DVD – "Cavalcarono insieme", di John Ford

Per John Ford il presente cinematografico è il purgatorio, non il perpetuo travestimento del paradiso. "Cavalcarono insieme" contiene, come in qualche altro suo titolo, quella idealizzazione della vecchiaia, che crede ad un futuro incontenibile quando anche il cinema eleverà la terra al cielo.

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TITOLO ORIGINALE: Two Rode Together

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REGIA: John Ford


ORIGINE: USA, 1961


INTERPRETI: James Stewart, Richard Widmark, Shirley Jones, Linda Cristal


DURATA: 109'


DISTRIBUZIONE: Sony Pictures Home Entertainment


FORMATO VIDEO: 1.85:1 anamorfico


AUDIO: Dolby Digital Mono in italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo


SOTTOTITOLI: inglese per non udenti, italiano, hindi, arabo, danese, greco, finlandese


EXTRA: selezione scena (12), selezione lingua (5)

IL FILM


 


Tratto dall'omonimo romanzo di Will Cook, western dell'ultimo Ford che propone una situazione tipica del genere: come nel Fiume rosso di Howard Hawks, sono a confronto un vecchio e un giovane, il maturo sceriffo di Tuscosa (in Texas, ai confini con il Messico), Guthrie McCabe (James Stewart), e l'impetuoso tenente di cavalleria Jim Gary (Richard Widmark). Insieme devono liberare i prigionieri bianchi della tribù indiana dei Comanches, rapiti diversi anni prima e rivendicati dai propri familiari. Alcuni però si sono adattati alla vita dei pellerossa e preferiscono rimanere. Una donna, Elena (Linda Cristal), per cinque anni la "squaw" di un capo indiano, ritorna invece con loro a Tuscosa per unirsi con lo stesso McCabe, non senza dover fare i conti prima con i pregiudizi e le maldicenze…


Per John Ford il presente cinematografico è il purgatorio, non il perpetuo travestimento del paradiso. Cavalcarono insieme contiene, come in qualche altro suo titolo (vedi Il giudice o L'ultimo urrà), quella idealizzazione della vecchiaia, credendo a un grande futuro quando anche il cinema saprà indicare la strada da un regno all'altro, in ascesa, necessariamente. Bisogna farlo, non dirlo. John Ford non ha mai consumato chiacchiere, negli ultimi tempi si è fatto ancora più pessimista e amaro: un eroe sempre più solo e così sempre più unico, che sulla comunità non ha lasciato pesare mai il suo isolamento, semmai la fine della politica dei giusti. Quando vedi un film di John Ford, vedi il di fuori inglobare il di dentro, anche quando è meno epico e più tragico e tende a disegnare spazi chiusi, apparentemente senza tempo né movimenti reali. Neanche in Cavalcarono insieme la sensazione è che il cielo sia più esteso della terra, che solo un'idea di movimento ci guidi tra le riconfinate distese. Il cinema pulsa, si espande e si contrae a ritmo dell'inclusione e non separazione, si piega e raccoglie il sogno americano, nient'altro che un sogno, un sussulto di potenza accresciuta, dato che adesso ingloba il disincanto e la delezione. Cavalcarono insieme  è ancora una volta espressione di una comunità pronta a farsi certe illusioni su se stessa. Riabilitare quei bianchi ormai dalle lunghe trecce coperte da grasso di bufalo, lontani da quella civiltà che commercia armi e false pretese, sarebbe questa la grande differenza tra gli ambienti sani e gli ambienti selvaggi. Il lieto fine è tra i più tragici inizi di una "ragione pura" che molesta l'illusione vitale, illusione realista più vera della pura verità. Ford è il traditore denunciatore perché sembra che smetta di illudersi. In realtà, sogghigna e come sempre non si accontenta di ristabilire l'ordine episodicamente minacciato: il suo cinema non è un cerchio perfetto, ma una spirale in cui la situazione d'arrivo differisce dalla situazione di partenza. Lo sceriffo che fa la siesta all'inizio e alla fine della storia ha lo stesso vestito, la stessa posizione, ma non la stessa faccia: l'uomo è cambiato, l'immagine è modificata, la vita vira, l'epica diviene etica. È un piccolo scarto, quasi impercettibile nell'infinità del west, ma non c'è cinema più immenso capace di far rivivere le minoranze…

Il DVD


 


Come sempre impeccabile il lavoro della Sony, che senza regalare particolari extra, ancora una volta mostra grande cura e soprattutto notevoli mezzi di "recupero" sia audio che video per un film in cinemascope di quarantacinque anni fa. Ben dodici sono le scene che si possono selezionare, ben distribuite nell'arco del film; come sempre ci si può sbizzarrire con le lingue tra sottotitoli e doppiaggio che prevede italiano, francese, spagnolo e tedesco, oltre che naturalmente la versione originale in inglese. Il colore è di ottima risoluzione soprattutto in campo stretto, si perde qualcosa nelle panoramiche. Una nota di merito va segnata per la traccia musicale che non sembra per niente accusare gli anni trascorsi.


 


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