DVD – All'improvviso di Diego Lerman

All'improvviso, film d'esordio dell'argentino Diego Lerman, è l'esempio di un cinema che sembra prosciugare l’elemento patetico e drammatico della narrazione, trasformando i personaggi in una sorta di rappresentazioni astratte di corpi e soggetti, quasi fossero dei sopravvissuti balbettanti alla grande tragedia di un mondo sempre più incomprensibile. Da Dolmen Home Video

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Titolo originale: Tan de repente

 

 

 

 

 

 

 

IL FILM

Presentato al festival di Buenos Aires del 2002 (uno dei festival più importanti e significativi dell’intero continente americano, misteriosamente “sospeso” da quest’anno fino a data da destinarsi), Tan de repente (appunto, “all’improvviso”, come recita la traduzione italiana) è un film che si colloca di diritto all’interno dell’ondata del nuovo cinema argentino degli ultimi anni. Fulminante esordio di Diego Lerman, regista rimasto poi ai margini della produzione cinematografica argentina, All’improvviso è un film che coniuga al suo interno diversi livelli espressivi e diverse opzioni stilistiche, pur all’interno di un evidente minimalismo espressivo e un apparente iperrealismo nella recitazione e nella caratterizzazione dei personaggi. La struttura del film – l’incontro tra le due ragazze sbandate Mao e Lenin con Marcia, la timida commessa del negozio di biancheria intima che spinge poi l’inedito terzetto a compiere un lungo viaggio da Buenos Aires verso l’interno del Paese – è strutturato secondo gli stilemi dello humour tipico delle commedie argentine degli anni Novanta, sospese tra generi e stili diversi e caratterizzate da un minimalismo espressivo e surreale, scandito dalle battute e dai silenzi inespressivi dei personaggi, che sono quasi immersi in uno spazio irreale, costruito dai contrasti netti del bianco e nero sgranato e dalla luce “bruciata” della fotografia di Luciano Zito e Diego del Piano. L’alternanza tra silenzio e parola, l’immobilità dei corpi e i loro movimenti improvvisi collocano il film all’interno di una tendenza ben precisa, che vede Lerman vicino allo stile di registi come Albertina Carri, Martín Rejtman, Juan Villegas; autori di un cinema che sembra prosciugare l’elemento patetico e drammatico della narrazione, trasformando i personaggi in una sorta di rappresentazioni astratte di corpi e soggetti, quasi fossero dei sopravvissuti balbettanti alla grande tragedia di un mondo sempre più incomprensibile. Eppure il film non lavora solo sul lato della stilizzazione astratta, ma, al contrario, immerge i corpi nei luoghi che attraversano – dalle strade di Buenos Aires alle “Rutas” di provincia del sud, fino ai paesi lontani, nel tempo e nello spazio, della provincia argentina. Luoghi reali che accolgono la rabbia e la delusione delle tre ragazze e, al tempo stesso, sono in grado di trasformarla in altro, in una attitudine all’ascolto e alla scoperta di sé e del mondo. Film bruciante e necessariamente unico, che non può infatti ripetersi pena il rischio di trasformarsi (come poi è accaduto a molti registi argentini degli ultimi anni) in cliché, in una formula stancamente ripetuta che qui, per fortuna, è tutt’altro che presente.

IL DVD 

In una confezione scarna (solo il film in lingua originale con sottotitoli e nessun extra) All’improvviso si presenta con un trasferimento audio video buono che mantiene abbastanza fedelmente le caratteristiche della pellicola, soprattutto per quanto riguarda la qualità fotografica del 35mm che comunque, nel passaggio al digitale, mostra alcuni caratteristici effetti di saturazione dell’immagine. Dal punto di vista della qualità audio, il sonoro originale è di buona qualità pur riproponendo i difetti del sonoro originale in presa diretta del film.

Regia:  Diego Lerman 

InterpretiTatiana Saphir; Carla Crespo; Veronica Hassan; Beatriz Thibaudin; Maria Merlino

EditoreDolmen Home Video

Anno: 2002

Paese: Argentina/Olanda

Durata: 90’

Codice area: Area 2 (Europa/Giappone)

Lingue: spagnolo, Dolby Digital 2.0 – stereo

Sottotitoli: Italiano

Formato: 1.85:1

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