Due vite per caso

di Alessandro Aronadio

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due vite per caso alessandro aronadioInterpreti: Isabella Ragonese, Lorenzo Balducci, Sarah Felberbaum, Ivan Franek, Rocco Papaleo, Niccolò Senni, Monica Scattini, Ivano De Matteo, Antonio Gerardi, Teco Celio
Origine: Italia, 2010
Distribuzione: Lucky Red
Durata: 88’
 
Hai poco più di vent'anni e la tua vita è un supermercato di possibilità infinite, basta allungare la mano e scegliertene una. Dicono. Però una sera di pioggia la tua auto ne tampona un'altra, quella di due poliziotti in borghese, e tu finisci in questura perché non sei stato buono mentre loro ti pestavano. E da quella sera la tua vita non è più la stessa. Anche se frequenti il solito pub, l'Aspettando Godard, e ti metti con la barista più carina, anche se hai un amico che riesce sempre a sdrammatizzare tutto e una famiglia che ti vuole bene. La rabbia continua a scavarti dentro, a dirti che della tua vita non hai scelto un bel niente. E che sei stufo di aspettare.
Oppure la stessa sera di pioggia la tua auto frena in tempo e non tamponi i poliziotti. La tua vita non è sconvolta dalla violenza. Continui a curare le piante nel vivaio dove lavori e a farti ridere in faccia dal padrone quando gli chiedi un aumento. Frequenti il solito pub, forse ti piace la barista, ma ti metti con una cliente del vivaio, una ragazza di buona famiglia. Nessuno se ne accorge, neanche il tuo migliore amico, che sdrammatizza sempre tutto, ma qualcosa non smette di scavarti dentro, di dirti che della tua vita non hai scelto un bel niente. E che sei stufo di aspettare.
Alessandro Aronadio approda alla 60ma Berlinale (nella sezione Panorama) con il suo primo lungometraggio dopo aver ricevuto vari premi internazionali per cortometraggi e fotografie, anche grazie ad un cast giovane ma di indubbia esperienza che vanta, fra gli altri, Lorenzo Balducci (Io, Don Giovanni, Il sole nero, Last minute Marocco, Il cuore altrove, Ma che colpa abbiamo noi) e Isabella Ragonese (Oggi sposi, Dieci Inverni, Viola di mare, Tutta la vita davanti, Nuovo mondo). Il film è liberamente ispirato ai fatti del G8 di Genova e, originariamente, avrebbe dovuto chiamarsi Aspettando Godard.

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(Roberto R.)


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