DVD – "Cria Cuervos" di Carlos Saura

cria cuervosDa Multimedia San Paolo, il film – premiato a Cannes con il Gran Prix Speciale della giuria – con cui Saura riassume un quarantennio della storia spagnola

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cria cuervosTitolo originale: id.
Anno: 1975
Durata: 105’
Distribuzione: Multimedia San Paolo
Genere: Drammatico
Cast: Ana Torrent, Geraldine Chaplin, Conchita Perez, Monica Randall
Regia: Carlo Saura
Audio: Italiano Mono 2.0, Spagnolo Mono 2.0
Sottotitoli: Italiano, Italiano per non udenti
Extra: Scheda critica su Cria Cuervos di Pino Farinotti; Sguardo critico sulla filmografia di Carlos Saura di Pino Farinotti

 

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IL FILM

cria cuervosNella Spagna governata da Francisco Franco, la piccola Ana (Ana Torrent da bambina, Geraldine Chaplin da grande), già orfana di madre (sempre Geraldine Chaplin), vede morire il padre e viene affidata, assieme alle due sorelline, alla zia che cerca invano di conquistarsi la loro fiducia.
Primo grande film dello spagnolo Carlos Saura, premiato a Cannes con il Grand Prix Speciale della Giuria, Cria cuervos – che prende il titolo da un proverbio che dice “Alleva dei corvi e ti beccheranno gli occhi” – è una sottile allegoria della situazione storica e politica della Spagna. Attraverso la confusione dei piani temporali il regista rappresenta il caos imperversante in un Paese ancora sotto la dittatura, ma senza una direzione. Ana, convinta di essere la causa della morte del padre, proietta le proprie paure e i propri pensieri nella figura della madre, sorta di sua versione adulta, nonché fonte di ricordi che la bambina rivive di persona continuando a viaggiare tra sogno e realtà.
Senza indicare mai dove finisce il confine tra il reale e l’onirico (l'unica traccia potrebbe essere il contrasto tra una fotografia cria cuervosdalle tinte calde e un'altra dai colori più lividi), Saura riesce a dare profondità ad un dramma familiare che si rivela così il riassunto di un quarantennio: la breve ma intensa esperienza della II Repubblica (rappresentata dalla figura angelica e diafana della madre); la dittatura di Franco (inevitabilmente il padre, imperterrito dongiovanni) e la futura monarchia di Juan Carlos (la zia, buona, ma gelida nei rapporti).
Saura, che non ha mai voltuto lasciare la Spagna nonstante l'avvento al potere del Caudillo, oscilla su diversi piani, potendo così evitare la censura del regime ed esprimere le proprie critiche e sensazioni con una certa libertà: una simbologia, la sua, che permette, proprio per la grande densità di concetti "messi in mostra", di leggere Cria cuervos a vari livelli, rivelando, comunque, il talento di un regista che sa sviluppare il proprio talento visivo anche al di fuori del puro concetto. Evitando, infatti, il puro film "politico" l'opera di Saura si dimostra un elenco di ritratti: la scelta migliore per raccontare le persone, un Paese e la Storia.
 
IL DVD
Uno dei cinque film di Saura acquistati dalla San Paolo Audiovisivi, Cria Cuervos, esce in DVD in un’edizione molto interessante.
Un grande lavoro è stato fatto a livello visivo, grazie al quale le tinte calde – spesso rossastre –  usate da Saura negli interni risaltano in pieno sullo schermo di casa, aumentando il loro contrasto con le scene oniriche dominate dal pallore e dalla levità della pelle di Geraldine Chaplin (allora compagna del regista), presenza continua di tutto il film.
extra dvdAnche l’audio si fa apprezzare: nonostante sia la traccia italiana sia quella spagnola – correlate da ottimi sottotitoli italiani – siano in Mono i suoni risultano chiari e perfettamente udibili, adatti del resto ad un film che si svolge soprattutto in casa, in cui le parole non devono essere urlate, ma semplicemente dette o a volte sussurrate.
A completare l’edizione in disco di Cria Cuervos, i commenti critici di Pino Farinotti, puntuali e precisi e, come spesso accade per la San Paolo, estremamente interessanti per la loro utilità nell’introdurre lo spettatore all’opera di un regista, ma a volte caratterizzati da un’eccessiva ripetizione dei concetti esposti.
Piccolo appunto questo che non inficia la qualità del prodotto, accresciuta inoltre dalla corretta scelta di reinserire nel film le scene tagliate all’epoca dalla censura italiana
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