DVD – "A forza di essere vento, lo sterminio nazista degli Zingari", della redazione di "A"
Stampato dall'Editrice A, A forza di essere vento, lo sterminio nazista degli Zingari è un bellissimo documento per riflettere su un genocidio negato e su una minoranza marchiata dall'emarginazione, dalla discriminazione e dall'indifferenza
Anno: 2006
Durata:
Distribuzione: Editrice A
Genere: documentario
Regia: redazione di "A"
Formato DVD/Video: 4/3 1.33:1
Audio: italiano 2.0
Sottotitoli: italiano
Extra: libretto di 72 pagine
PORRAJMOS
Porrajmos, ossia divoramento, azzeramento, devastazione, è il termine romanes, la lingua parlata dai Romà o più comunemente i Rom, per raccontare uno sterminio ancora oggi negato, trascurato e taciuto, quello degli Zingari ad opera del regime nazista. Gli studi più accreditati indicano nel numero di 500.000 i Rom eliminati dalla follia nazista, ma la carenza della documentazione, il nomadismo, la mancanza di regolari registrazioni alla nascita, il carattere orale della cultura Rom, sommate ad una visione della memoria dove il male va estromesso dal ricordo ed infine le stragi compiute fuori dai campi di concentramento, rendono questa cifra forse riduttiva. Anche se alcuni studi sostengono l'ipotesi che i Rom furono internati per cause "criminali" o "asociali", la persecuzione degli Zingari, esattamente come quella degli Ebrei, avvenne per cause razziali. Il regime nazista considerava l'asocialità e l'inclinazione alla criminalità come caratteristiche congenite dei Rom, le teorie di Richard Ritter, il massimo esperto sulla "razza" zingara, riconoscevano le origini ariane di questo popolo, ma marchiavano gli Zingari come razza pericolosa per la purezza del popolo ariano in quanto irrimediabilmente corrotta dal "Wandertrieb", l'istinto al nomadismo che, secondo gli studi di Ritter, rendeva genetica anche l'inclinazione alla criminalità. I Rom furono considerati come il massimo della regressione umana e destinati ad opera di Heinrich Himmler prima alla sterilizzazione ed infine allo sterminio. Il 16 dicembre 1942 fu emanato l'ordine di trasferire ed internare tutti gli Zingari ad Auschwitz per procedere alla "soluzione finale". Auschwitz, sul quale è stata rinvenuta la più ampia documentazione sul genocidio dei Rom, era strutturato con un campo nel campo, lo Zigeunerlager, nel quale gli Zingari vivevano segregati dal resto del lager. Si è parlato dello Zigeunerlager come una sezione privilegiata in relazione al fatto che le famiglie Rom vivevano tutte assieme, ma in realtà le condizioni alimentari ed igieniche erano spaventose, il tasso di mortalità altissimo, a causa della grave denutrizione si era diffusa una forma di tumore della pelle, il Noma. E se come risultato della coabitazione di uomini e donne, lo Zigeunerlager era diventata l'unica sezione di Auschwitz in cui venivano registrare delle nascita, molti dei bambini nati durante l'internamento si andavano ad aggiungere ai piccoli Rom usati come cavie nelle spaventose sperimentazioni dello spietato dott. Mengele.
Nel corso dei vari processi istituiti al termine della guerra e presso i quali nessun Rom fu mai chiamato a testimoniare, lo sterminio zingaro non fu giudicato come un genocidio, ma come una persecuzione finalizzata ad estirpare la criminalità e fu dunque negata a questo popolo ogni forma di risarcimento. Solo nel 1980 il governo tedesco riconobbe che lo sterminio dei Rom fu animato da "cause razziali".
Gli Zingari subirono forme di discriminazione, internamento in campi, arresti sommari e feroci uccisioni di massa anche in Polonia, Cecoslovacchia, Romania, Austria, Francia, Belgio, Olanda, Yugoslavia ed Italia. Seppur ancora oggi rimane un capitolo della storia italiana trascurato, dimenticato, o anche ignorato, il regime fascista attuò una politica volta prima a scacciare il popolo zingaro dal suolo italiano e successivamente ad emarginarlo. Nei campi di internamento di Boiano, Agnone o Tossicia, per citare solo quelli sui quali è pervenuta la più ampia documentazione, gli Zingari conducevano un'esistenza ai limiti della sopravvivenza. Ed oggi? Oggi in Italia si continua a perseguire una politica discriminatoria, che ghettizza la gente Rom confinandola in campi o baraccopoli, che nega loro lo status di minoranza linguistica, che li costringe a vivere ai margini della società in una condizione di indigenza e in una totale assenza di norme atte a riconoscere e a rispettare i Rom come minoranza che abita questo paese.
IL DVD
A forza di essere vento, lo sterminio nazista degli zingari, stampato dall'etichetta EDA, acronimo di Editrice A, la cooperativa editoriale anarchica che dal 1971 pubblica la rivista anarchica "A", è un progetto nato grazie alla redazione di "A" che dal