DVD – "5 giorni fuori", di Ryan Fleck e Anna Boden

5 giorni fuori - DVD cover5 giorni fuori è un film che gioca sul filo sottile tra commedia e dramma, non lasciandosi mai andare a momenti troppo eccessivi in nessuno dei due campi, mantenendo un equilibrio che dà forza al film, al quale contribuiscono anche le interpretazioni degli attori, in particolare Galifianakis. Tuttavia, pur essendo un buon film, si appiattisce sull'onda di un certo cinema indie americano, non riuscendo completamente a emergere. Da Universal Home Entertainement

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5 giorni fuori - DVD coverTitolo originale: It's Kind of a Funny Story
Anno: 2010
Durata: 91'
Distribuzione: Universal Home Entertainement
Cast: Keir Gilchrist, Zach Galifianakis, Emma Roberts, Jim Gaffigan, Lauren Graham, Viola Davis, Jeremy Davies, Zoe Kravitz, Thomas Mann
Regia: Ryan Fleck e Anna Boden
Formato video: 1.85 PAL
Audio: Inglese Dolby Digital 5.1, Italiano Dolby Digital 5.1, Spagnolo Digital Dolby 5.1
Sottotitoli: Inglese, Italiano, Spagnolo, Olandese, Portoghese, Rumeno, Croato, Sloveno
Extra: scene eliminate, outakes, A Look Inside It's Kind of a Funny Story, Premiere in New York City
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IL FILM
Craig (Keir Gilchrist) è un sedicenne dalle tendenze suicide. La sua vita è apparentemente quella di un normale teenager: una famiglia che s'interessa a lui, amici, problemi di cuore. Niente traumi né violenze. Eppure, Craig è depresso e sogna tutte le notti di buttarsi da un ponte, finché la fantasia diventa troppo forte e, prima che possa davvero farlo, decide di farsi rinchiudere al reparto psichiatrico. Decisione della quale sembra immediatamente pentirsi. Ma ormai è dentro. Ha 5 giorni per convincere i suoi medici a farlo uscire. 5 giorni che cambieranno la sua vita, portandolo ad avere maggior consapevolezza di sé e delle proprie scelte, anche grazie all'aiuto di Bob (Zach Galifianakis), forse il meno matto di tutti, e Noelle (Emma Roberts), altra adolescente che ha tentato il suicidio.

5 giorni fuori: Under Pressure

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Sin dalla prima sequenza, quella di un sogno fin troppo vivido, accompagnato dalla voce narrante del protagonista, 5 giorni fuori mette in campo il suo meccanismo creativo: l'attualizzazione di una fantasia nell'immagine. Il fotogramma si fa stratificato, un'evidenza visiva prodotta dalla mente labirintica del protagonista, che trova un altro correlativo oggettivo nell'urbanistica mentale dei suoi disegni. Quella di Craig è una realtà scissa, dove l'apparenza non sempre corrisponde al reale, sul quale si agisce per sostituzione, come nella magnifica sequenza di Under Pressure: le voci sono quelle di Freddie Mercury e David Bowie, ma i corpi quelli di Craig, Bob e gli altri pazienti del reparto, abbigliati come delle vere rock star, lustrini e piume in un video musicale da far invidia. Tuttavia, la fantasia si deve scontrare con il reale, quello vero, e allora Bob non finge più di essere un dottore, ma mostra le sue paure e punti deboli, tanto quanto Craig diventa via via più consapevole dei propri desideri e dei suoi punti di forza. L'adolescente dai problemi ultra-moderni (non entrare alla prestigiosa summer school, non sopportare le pressioni del padre, non reggere il confronto con il migliore amico troppo cool) scopre allora che vale la pena di vivere il reale mentre della sua fantasia rimane traccia solo nei suoi disegni.

Anche per questo, 5 giorni fuori è un film che gioca sul filo sottile tra commedia e dramma, non lasciandosi mai andare a momenti troppo eccessivi in nessuno dei due campi, mantenendo un equilibrio che dà forza al film, al quale contribuiscono anche le interpretazioni degli attori, in particolare Galifianakis. L'uomo di Una notte da leoni diventa qui un corpo tragico che nasconde dietro lo humor leggero un dramma esistenziale. Galifianakis gioca tutto in sottrazione, sparendo spesso dietro la sua espressione immutabile, difficile da decifrare, una sorta di sistema difensivo che, però, riesce di tanto in tanto a essere espugnato, facendo emergere la vera fragilità di Bob, in fondo, sempre un po' un outsider. Tuttavia, pur essendo un buon film, 5 giorni fuori si appiattisce sull'onda di un certo cinema indie americano, non riuscendo completamente a emergere da questo mare magnum o a distinguersene, lasciando l'impressione di un potenziale ancora, in parte, inespresso.

5 giorni fuoriIL DVD
Arriva direttamente sul mercato dell'home video questo adattamento cinematografico del libro di Neil Vizzini, Mi ammazzo, per il resto tutto ok. Il DVD, il cui menù dà la possibilità di scegliere tra svariate lingue per la navigazione, presenta alcuni extra, anche se non del tutto soddisfacenti. Interessanti le cinque scene tagliate, in particolare il dialogo tra Craig e il padre verso la fine del film, che contribuisce a rendere il personaggio del padre più tridimensionale, lasciando spazio al talento di Jim Gaffigan, e, soprattutto, a rendere più chiara e risolutiva la relazione tra i due. Gli outakes offono undici minuti di ciak sbagliati, con bloopers e improvvisazioni degli attori sul set. Più poveri, invece, gli altri due extra. A Look Inside "It's Kind of a Funny Story" alterna spezzoni del film a brevi interviste agli attori principali e ai registi e sceneggiatori, Ryan Fleck e Anna Boden, sulla preparazione del film. Si tratta, però, di soli tre minuti circa, un formato più adatto a un lancio pubblicitario in TV che a un DVD. Infine, il montaggio della premiere newyorkese del film, musica alta di sottofondo, immagini glamour dal red carpet e brevissime dichiarazioni di cast e crew. Per quanto riguarda la qualità, ottima l'immagine, sempre nitida, in grado di esaltare la fotografia. Buono anche l'audio in tutte e tre le lingue disponibili. Nota negativa, però, per il monocromatico doppiaggio italiano che appiattisce le interpretazioni originali.

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