"DONNE CON LA MACCHINA DA PRESA"

il Cineclub Kamikazen ripropone, nel mese della Festa della Donna (marzo), la rassegna dedicata alla sempre più ampia schiera di registe cinematografiche.

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Considerati l'interesse riscontrato lo scorso anno e l'originalità della proposta (in ambito non solo provinciale, ma nazionale), il Cineclub Kamikazen ha deciso di riproporre, nel mese della Festa della Donna, "DONNE CON LA MACCHINA DA PRESA", rassegna dedicata alla sempre più ampia schiera di registe cinematografiche.

Quello della regia al femminile è stata fino a poco tempo fa una realtà piuttosto marginale nel mondo del cinema. I nomi "storici" che possono venire subito alla mente sono quelli della tedesca Margarethe Von Trotta, oppure delle italiane Lilliana Cavani e Lina Wertmuller. Ma a partire dagli anni novanta l'affermazione internazionale di grandi registe come Jane Campion ("Lezioni di piano") e Kathryn Bigelow ("Point-break") ha aperto le porte a un numero sempre maggiore di giovani autrici, portatrici sane di uno sguardo altro, di un modo di vedere e raccontare le cose del mondo tra realtà e fantasia, fatti ed emozioni, assolutamente inedito e sicuramente tonificante per la Settima Arte.

A conferma di tutto ciò, la recentissima notizia che vede assegnato il premio per il miglior film in concorso al Festival di Berlino 2006, l'Orso d'Oro, a "GRBAVICA", diretto dalla regista esordiente Jasmila Zbanic.


Il programma di quest'anno, che si svolgerà come sempre presso la "Sala d'Essai" Cinema Gulliver di Alfonsine (dal 2 al 31 marzo), è strutturato come quello di un Festival cinematografico, con diverse sezioni e una serie di iniziative che accompagneranno la tradizionale proiezione del lungometraggio.
L'appuntamento più importante è senza dubbio l'incontro con la regista Antonietta De Lillo, che venerdì 24 marzo sarà al Cinema Gulliver per presentare la sua opera più recente, "IL RESTO DI NIENTE", tratto dal romanzo di Enzo Striano, con una magnetica protagonista (la portoghese Maria De Medeiros).
Da sottolineare il fatto che proprio in terra di Romagna, a Ravenna, la De Lillo ha ricevuto per quest'opera il (meritatissimo) Premio Fice per il miglior film d'essai italiano del 2004. 
Altra importante novità della seconda edizione di "DONNE CON LA MACCHINA DA PRESA" è rappresentata dalla proiezione di quattro cortometraggi con regia al femminile,
provenienti dall'archivio del Festival Internazionale di Cortometraggi "CORTI DA SOGNI – ANTONIO RICCI" di Ravenna organizzato dal Circolo del Cinema Sogni.
Ed essendo il "cinema corto" la forma più adatta per permettere alle nuove generazioni di filmmaker di esprimersi e mostrare le proprie potenzialità artistiche, non è così difficile pensare che le quattro autrici che hanno firmato i corti selezionati possano in futuro debuttare nel lungometraggio.

Per quanto riguarda i film presentati, va sottolineato in primo luogo che si tratta di opere che hanno partecipato ai più importanti Festival internazionali, la cui qualità è stata molto spesso suggellata da un premio ufficiale.
Oltre al già citato "IL RESTO DI NIENTE", ambientato durante la Rivoluzione napoletana del 1799 (un film in costume, quindi, impreziosito da una rigorosa messa in scena applaudita al Festival di Venezia 2004), il programma comprende anche due produzioni francesi, "LE RICAMATRICI" di Eleonore Faucher, intenso scambio di affetti tra una ragazza incinta e una donna isolata nel dolore per la morte del figlio, che inaugurerà la rassegna giovedì 2 e venerdì 3 marzo, e "TRAVAUX – LAVORI IN CORSO" di Brigitte Rouan, una commedia dagli importanti risvolti sociali interpretata da una sempre più splendida Carole Bouquet.
Nella sezione "DOCUMENTARIO E NUOVI TERRITORI" sarà presentato "UN'ORA SOLA TI VORREI", toccante ritratto in immagini e parole che Alina Marazzi fa della madre, morta suicida quando lei era ancora una bambina.
Infine, per lo spazio di retrospettiva
, dedicato a registe che hanno lasciato un segno nel cinema del XX secolo, è prevista la proiezione di "ORLANDO" di Sally Potter, trasposizione del romanzo di Virginia Woolf, che vede la bellezza androgina e lunare di Tilda Swinton al servizio di un personaggio che attraversa i secoli alla ricerca di sè stesso. 



