Deepika Padukone: chi è l’attrice indiana minacciata di morte?

La star di Bollywood e di xXx – Il ritorno di Xander Cage, da tempo sotto i riflettori per l’attivismo per i diritti delle donne, adesso si confronta con un altro terribile livello di antagonismo

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“È una mia scelta, quella di sposarmi o non sposarmi. Quella di amare un uomo o una donna o entrambi. Quella di tenere il tuo bambino o no. È una mia scelta quella di fare sesso prima del matrimonio, quella di fare sesso fuori dal matrimonio o di non farlo affatto”. Il messaggio dell’attrice e modella indiana Deepika Padukone – a volto scoperto e guardando in macchina nel video della campagna My choice (2015), che invita le donne indiane a prendere la loro vita in mano – più che una azione mediatica o un trucco pubblicitario è diventato un vero atto di coraggio. Una questione di vita o morte. Oppure un presagio, un pre o sequel della trama che oggi la rende protagonista delle notizie e i post sui social media: la star, parte delle divinità che conformano l’Olimpo di Bollywood, sta subendo minacce di essere bruciata viva.

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I fatti dietro l’incidente di Deepika superano qualsiasi fantasia, thriller o suspense colorato bollywoodiano: dopo essere protagonista del film Padmavatì del regista Sanjay Leela Bhansali – tratto dal poema epico Padmavat, che racconta la storia di una regina indù (Padmavatì) che per non cadere nelle mani nemiche del sultano di Delhi s’immola con il fuoco insieme a tutte le altre donne – un gruppo di difesa della “casta dei cavalieri”, Akhil Bhartiya Kshatriya Mahasabha (Abkm), ha inviato pubblicamente un messaggio forte e chiaro indirizzato all’attrice: Siamo pronti a dare 10 milioni di rupie a chi dovesse bruciare Deepika Padukone viva”.

Sembra che col suo ruolo la star avesse messo in gioco la memoria della povera

Deepika-Padukone-Padmavati-unibrowPadmavatì, accendendo il furore del portavoce di Abkm: “L’attrice non potrà mai immaginare il sacrificio della nostra regina!” Come se si trattasse di un western postmoderno, dove la difesa dell’onore perso e il wanted dead or alive raggiungono un altro livello di comunicazione e si espandono alla velocità della luce, gli antagonisti hanno già cominciato la loro vendetta: prima, assaltando la diligenza del far east, interrompendo in modo violento le riprese del film. Poi, bruciando cento gigantografie dell’attrice e del regista sotto il Sole e in piena piazza pubblica a Bareilly, in Uttar Pradesh. Il film, però, non vede ancora la luce: il suo esordio in sala, previsto per l’1 dicembre, è stato bloccato dall’organo di censura indiano, in attesa che il buio e il tempo spengano la fiamma della polemica.

Nel frattempo, la incandescente figura della star fa accrescere il suo brillio mediatico, svegliando il morbo, la curiosità ma soprattutto la necessità imperiosa dell’audience d’incastonarla nell’immaginario collettivo. Il fatto è che Deepika non è una principiante: nata a Copenhagen ma cresciuta a Bangalore, la trentenne è ormai diventata un simbolo della lotta per i diritti delle donne, partecipando a diverse manifestazioni e alzando la voce appena si presenta l’occasione, sempre a viso scoperto e senza paura apparente. Infatti, oltre a creare la Fondazione Live Love Laugh – che cerca di accogliere alle persone che soffrono di depressione in India – nel 2014 è diventata il centro di un’altra polemica dopo aver criticato pubblicamente un articolo del Times India interamente dedicato al suo décolleté, un anno prima di partecipare nel video di Vogue India già citato:

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=KtPv7IEhWRA]

Aldilà del coraggio, dell’attivismo politico e sociale oppure del suo décolleté, se si parla di Cinema Deepika non è neanche una debuttante: dopo il suo esordio sul grande schermo nel 2006 con il film Ayshwarya, l’attrice e modella inizia un percorso nello scintillante mondo di Bollywood come protagonista di Om Shanti Om, ottenendo un Filmfare Award alla migliore attrice esordente. Da lì in poi, soltanto luci, musica, balli e canti fragorosi, paillettes e vestiti di seta per la nostra Deepika, che dopo più di 20 film è diventata una delle divinità più venerate nel vasto firmamento del cinema indiano; tanto che all’inizio del 2017 da il salto definitivo da Bollywood a Hollywood, facendo parte del cast apolide di xXx- Il ritorno di Xander Cage di D.J. Caruso e recitando accanto a Samuel L. Jackson e Vin Diesel. Proprio prima d’interpretare il ruolo che oggi la tiene sospesa, in attesa, sperando in segnali di fumo oppure che gli antagonisti le concedano una tregua.

Deepika xXx

 

Fino ad adesso, niente bandiera bianca in vista. Chissà se ci sarà un eroe 3.0 alla Vin Diesel, veloce e furioso, che arriverà in soccorso, oppure un principe col cappello rosa e abito di seta colorato in stile Bollywood che la difenderà dalla spada degli nemici. Speriamo però che Deepika non abbia davvero ad un certo punto bisogno di qualcuno che corra a salvarla all’ultimo minuto.

 

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