DVD – "Compagna di viaggio", di Peter Del Monte
Il film di Del Monte è una riflessione sulla necessità dello smarrimento che, da elemento inconciliabile con l'affermazione della propria esistenza, diventa uno stato di sospensione che rende possibile proiettare lo spirito oltre l'impossibile illusione dell'identità, oltre il dolore della consapevolezza e della memoria. Edito da Ripley's HV
Titolo originale: id
Anno: 1996
Durata:
Distribuzione: Sony Pictures Home Entertainment
Genere: drammatico
Cast: Asia Argento; Michele Piccoli; Lino Capolicchio; Silvia Cohen; Max Malatesta
Regia: Peter Del Monte
Formato DVD/Video: 1.66:1
Audio: italiano Dolby Digital mono
Sottotitoli:
Extra: intervista a Peter Del Monte; trailer; spot tv; galleria fotografica
IL FILM
Il cinema di Peter Del Monte è popolato da presenze che sopravvivono nella loro assenza e che nell'assenza stessa, nel vuoto creato dalla perdita di un'unità originaria e di una completezza che rimane solo un desiderio irrealizzabile, continuano a riflettersi e ad esistere unicamente le une nelle altre, nel bisogno e nella disperata ricerca di ritrovare il proprio corpo nell'ombra dell'altro. Compagna di viaggio è una riflessione sulla necessità dello smarrimento che, da elemento inconciliabile con l'affermazione della propria esistenza, diventa l'unico stato nel quale è possibile liberare lo spirito, lasciandolo scorrere, in una sorta di sospensione, oltre l'impossibile illusione dell'identità, oltre il dolore della consapevolezza e della memoria. Con uno sguardo, nella cui delicata e spogliata leggerezza emergono la profondità e l'intensità dell'introspezione personale e che abdica alla rassicurante riconoscibilità dello spettacolo, per immergere la visione in un'esperienza intraducibile perchè puramente emotiva, Del Monte penetra nel percorso intimo seguito da Cora, Asia Argento, che cercando di affermare la necessità della sua esistenza e la consistenza della sua identità si dibatte come una falena impazzita, intrappolata nell'illusorietà della sua concretezza e nella parzialità della sua realtà, per poi lasciarsi lentamente trascinare, fino a perdersi nel viaggio erratico ed assurdo, dove il vuoto diventa l'unico modo per sottrarsi al dolore dell'esistenza, compiuto da Cosimo, il vecchio professore che nella sua impenetrabilità diventa il corpo dell'assenza. Michele Piccoli è il riflesso di un doppio lontano eppure possibile che Cora, in un moto interiore contraddittorio ed instabile, tenta al tempo stesso di fuggire e di possedere, è l'incarnazione di quel desiderio di sospensione al quale lentamente la protagonista si abbandona e che Del Monte sembra quasi rendere palpabile quando avvolge nel nero la visione, lasciando fluire oltre l'immagine la percezione di uno stato emotivo. «Il congedo astratto dalla vita» dell'ombra-Cosimo, nella quale il corpo-Cora aspira a dissolvere la sua consistenza, si riflette nei luoghi indifferentemente attraversati da Piccoli, trasfigurati fino a perdere ogni identità, luoghi che, nella loro silenziosa abdicazione alla connotazione, diventano i volti senza faccia dell'assenza messi in connessione tra loro dallo scorrere immobile del treno che, come dimensione distaccata e situata oltre lo spazio, contiene già ogni spazio possibile.
IL DVD