Dolcissime, di Francesco Ghiaccio

Presentato al Giffoni Film Festival 2019, Dolcissime di Francesco Ghiaccio è una commedia coraggiosa e irrisolta sull’attuale e deprecabile pratica del “body shaming”, con D’Amore alla sceneggiatura

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Presentato all’edizione da poco conclusasi del Giffoni Film FestivalDolcissime racconta di Mariagrazia, Chiara e Letizia, tre amiche inseparabili costrette a fare i conti, ogni giorno, con gli odiati chili di troppo, tra sguardi di disapprovazione dei compagni e risatine nei corridoi della scuola. Mariagrazia soffre il confronto con la madre (Valeria Solarino), ex campionessa sportiva. Chiara ha una chat con un coetaneo, ma tanta paura di svelarsi in foto. Letizia un talento per la musica ma troppa vergogna per esibirlo. Dopo l’ennesima presa in giro, un’inattesa occasione di riscatto arriva dalla popolare e bellissima Alice, capitano della squadra scolastica di nuoto sincronizzato, costretta da un ricatto ad allenarle in gran segreto. Le tre ragazzine si lanciano in un’impresa impossibile, spinta in acqua dalla gran voglia di rivincita.

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Dopo Un posto sicuro, si rinnova la collaborazione tra Francesco Ghiaccio e Marco D’Amore (autore della sceneggiatura, insieme allo stesso regista, Renata Ciaravino e Gabriele Scotti), in un altro film dalla forte impronta sociale, dal bullismo in generale al “body shaming” nello specifico, ma stavolta in una nuova forma, ossia quella della commedia per ragazzi. Dolcissime vuole infatti presentarsi come un prodotto fresco, che cerca di parlare ai giovani dell’era dei social network (questi ultimi non a caso fondamentali in ogni svolta di trama) con spensieratezza, con l’intento neanche troppo celato di comunicare, in realtà, messaggi importanti e necessari. In questa ambivalenza il film di Ghiaccio è profondamente legato alle sue protagoniste, rappresentazione vivente di quest’allegria sfoggiata esteriormente che maschera un disagio interiore, e alle dinamiche adolescenziali che le coinvolgono, dal rapporto con l’altro sesso a quello conflittuale con i propri genitori.

Proprio il trio di giovani protagoniste, a cui si aggiungerà Alice nel corso della pellicola, valgono come motore del film, nel bene e nel male. La loro caratterizzazione iniziale è indubbiamente interessante, specie nelle azioni ai danni della ragazza nemica/amica, perché priva di stucchevole condiscendenza, anzi. Mariagrazia, Chiara e Letizia sono innanzitutto adolescenti e Dolcissime non fa che ripeterlo, arricchendo i loro pensieri e i loro gesti di diverse sfumature, anche negative. In particolare è il triangolo tra l’ex campionessa Valeria Solarino, Alice, la figlia che vorrebbe, e Mariagrazia, la “vera” figlia che invece fa sentire inadeguata, ad offrire i maggiori spunti emotivi e intensi, retti da alcune intriganti trovate di montaggio.

Ghiaccio si conferma, a tal proposito, regista mirabile e d’indubbio gusto nella composizione delle inquadrature, specie quelle in acqua, decisamente suggestive. Qui è ripetuta più volte la metafora dell’annegamento come condizione esistenziale, a cui fa da contraltare, in un climax crescente, la forza di riaffiorare come obiettivo personale da raggiungere e conquistare. Eppure, come anticipato, non riesce a replicare stavolta la commovente ricercatezza di Un posto sicuro: la leggerezza risulta, alla distanza, controproducente per empatizzare con gli eventi sullo schermo; le “lezioni di vita”, sull’accettare se stessi (e gli altri) così come si è, finiscono col risultare eccessivamente didascaliche. Dove Dolcissime vince, allora, è proprio quando riesce ad offrire qualcosa di più rispetto al solito, come nel caso di alcune sospensioni narrative assolutamente coraggiose e lodevoli, o ancora in quello di affascinanti atmosfere da “avventura per ragazzi” che si respirano in alcuni punti della narrazione. Peccato solo che non riescano a trovare continuità nel corso dell’intera pellicola.

Regia: Francesco Ghiaccio 
Interpreti: Giulia Barbuto Costa Da Cruz, Alice Manfredi, Margherita De Francisco, Giulia Fiorellino, Licia Naravarrini, Valeria Solarino, Vinicio Marchioni 
Distribuzione: Vision Distribution 
Durata: 85′ 
Origine: Italia, 2019

 

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2.8

Il voto al film è a cura di Simone Emiliani

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Il voto dei lettori
3.33 (3 voti)
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