Dieci giorni tra il bene e il male, di Uluç Bayraktar

Un film turco che ibrida elementi hard boiled e comici per creare una storia divertente. Si perde nelle numerose sottotrame che mette in gioco ma è godibile. Su Netflix

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Balzato subito tra i dieci film più visti di Netflix Italia fin dalla sua uscita, con un sequel annunciato per la prossima estate, Dieci giorni tra il bene e il male è un noir turco diretto da Uluç Bayraktar che mischia elementi comici e polizieschi tratto dal romanzo di Mehmet Eroğlu pubblicato nel 2019 ch in Turchia ha avuto un grandissimo successo.

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Istanbul, Sadik (Nejat Isler) è un ex avvocato, radiato dall’albo e uscito di galera, che si reinventa come detective privato. Una vecchia collega lo coinvolge in un caso di persona scomparsa, ma quello che sembrava un lavoro semplice si rivela presto più complicato e il detective si troverà coinvolto in un giro di prostituzione, violenza e criminalità che getta le sue radici in alto nella scala sociale, fino a coinvolgere importanti uomini d’affari e vaste organizzazioni criminali.

Appassionato del noir diretto da Roger Altman Il lungo addio, il protagonista di Dieci giorni tra il bene e il male è un detective idiosincratico dal cuore buono, che sogna di vivere in un’isola tropicale ma capace di rinunciare a tutto per aiutare chi è in difficoltà.
Più interessante della trama del film è forse la rappresentazione dei personaggi femminili. Sadik è infatti circondato da splendide donne che condividono un’inclinazione alla manipolazione. Che siano vittime o colpevoli, ricche o sull’orlo dello sfratto, alleate o nemiche del protagonista, tutte arrivano ad un certo punto a sfruttare la propria bellezza, il sesso o il sotterfugio per ottenere quello che desiderano.

Nella moltitudine di sottotrame e intrecci che Dieci giorni tra il bene e il male mette in scena, non tutte hanno la stessa attenzione, con il risultato che alcune di esse vengono liquidate in maniera banale e senza troppo impegno (su tutte le vicende legate alla ex-moglie e alla ragazzina scomparsa). Poco interessanti risultano inoltre gli inserti onirici che introducono i 10 giorni, in cui il detective immagina di trovarsi a vivere su un’isola tropicale ma che bloccano il progredire della trama, magari in momenti di svolta interessanti, senza aggiungere nulla di utile alla storia.

Nonostante ciò, l’intreccio principale risulta godibile e, con il suo altalenare tra un tono serioso e uno scanzonato, il film di Bayraktar finisce per essere un curioso hard boiled, senza troppe pretese e senza grandi obiettivi, ideale per un paio d’ore di svago che potrebbe lasciarvi desiderosi di scoprire come proseguiranno le vicende dello sfortunato e scalcinato detective Sadik.

 

Titolo originale: Iyi Adamin 10 Günü
Regia: Uluç Bayraktar
Interpreti: Nejat Isler, Nur Fettahoglu, Erdal Yildiz, Senay Gürler, Ilayda Alisan, Ilayda Akdogan
Distribuzione: Netflix
Durata: 124′
Origine: Turchia, 2023

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3.2
Sending
Il voto dei lettori
2 (1 voto)
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