Dorival Caymmi: Black to blue, di Henrique Dantas

In concorso nella sezione Doc del Laceno d’oro, il film dedicato al grande cantante brasiliano racconta lo spirito di un paese e il suo modo di concepire la vita. Su Mymovies

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

“In un mondo che va a ritmo di macchina, Dorival rappresenta il contatto con il tempo dell’uomo, il tempo del dubbio”. Dorival Caymmi è per il Brasile e nello specifico per il suo stato d’origine, Bahia, un simbolo. Nato da un immigrato italiano, ha in realtà passato la maggior parte della sua vita a Rio de Janeiro e non nella sua città natale, Salvador de Bahia. Il documentario di Dantas con un collage di immagini, narrazioni, suggestioni e musiche, attraversa gli snodi della vita di Caymmi, gli aneddoti, le scene di vita quotidiana. Il tutto viene filtrato dalle parole di cantanti, compositori e artisti di tutte le età, che in bellissime letture a voci sovrapposte danno voce a stralci di vita privata dell’artista.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Ad un certo punto viene introdotto il concetto di “Dorivar”, ovvero il verbo che deriva proprio dal nome di Caymmi. Viene coniugato, più volte, proprio per ribadire questo nuova visione del mondo, che trae appunto origine dalla poetica e dall’opera del musicista brasiliano. Visivamente lussureggiante, traboccante di immagini, filtrate, saturate, che si susseguono attraverso continue dissolvenze Dorival Caymmi: Black to blue mette insieme alla nitidezza delle interviste uno sperimentale sguardo sul modo di fare documentario. Il mare è il leitmotiv che torna più e più volte sotto varie forme. Oltre alle ricorrenti riprese di una spiaggia brasiliana, l’elemento marino permea anche la maggior parte degli altri momenti, la spuma invade infatti lo schermo molto spesso le scene dando vita a potenti suggestioni.

Nel corso degli 86 minuti la lente cade su più punti fondamentali della vita e del contesto sociale di cui Caymmi faceva parte. Fondamentale il rapporto con sua moglie Stella, compagna di una vita, terminata per entrambi nello stesso anno, il 2008, a poca distanza l’uno dall’altro. Il cantante aveva 94 anni. Anche la riflessione finale sulla mortalità, sul passaggio, è pregna di spiritualità, in linea con la visione di tutto il documentario.

Infine la tematica del razzismo e della società brasiliana, che viene esplorato anche e soprattutto in relazione a Dorival Caymmi stesso. Il titolo originale stesso Dorivando Saravá, O Preto que Virou Mar, lo definisce come “il nero che divenne mare”. Lo stesso musicista ha dedicato alla sua origine una canzone di denuncia sociale, Retirantes (“Vida de negro”), che si può ascoltare, insieme a molte altre (alcune originali, altre riadattate) all’interno del film di Dantas.

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array