DOCUMENTARI DA PALESTINA/ISRAELE – GRATIS SU WWW.TICHOFILM.COM

Dall'8 al 15 maggio, in concomitanza con la Fiera Internazionale del Libro di Torino, www.tichofilm.com mette a disposizione in visione gratuita i documentari da Palestina/Israele del proprio catalogo

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DOCUMENTARI DA PALESTINA/ISRAELE – GRATIS SU WWW.TICHOFILM.COM
Dall'8 al 15 maggio, in concomitanza con la Fiera Internazionale del Libro di Torino, www.tichofilm.com mette a disposizione in visione gratuita i documentari da Palestina/Israele del proprio catalogo. Offrire uno sguardo della realtà mediorientale diverso, radicato nel territorio e lontano dalle celebrazioni nazionalistiche vuole essere un tentativo di restituire concretezza e complessità alle rappresentazioni culturali, artistiche, storiche e politiche di un territorio abitato da più popoli, con storie sovrapposte ma antititetiche.

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Il progetto Ticho nasce un anno fa con l'intento di utilizzare il web per aprire una via nuova che permetta di dare visibilità e accesso pubblico a film fortemente penalizzati  dalla normale distribuzione in sala. Questo avviene attraverso una piattaforma che rende possibile la visione dei film attraverso uno streaming di alta qualità rispettoso del lavoro degli autori e di facile fruizione per i navigatori della rete.

Questi i titoli che proponiamo in visone gratuita:

ARNA'S CHILDREN (Israele/Olanda, 2003) di Juliano Meir Khamis e Daniel Daniel (miglior documentario al Tribeca Film Festival, 2004)
L'esperienza del Freedom Theatre, teatro per bambini creato nel campo profughi di Jenin nel 1989 da Arna Meir Khamis, madre del regista e coraggiosa attivista pacifista israeliana. Il film, girato dopo la morte di Arna e dopo lo scoppio della seconda Intifada, ricostruisce i drammatici destini di quei bambini che, ormai adulti, sono stati risucchiati dalla violenza. Il film tocca tanto le vite personali delle persone coinvolte quanto la realtà politico-sociale di una comunità devastata dall'occupazione militare, ma racconta anche della possibilità di un sogno diverso: quello di bambini profughi che sognano di diventare attori.

BILIN MY LOVE (Israele/Palestina, 2006) di Shai Carmeli Pollak (miglior film al Jerusalem Film Festival, 2005)
Narra la storia di un piccolo villaggio palestinese che cerca di resistere all'esercito di occupazione usando la nonviolenza e che è diventato il simbolo della lotta congiunta di palestinesi, israeliani e attivisti internazionali contro il Muro. Alla violenza militare essi contrappongono azioni dirette creative e manifestazioni simboliche che vengono duramente represse. Shai Carmeli Pollak ritrae dall'interno la crescita di un movimento che attira ormai da tempo l'attenzione dei media nazionali e internazionali.

BRIDGE OVER THE WADI (Israele, 2006) di Barak & Tomer Heymann
Cinquanta bambini palestinesi e cinquanta bambini ebrei frequentano la stessa scuola, una scuola con lezioni in entrambe le lingue. Ognuno di questo cento bambini è unico. Due anni dopo l'inizio della seconda Intifada un gruppo di genitori palestinesi ed ebrei hanno deciso di fondare una scuola bi-nazionale e bi-lingue nel villaggio palestinese di Ara in Israele. Il documentario segue il primo anno di scuola e il fragile tentativo di creare un ambiente di convivenza sullo sfondo della pesantissima realtà esterna. E lo fa osservando le vicende personali dei protagonisti, i bambini e i loro genitori.

THE INNER TOUR (Israele/Palestina, 2001) di Ra'anan Alexandrovich (miglior documentario al Vancouver International Film Festival, 2001 e Berlinale Forum, 2001)
Viaggio concretissimo e simbolico di un gruppo di palestinesi in Israele, alla vigilia dello scoppio della seconda Intifada. Turisti nel loro stesso paese, in viaggio anche attraverso memorie, speranze, miti, paure. L'autobus come microcosmo di destini individuali e paradossi legali. Sul tappeto, o per meglio dire on the road, tutti i nodi irrisolti di quel processo di pace che pochi giorni dopo si sarebbe drammaticamente interrotto. La questione dei profughi, i prigionieri, l'accesso all'acqua ma soprattutto la doppia, antitetica narrazione della stessa storia. La storia dei vinti e quella dei vincitori. Un piccolo capolavoro di sensibilità umana e acume politico, con un tocco di preveggenza per quello che di lì a poco sarebbe accaduto.

PICKLES (Israele, 2005) di Dalit Kimor (miglior documentario al Mississipi Crossroads Film Festival, 2007)
La storia di otto vedove palestinesi, da sempre casalinghe, che decidono di aprire una piccola fabbrica di sottoaceti. L'inedito business offre uno spaccato di realtà sulla vita di queste donne coraggiose che rompono le regole per garantire a se stesse e ai propri figli un migliore avvenire. Disobbedendo al destino sociale che vorrebbe le vedove recluse in casa oppure risposate, le otto donne di Tamra, un villaggio della Galilea, diventano imprenditrici e iniziano a guadagnarsi il rispetto dei propri concittadini. Lavorano ogni giorno senza paga per investire nel nuovo progetto e affrontano difficoltà economiche sempre crescenti.

THE SETTLERS (Israele, 2001) di Ruth Walk
Protagonista del documentario è la banalità della follia, quella del più fanatico gruppo di coloni ebrei a Hebron. Il film racconta la vita quotidiana di alcune famiglie nel quartiere di Tal Rumeida. Nell'assurdo tentativo di preservare la "normalità", i coloni ignorano la situazione politica in cui vivono e soprattutto si rifiutano di riconoscere l'esistenza degli oltre 120.000 abitanti palestinesi. Il significato politico della loro presenza su territorio palestinese contrasta con il loro numero reale e la loro permanenza a Hebron è resa possibile solo con uno smisurato dispiegamento di militari. La regista Ruth Walk riesce a superarne l'abituale ostilità e a creare un rapporto di fiducia con le persone intervistate, quasi tutte donne. Il film diventa così una rara occasione per poter guardare da vicino l'aspetto più estremo e integralista di quella complessa realtà chiamata "i coloni ebrei".

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