"Donne con la macchina da presa"


Rassegna di cinema con regia al femminile

II edizione – Marzo 2006

 

In collaborazione con:

UDI – Unione Donne Italiane, Alfonsine


Comune di Alfonsine – Assessorati Pari Opportunità e Cultura


Provincia di Ravenna


UICC – Unione Circoli del Cinema, Roma


Circolo del Cinema Sogni, Ravenna


Libreria Alfabeta, Lugo


Settimanale Sabato sera – Bassa Romagna, Lugo


Bar Gulliver, Alfonsine 


 


 


Giovedì 2 e Venerdì 3 Marzo 2006

"LE RICAMATRICI" di Eleonore Faucher




con Lola Neymark, Ariane Ascaride (Francia 2004, 90 min.)



Festival di Cannes 2004, Semaine de la Critique – Miglior film


France Cinema 2004 – Miglior film



 


Giovedì 9 e Venerdì 10 Marzo 2006


"TRAVAUX – LAVORI IN CORSO" di Brigitte Rouan


con Carole Bouquet (Francia 2005, 95 min.)


Festival di Cannes 2005, Quinzaine des realisateurs





Giovedì 16 e Venerdì 17 Marzo 2006


DonneRetrospettiva:


"ORLANDO" di Sally Potter


con Tilda Swinton (Gran Bretagna/Russia/Italia 1992, 90 min.)


David di Donatello 1993 – Migliore Attrice Straniera a Tilda Swinton


 


 


Venerdì 24 Marzo 2006


Incontro con l'autrice:


"IL RESTO DI NIENTE" di Antonietta De Lillo


con Maria De Medeiros (Italia 2004, 100 min.)


Festival di Venezia 2004


Premio Fice 2004 – Miglior film d'essai italiano


David di Donatello 2005 – Miglior costumista a Daniela Ciancio


Sarà presente la regista Antonietta De Lillo

 


Giovedì 30 e Venerdì 31 Marzo 2006


DonneDocumentario e nuovi territori:


"UN'ORA SOLA TI VORREI" di Alina Marazzi


con Liseli Marazzi Hoepli (Italia/Svizzera 2002, 60 min.)


Festival di Locarno 2002 – Menzione Speciale della giuria


 


 








DonneCortometraggi:
Ogni film, con esclusione di "Il resto di niente", sarà preceduto da un cortometraggio con regia al femminile, proveniente dall'archivio del Festival Internazionale di Cortometraggi "CORTI DA SOGNI – ANTONIO RICCI" di Ravenna organizzato dal Circolo del Cinema Sogni.

 







"Sala d'Essai" Cinema Gulliver, Piazza della Resistenza 2, Alfonsine (Ra)


Inizio della programmazione serale ore 21


Ingresso euro 4,00 riservato ai soci del Cineclub Kamikazen


Tessera sociale anno 2006 euro 1,00


disponibile presso la biglietteria nelle serate di proiezione


Info: tel. 333 49 56 397 – www.kamikazen.com

 

 










Dati sulle opere e le registe:




LE RICAMATRICI


Claire è una ragazza di 17 anni timida e scontrosa. Quando scopre di essere incinta, decide di partorire in gran segreto. Trova rifugio dalla signora Melikian, una ricamatrice che lavora per l'alta moda, in lutto per la morte del figlio. Giorno dopo giorno, punto dopo punto, man mano che la pancia di Claire cresce, i rapporti fra le due donne si trasformano in qualcosa di profondo.


ELEONORE FAUCHER


Formatasi alla scuola di cinema Louis Lumiere, dopo qualche cortometraggio di successo, debutta nel lungometraggio con "Le ricamatrici", di cui firma anche la storia e la sceneggiatura.




