DVD – 36a camera dello Shaolin: La trilogia

36a camera dello Shaolin_DVDFinalmente in Italia le edizioni restaurate di una serie mito del cinema cinese, creata dal regista e coreografo Liu Chia-liang: la saga del monaco San Te, in bilico fra il rispetto dei valori millenari e della cura formale di molti classici Shaw Brothers e l’istanza alla demistificazione e alla rottura delle regole tipiche della new wave del cinema di Hong Kong. Una proposta Avo Film

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36a camera dello Shaolin_DVD36a CAMERA DELLO SHAOLIN

Titolo originale: Shao lin san shi liu fang/36th Chamber of the Shaolin

Regia: Liu Chia-liang

Sceneggiatura: Ni Kuang, Eric Tsang Chi-wai

Produzione: Shaw Brothers

Interpreti: Gordon Liu, Lo Lieh, Wang Yu, Hsiao Hou, Liu Chia-yung

Fotografia: Arthur Wong

Musiche: Chen Yung-yu

Coreografie arti marziali: Liu Chia-liang

Durata: 111’

Origine: Hong Kong, 1978

Distribuzione: Avo Film

Formato DVD/Video: widescreen 2.35:1 (16/9)

Audio: Italiano Dolby Digital 5.1, 2.0 e DTS; Mandarino mono 2.0

Sottotitoli per non udenti: italiano

Extra: Trailer originale; Featurette: “La nascita di un eroe” (16’); Sinossi; Informazioni sulla produzione; Note di produzione; Biografie e filmografie; Foto di scena; Poster originale; Photogallery

 

RITORNO ALLA 36a CAMERA

Titolo originale: Shao lin da peng da shi/Return to the 36th Chamber

Regia: Liu Chia-liang

Sceneggiatura: Ni Kuang

Produzione: Shaw Brothers

Interpreti: Gordon Liu, Kara Hui, Johnny Wang Lung Wei, Hsiao Hou

Fotografia: Ao Chih Chun

Musiche: Eddie H. Wang

Coreografie arti marziali: Liu Chia-liang

Durata: 100’

Origine: Hong Kong, 1980

Distribuzione: Avo Film

Formato DVD/Video: widescreen 2.35:1 (16/9)

Audio: Italiano Dolby Digital 5.1, 2.0 e DTS; Mandarino mono 2.0

Sottotitoli per non udenti: italiano

Extra: Featurette: “Eroi sul ponteggio” (15’); Sinossi; Informazioni sulla produzione; Note di produzione; Biografie e filmografie; Foto di scena; Poster originale; Photogallery

 

Ritorno e Discepoli della 36a camera_DVDI DISCEPOLI DELLA 36a CAMERA

Titolo originale: Pi li shi jie/Disciples of the 36th Chamber

Regia: Liu Chia-liang

Sceneggiatura: Liu Chia-liang

Produzione: Shaw Brothers

Interpreti: Gordon Liu, Hsiao Hou, Lily Li, Jason Pai Piao, Lee Hoi San

Fotografia: Tsao An Chun

Musiche: Eddie H. Wang

Coreografie arti marziali: Liu Chia-liang, Hsiao Hou, Ching Chu

Durata: 90’

Origine: Hong Kong, 1985

Distribuzione: Avo Film

Formato DVD/Video: widescreen 2.35:1 (16/9)

Audio: Italiano Dolby Digital 5.1, 2.0 e DTS; Mandarino mono 2.0

Sottotitoli per non udenti: italiano

Extra: Sinossi; Informazioni sulla produzione; Note di produzione; Biografie e filmografie; Foto di scena; Poster originale; Photogallery

 

I FILM

Sebbene prodotti in un periodo relativamente tardivo nella vita del celebre studio degli Shaw Brothers, i film che compongono la trilogia della 36a camera rappresentano un punto di snodo molto importante nel cinema di arti marziali hongkonghese, stretti come sono fra un sistema produttivo in cerca di occasioni di Ritorno alla 36a camera_Gordon Liu costruisce il ponteggiorinnovamento (sono gli anni in cui nascono anche le coproduzioni con l’estero, pensiamo al curioso La leggenda dei 7 Vampiri d’Oro) e un mercato che cerca nuove leve in grado di fronteggiare il ricordo di Bruce Lee mentre già si affaccia alla ribalta il nuovo eroe comico/acrobatico di Jackie Chan. In questo scenario i tre film di Liu Chia-liang (i primi due soprattutto) si caratterizzano per una riuscita operazione di sintesi, capace di mediare fra il rispetto dei valori millenari e della cura formale di molti classici Shaw (gratificati dalle splendide scenografie ricostruite in interni) e l’istanza alla demistificazione e alla rottura delle regole tipiche della new wave. D’altra parte, dei tre film Liu è regista e anche coreografo (nonché sceneggiatore nell’ultimo), a dimostrazione di quanto abbia investito personalmente nei progetti per trasmettere un’idea molto personale del kung fu su grande schermo.

