Dio salvi la Regina!, di Anna Maria Pasetti

L’autrice indaga l’iconologia legata ad Elisabetta II attraverso film, documentari e serie tv, e un’intervista esclusiva a Stephen Frears. Per la collana Fotogrammi di Bietti

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La Corona britannica ha sempre ispirato fiabe e leggende fatte proprie da cinema e televisione. È in quest’ottica che nasce il libro di Anna Maria Pasetti, Dio salvi la Regina, uscito il 20 gennaio per Bietti editore, proponendosi di analizzare l’iconologia legata alla regina Elisabetta attraverso un percorso a tappe delle principali opere, di finzione e non, che l’hanno vista protagonista e hanno contribuito a consolidare l’immaginario collettivo che le corrisponde. L’iconografia legata ad Elisabetta si è tramutata nel tempo, assorbendo evoluzioni e rivoluzioni storiche, politiche e sociali, facendo della sovrana un simbolo di sé stessa, plasmato a sua immagine e somiglianza.
Attraverso il suo libro, Pasetti analizza il processo di costruzione dell’icona, ripercorrendo al contempo e in parallelo le fasi del regno elisabettiano, connettendo vita privata e ruolo politico. L’analisi condotta dall’autrice si focalizza soprattutto sulla dicotomia tra evoluzione e reinvenzione dell’immagine-simbolo contrapposta al conservatorismo immobile e immutato della carica istituzionale. Il libro procede seguendo diverse traiettorie d’analisi, distinguendo i prodotti televisivi da quelli cinematografici. Al percorso cronologico, che si apre con il documentario Royal Family del 1969 per concludersi con la recente serie Netflix The Crown, si intersecano altri tre nuclei d’indagine: il genere (film di finzione come The Queen, Una notte con la regina e la stessa The Crown, o documentario, tra tutti l’ultimo e forse definitivo Elizabeth di Roger Michell); i prodotti nei quali Elisabetta interpreta se stessa, divenendo quindi artefice della sua stessa iconologia (Happy&Glorious, special movie diretto da Danny Boyle in occasione dell’apertura dei Giochi Olimpici di Londra nel 2012).

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In ultimo, forse l’aspetto più interessante intercettato da Pasetti, è la presenza/assenza del corpo reale all’interno dei film, che pone l’attenzione sulla smaterializzazione fisica come sublimazione della forza iconica di Elisabetta (The Windors, Her Majesty). La rigorosa ricerca semiologica condotta dall’autrice trova infine conferma e respiro nell’intervista esclusiva a Stephen Frears, regista di The Queen, posta a corollario del libro, concludendolo con toni e verve tipicamente british.

Dio salvi la regina!
Elisabetta II sovrana di iconologia tra fiction e realtà
Anna Maria Pasetti
91 pagine
Disponibile in formato ePub a 1,99 euro sul sito Bietti.it
e su Amazon in formato Kindle a 2,69 euro e in formato cartaceo a 4,99 euro

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