaria. Crede di essere agnostico e umanista, ma la sua psiche viene trasformata dall'idea che i peccati dei suoi antenati lo perseguiteranno".
Il ruolo di Leslie è cruciale: "Ci serviva un attore che fosse credibile come persona sofisticata, cosmopolita, un po' ntellettuale, colta, che si accorge che in una parte dell'Europa può sentirsi ancora un pesce fuor d'acqua" raccontano il regista e la sceneggiatrice, Louise Fox. Anche il personaggio del ragazzino la scelta è stata determinante: McPhee, appena quindicenne, ha avuto il compito di incarnare un'apparizione – fantasmatica o meno – che si muove tra eroina e pornografia, e che segue il fotografo durante tutte le tappe della sua discesa nell'oscurità e in ogni paese in cui si sposta.
Isaac tenta di smarrirsi in un mix di sesso promiscuo e droghe, viaggiando alla ricerca di altre informazioni. L'incontro con il fratello maggiore, Nico (Marton Csokas – Il signore degli anelli, Alice in Wonderland, The Tree, Il debito, Dream House, La leggenda del cacciatore di vampiri) tossicomane che vive nello squallore, sarà la chiave per svelare loro drammatico passato familiare e accelererà la sua discesa nella follia.
"Il film attraversa sobborghi che rappresentano l'antitesi di quanto vediamo negli opuscoli e nelle guide turistiche, dai vicoli di Atene pieni di profughi a un Carnevale dionisiaco in un villaggio di montagna, da un campo rom alla periferia di Parigi, passando per la scena dei club underground di Budapest".
Un gruppo che reagisse da "straniero" all'incontro con le crew locali e le persone del posto, in ciascuno dei paesi toccati dalle riprese. E aggiunge: "Volevo sfidare i nostri pregiudizi. Il mio film è dedicato ai dimenticati d'Europa, a coloro sui quali l'Europa ha chiuso un occhio".
Nel cast troviamo anche Jean-François Balmer (attore per Chabrol – Madame Bovary e Rien ne va plus – recentemente in Dans la maison) Françoise Lebrun (musa di Jean Eustache in La maman et la putain) e Yigal Naor (Munich, Rendition).
Prodotto da See-Saw e Porchlight (Shame, Animal Kingdom, The Rover) Dead Europe, in competizione nel 2012 a Sydney, Londra e Toronto, è uscito in UK in sala e on demand il 14 dicembre. Wild Bunch ha acquistato i diritti di vendita internazionale. Nella nostra gallery, tutte le foto.