Particolarmente emblematico, in questo senso, è il secondo film della saga, dove vediamo il giovane Chu Jen Chieh fingersi un esperto monaco di arti marziali utilizzando cavi che gli permettono di compiere mirabolanti acrobazie: un disvelamento in diretta dell’artificio alla base del classico cinema d’arti marziali che, secondo un canovaccio che non sarebbe dispiaciuto al nostro Mario Bava, nell’esaltazione della finzione trova anche la sublimazione della stessa. Lo stesso film peraltro si caratterizza anche per un tono che oscilla fra il serio e il comico, con l’incredibile apprendimento che il protagonista compie sulle arti marziali del tempio Shaolin, semplicemente costruendo un ponteggio (non è molto diverso da quanto farà in futuro il protagonista di Karate Kid dipingendo le staccionate: segno di quanto la lezione di Liu abbia fatto poi scuola!).

Allo stesso modo il primo capitolo della trilogia si incentra particolarmente sull’allenamento del giovane Liu Yu-Te, destinato a diventare il mitico monaco San Te che aprirà al mondo le conoscenze del kung fu degli Shaolin e saprà anche vendicare l’onore della sua terra, ferita dagli occupanti Manchu. Una vera e propria dichiarazione d’intenti per un cinema caratterizzato da uno slancio propositivo, in grado di aprirsi alla complessità del presente nel rispetto della tradizione.

Discepoli della 36a camera_Hsiao HouPresenza costante nei tre film è la figura di Gordon Liu, fratellastro del regista, più di recente noto per aver interpretato i ruoli di Johnny Mo e del maestro Pai Mei in Kill Bill: professionale e preparato nelle scene atletiche, Liu riesce bene anche in quelle leggere, e interpreta la figura di San Te nel primo e nel terzo film, mentre nel secondo, con una azzardata invenzione registica, si ritrova invece nei panni dell’allievo dello stesso monaco. Al suo fianco va rimarcato, nel terzo film, Hsiao-Hui, nel ruolo di Fong Sai Yuk (altra figura classica del cinema marziale cinese), un vero concentrato di energia destinato a non essere contenuta mai e a esplodere in una serie di coreografie altamente spettacolari.

 

I DVD

L’uscita dei tre film della 36a camera dello Shaolin si iscrive nel progetto della Avo Film che ha acquisito i diritti di alcuni classici Shaw Brothers dalla Celestial Pictures (che li aveva restaurati qualche anno fa) dando vita a una splendida collana distribuita nei negozi e nelle edicole a un prezzo popolare. Dieci i titoli al momento disponibili: ai tre film della 36a camera si aggiungono infatti I dodici medaglioni (1970) di Cheng Kang, Le implacabili lame di Rondine d'Oro (1966) del Maestro King Hu, e una serie di titoli del grande Chang Cheh, ovvero The Blood Brothers (1973), Heroes Two (1973), I sette guerrieri del kung fu (1973), I 13 figli del Drago Verde (1970) e I due campioni dello Shaolin (1980): quasi tutti inediti, con doppio audio italiano (per i già disponibili si è optato per il ridoppiaggio) e mandarino, sottotitoli e corretto formato TohoScope 2.35:1. Nulla a che vedere con le pessime edizioni circolate in tv o su videocassetta (a volte ad opera della stessa Avo Film, che in questo modo corre coraggiosamente ai ripari). Nel caso specifico i tre film godono di un quadro brillante che esalta i cromatismi delle fotografie e una compressione sotto controllo. Non mancano anche una serie di extra, che vanno da documentari originali a materiale fotografico d’archivio al trailer (presente soltanto sul primo film 36a camera dello Shaolin).

La collana proseguirà a breve con una nuova e non meno mitica trilogia, quella del One Armed Swordsman di Chan Cheh, con i film Mantieni l’odio per la tua vendetta, La sfida degli invincibili campioni e La mano sinistra della violenza. Imperdibili!

 

36a camera dello Shaolin – Trailer 

 

 

Ritorno alla 36a camera – Trailer

 

 

Discepoli della 36a camera – Trailer 

 

 

 

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