Titolo originale: Coraline

Anno: 2009

Durata: 100’

Distribuzione: Universal Pictures

Genere: animazione

Cast: Dakota Fanning, Teri Hatcher, Ian Mc Shane, Keith David, Jennifer Saunders

Regia: Henry Selick

Formato DVD/video: 1.85:1

Audio: italiano Dolby Digital 5.1, inglese Dolby Digital 5.1, francese Dolby Digital 5.1

Sottotitoli: italiano, inglese, francese

Extra: scene eliminate con introduzione del regista, Making Of, commento del regista Henry Selick e del compositore Bruno Coulais

La recensione di Sentieri selvaggi

 

E’ un piccolo scrigno pieno di tesori l’edizione, curata da Universal Pictures, del magnifico film di Henry Selick, il quale sceglie l’animazione a passo uno per dar vita sul grande schermo alla Coraline nata dalla penna di Neil Gaiman. All’ottimo il riversamento in DVD, che restituisce in tutta la loro bellezza i toni delicati del mondo “reale” di Coraline e i colori accesi del mondo dell’altra madre, si affianca un eccellente sonoro, con tre tracce disponibili, in italiano, inglese e francese, tutte Dolby Digital 5.1.

Se il comparto audio/video è perfetto, i contenuti speciali, tutti in lingua originale con sottotitoli in italiano, non sono da meno e, offrendo un dettagliato ed affascinante viaggio all’interno di Coraline e la porta magica, si rivelano essere il vero punto di forza dell’edizione della Universal. Dal bellissimo menù si accede alla sezione dedicata agli extra. E’ Henry Selick, seduto davanti al modellino del Pink Palace Apartment, la casa di Coraline, ad introdurre le scene eliminate, sei in tutto, brevi frammenti spesso esclusi dal montaggio definitivo per non rallentare l’azione, come nel caso della scena Le rose con il ragnetto, dove le tracce lasciate sul foglio di carta dalle zampe di un ragno diventano spirali che si muovono nel sonno di Coraline. Le scene eliminate contengono inoltre la splendida animazione dei topi, inserita dopo i titoli di testa e realizzata completamente a mano, in ben 66 giorni, come ci viene detto dalla voce di Selick mentre scorrono le immagini della sua lunga lavorazione.

Diviso in dieci capitoli, l’ottimo Making of è un tuffo nel magico mondo di Coraline e tra i pupazzi animati a passo uno che lo abitano. Raccontando le innovazioni e le modifiche che separano il film dal romanzo, sono Henry Selick e Neil Gaiman a farci muovere i primi passi in questo splendido viaggio dove prende forma un paesaggio fatto di miniature create ed animate da un piccolo esercito di pazienti artigiani. Il risultato visivo di Coraline e la porta magica, come spiega Selick nel secondo capitolo del documentario, nasce da un tentativo di rottura rispetto allo stile dell’animazione statunitense e trova la sua ispirazione nelle illustrazioni del giapponese Tadahiro Uesugi. Per sfuggire al pericolo di rendere le fattezze dei personaggi troppo vicine al “reale”, continua Selick mentre scorrono, disegnate su carta, le evoluzioni che hanno subito i diversi protagonisti del film, le forme del corpo e della testa sono portate all’eccesso, stilizzate ed esagerate. Gli attori, che nella versione originale hanno prestato la loro voce ai personaggi, raccontano la loro esperienza nella parte, a dir la verità, più debole e meno interessante di questo Making of. Si passa poi, accompagnati da Gerogina Hayns, il supervisore alla creazione dei personaggi, alla scoperta dei “pupazzi” di Coraline e la porta magica. Bambole capaci di assumere una quantità incredibile di pose e di espressioni, grazie al loro scheletro metallico, ricalcato su quello umano e ricoperto di silicone, un materiale estremamente mobile, e grazie alla divisione in due del volto, una soluzione che permette agli animatori di controllare separatamente la bocca e la parte superiore del viso, composta da occhi e sopracciglia. E’ la capo costumista, Deborah Cook, armata di ferri da chirurgo, gli unici strumenti abbastanza piccoli e precisi per lavorare su mondo in miniatura, a descrivere il complesso lavoro che ha dato vita ad un guardaroba composto da abiti in scala ridotta, anch’essi animabili grazie ad una intelaiatura metallica. Ogni parte di Coraline e la porta magica, spiega Henry Selick, è fatta a mano, creata da zero, come lo splendido giardino del mondo dell’altra madre che, sotto la terra, nasconde ingegnosi dispositivi capaci di creare movimento. Un paesaggio che riesce a prendere forma grazie a “vecchi trucchi” combinati alla nuova tecnologia digitale: la ripresa di un fiore blu animabile circondato da specchi diventa una distesa di fiori che sbocciano al passaggio dell’altro padre. Sono quindi gli animatori a prendere la parola e a raccontare la magnifica arte di creare vita ed emozioni grazie a piccoli movimenti catturati su ogni fotogramma, per 24 fotogrammi al secondo. Un lavoro paziente e lunghissimo, in una settimana, ci dice Trey Thomas, un animatore riesce a realizzare solo sette secondi. Coraline e la porta magica è il primo film di animazione a passo uno che sfrutta la tecnologia 3D, e la sua “tridimensionalità”, come spiega Selick, è concepita non per aggredire lo spettatore, ma per portarlo dentro un mondo. E’ il direttore della fotografia, Pete Kozachik, a raccontare il 3D applicato ad un paesaggio in miniatura, la distanza delle due lenti deve adeguarsi alle misure di pupazzi – Coraline misura 18 centimetri – ed allora la macchina da presa non si sdoppia, non dispone dello spazio sufficiente per farlo, ma cattura due volte lo stesso fotogramma, cambiando di posizione, la stessa dei due occhi delle “bambole” di Selick.

Infine, attivando il commento al film è possibile immergersi, insieme a Coraline, dentro al passaggio magico che mette in comunicazione due mondi, mentre Henry Selick ci racconta dettagliatamente e con grande passione il lungo lavoro che si nasconde dietro questo incredibile universo in miniatura. Durante i titoli di coda fa una breve apparizione la voce del compositore, Bruno Coulais.

Oltre al DVD singolo, Coraline e la porta magica è disponibile in Blu-ray e nell’edizione speciale composta da due dischi che contiene anche la versione in 3D del film.