TRAVAUX – LAVORI IN CORSO


Chantal Letellier è quel che si dice "una donna ammirevole": avvocato progressista, s'impegna con tutta se stessa a difendere i deboli e vince spesso. Nella vita privata invece abbondano le sconfitte. Quando ottiene il permesso di lavoro per un giovane architetto colombiano, decide di affidargli dei piccoli lavori di ristrutturazione della sua casa. L'intervento di una squadra di "lavoratori in nero polivalenti", connazionali dell'architetto, metteranno a repentaglio la salute di Chantal insieme all'esistenza stessa della sua casa-dolce-casa…


BRIGITTE ROUAN


"Travaux", di cui è anche sceneggiatrice, è il suo quarto lungometraggio. Il suo esordio risale al 1990 con il film "Outremere", racconto molto personale sull'Algeria degli anni '50, premiato da più parti.


 


ORLANDO


Tratto dal romanzo di Virginia Woolf, il film è la storia di un viaggio nel tempo in cui si narra di un individuo vissuto per 400 anni. Il protagonista, Orlando, é prima un nobiluomo alla corte di Elisabetta I, poi una donna oppressa da rigidi bustini e convenzioni sociali misogine nei salotti della Londra settecentesca e in epoca vittoriana. Infine, nel ventesimo secolo, da madre felice, sceglierà la libertà e la solitudine. Un'attrice a dir poco magnetica per un'opera surreale che si richiama al cinema di Peter Greenaway.


SALLY POTTER


Regista sia per il cinema che per il teatro, è proprio con "Orlando" che Sally Potter acquisisce fama internazionale. In molte sue opere fa tesoro delle sue origini di ballerina, coreografa e musicista di sax. Se in "Lezioni di tango" (1997) interpreta la ballerina protagonista, in "Orlando" firma anche la colonna sonora. 


 


IL RESTO DI NIENTE


"Il resto di niente" è tratto dal romanzo di Enzo Striano. Al centro la figura storica della nobile portoghese Eleonora Pimentel Fonseca. Intorno a lei si snodano le vicende della Rivoluzione Napoletana del 1799, viste attraverso lo sguardo di Eleonora, una donna apparentemente fragile, ma che ha dentro una grande forza. Eleonora non è l'eroina in cerca di avventura, non ha scelto la rivoluzione, ma ci si è trovata dentro, vivendola con coerenza e con rigore.


ANTONIETTA DE LILLO


Napoletana di nascita, una laurea al D.A.M.S. di Bologna, debutta nel lungometraggio nel 1985 con "Una casa in bilico", Nastro d'Argento quale migliore opera prima. Tra le realizzazioni seguenti, ricordiamo la partecipazione al film collettivo "I vesuviani" (1997). Per "Il resto di niente", alla prestigiosa passerella veneziana fa seguito il premio come miglior regista, ritirato a Ravenna, in occasione degli Incontri del Cinema d'Essai 2004. Per le sue più che giustificate rimostranze nei confronti della pessima distribuzione del film operata dall'Istituto Luce, la De Lillo è stata citata per diffamazione.   


 


UN'ORA SOLA TI VORREI


Il film conduce lo spettatore nel delicato e toccante terreno della memoria, attraverso la lettura dei diari, delle lettere e delle cartelle cliniche delle case di cura in cui Liseli Marazzi Hoepli trascorse lunghi periodi, prima di morire suicida, quando la figlia aveva solo 7 anni. Attraverso questi testi e le immagini dei filmati girati dal nonno sin dal 1926, Alina Marazzi scopre sua madre.


ALINA MARAZZI


Nata a Milano, realizza documentari per la televisione da quasi quindici anni. Fin dal suo primo film, "L'America me l'immaginavo" (1991), si è sempre occupata di tematiche a carattere sociale. Conduce anche esperienze diverse e complementari al suo percorso artistico, come la collaborazione a progetti cinematografici realizzati nella prigione di San Vittore a Milano.



 


 








 


Tel. 333 49 56 397 – www.kamikazen.com

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