DVD – Colossus, di Joseph Sargent
In DVD per Shockproof un classico dimenticato, che affascina per la ricerca formale mentre racconta le pressioni cui era sottoposto il mondo nell’epoca della Guerra Fredda, a cavallo di più decenni
Titolo originale: Colossus: The Forbin Project
Anno: 1970
Durata: 96′
Distribuzione: Shockproof (2018)
Interpreti: Eric Braeden, Susan Clark, Gordon Pinsent, William Schallert
Regia: Joseph Sargent
Formato video: 2.35:1 – 16 X 9
Audio: Italiano, Inglese (mono)
Sottotitoli: Italiano
Contenuti Extra: introduzione al film di Michele De Angelis
IL FILM
Una questione di tempismi: fosse uscito qualche anno prima, Colossus avrebbe forse assunto l’aspetto di un bizzarro drive-in movie, mentre qualche anno dopo i crismi del classico film catastrofico ne avrebbero fagocitato le migliori potenzialità. Invece nel 1970 era capace di assorbire ancora certe morbidezze da sixties design – complice la mano sempre attenta della grande costumista Edith Head – cui già univa la geometrica “pesantezza” degli scenari informatici dei Settanta. Complice l’uso intelligente degli esterni garantiti dall’appena inaugurato museo dei Lawrence Hall of Science, l’idea del super computer viene simboleggiata nel più minaccioso (e affascinante) gigantismo tecnologico: forme nette e solenni, pannelli luminosi, tabulati, colonne e blocchi materici sono tutt’altro rispetto alla sintesi incarnata mirabilmente dall’occhio di HAL 9000 in 2001: Odissea nello Spazio. Sono un monumento asettico all’immateriale fatto corpo e che ancora non immaginava lo sviluppo delle nanotecnologie e l’ossessione del “piccolo” dei nostri tempi.
Da qui la regia dell’esperto Joseph Sargent – che con questo film debutta nel mainstream cinematografico dopo anni di televisione – dipana un mondo che ha già interiorizzato quel disegno di controllo assoluto poi propugnato dal super computer: Colossus è infatti uno dei film più ammirevoli per l’uso del formato Panavision, che muove inquadrature e personaggi alla perenne ricerca di una perfezione schematica nelle distribuzione delle figure, dove nulla è superfluo e tutto accarezza un’idea di perfetta funzionalità. Il mondo di Colossus è, insomma, già proiettato verso il destino che si sta disegnando e, in effetti, l’aspetto più affascinante del racconto è proprio la graduale riscoperta della propria umana verità da parte di un mondo posto di fronte alla minaccia della dittatura globale. Le divisioni tra Est e Ovest si sfaldano e portano ad alleanze segrete, mentre lo scienziato Forbin si innamora davvero della collega con cui dovrebbe solo inscenare una relazione per ingannare il Colossus – il nome è ripreso dal celebre primo computer usato durante la seconda guerra mondiale per decifrare i codici nazisti, mentre la collocazione tra le Montagne Rocciose fa pensare al NORAD.
Su tutto serpeggia l’intrigante considerazione di quando una simile produzione Universal costituisca l’ideale controcampo di Ultimatum alla Terra, dove pure si giungeva a una sorta di eguale “equilibrio del terrore” sotto la minaccia dei bombardamenti nucleari in caso di mancato cessate il fuoco globale. Il mondo futuro di Colossus è dunque quello che avremmo avuto se il robot Gort avesse condotto le trattative invece dell’alieno buono Klaatu, e ci ricorda il complesso coacervo di equilibri e pressioni cui era sottoposto il mondo nell’epoca della Guerra Fredda, a cavallo di più decenni.
Suggestioni che oggi possono rivivere grazie all’edizione DVD di Shockproof che, nel rispolverare il film nella pienezza delle forme e dei cromatismi originali, ne permette la migliore fruizione possibile. Negli extra, un’introduzione di Michele De Angelis fa il punto sulla carriera di Sargent, sulle qualità tecniche dell’autore e sull’incredibile longevità della sua produzione.