DVD – "Custodes Bestiae", di Lorenzo Bianchini

Il secondo lungometraggio del regista friulano si rivela essere il miglior horror italiano di questi anni, un omaggio sincero al genere che tiene incollato lo spettatore alla sedia. Da Ripley's Home Video

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Anno: 2003

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Durata: 90'


Distribuzione: Ripley Home Video


Genere: Horror


Cast: Massimiliano Pividore, Alex Nazzi, Giorgio Merlino, Nevio Ferraro, Edo Basso


Regia: Lorenzo Bianchini


Formato video: 1.85:1


Audio: Italiano


Sottotitoli: Italiano, Inglese


Extra: Trailers, Making Of, Intervista a Dardano Sacchetti, Anteprima Film Sporco


 


IL FILM


 


Azzardiamo: forse Custodes Bestiae è davvero il miglior horror italiano degli ultimi anni. Prodotto dall'associazione culturale ArgentoVivo, in collaborazione con l'Assessorato alla cultura della provincia di Udine, Custodes Bestiae è il secondo lungometraggio di Lorenzo Bianchini, realizzato in condizioni di pressoché totale indipendenza. La trama: in seguito alla scomparsa di un eminente professore universitario, un giornalista scopre che tutto ruota intorno al ritrovamento di antiche documentazioni legate a un affresco. Le sue ricerche lo porteranno a svolgere un'indagine a ritroso nel passato, fino a far emergere una sconvolgente verità.


 Il nome di Lorenzo Bianchini sta man mano uscendo fuori dal ghetto della cerchia degli appassionati, e grazie a una distribuzione degna di nota i dvd dei suoi film sono alla portata di tutti: non più riservati alle nicchie dei frequentatori di festival, dunque. Dopo il notevole Lidris cuadrade di tre, Bianchini affronta nuovamente una storia che affonda le mani nelle radici della propria terra, vera e propria costante della sua produzione: Custodes Bestiae si sviluppa come una classica detective story, guidando poi lo spettatore all'interno di un intreccio misterioso che coinvolge passato e presente, tra affreschi che nascondono segreti e maledizioni che si perpetuano fino ai giorni nostri. Non c'è nessuna velleità autoriale, nessuna intenzione che non sia quella di costruire un'atmosfera di tensione dall'inizio alla fine: senza mai mostrare una sola goccia di sangue, il giovane regista friulano riesce a costruire un'opera solida e convincente, in grado di tenere con il fiato sospeso fino all'incredibile finale, un incubo raccapricciante dagli echi Lovecraftiani. Il fascino legato alle tradizioni regionali è innegabile, ma uno dei punti di forza del film è proprio l'approccio basilare al genere, che guarda alla migliore tradizione del cinema gotico italiano che fu senza mai strafare: si  infiltra sottopelle e rimane sottovoce, a dimostrazione del gran lavoro meticoloso svolto in fase di sceneggiatura e di una maturità registica invidiabile. Custodes Bestiae si fa gioco dei limiti imposti dal Mini-DV e dal budget esiguo, perché di queste ristrettezze lo spettatore se ne dimentica dopo pochi minuti, preso com'è dalle suggestioni delle atmosfere evocate: la riprova quindi che anche in un genere "basso" (per chi ancora tale lo crede) come l'horror , a fare la differenza sono il talento e la tecnica, non di certo l'abbondanza di effettacci splatter.

IL DVD


L'attenzione posta dalla Ripley Home Video nei confronti di questo prodotto è degna di nota: se sul versante video si registra qualche pecca (ma è l'inevitabile prezzo da pagare per il riversamento dal digitale al dvd), sotto tutti gli altri aspetti ci troviamo dinanzi a un'edizione sorprendente.  L'audio non presenta problemi di sorta, e l'alternanza tra la lingua italiana e il dialetto friulano (precisa scelta del regista) è puntualmente accompagnata dai sottotitoli italiani; sul versante extra invece troviamo abbondanti e interessantissimi contenuti speciali: oltre ai trailer, un lungo making of commentato dalla voce fuori campo di Bianchini e, originale e curiosissima, una anteprima del suo nuovo film, Film sporco. Freneticamente, in pochissimi minuti, ci scorrono davanti agli occhi tutti i momenti salienti del film, che pare intraprendere strade del tutto nuove per il regista friulano. In conclusione, un'intervista allo storico sceneggiatore del cinema bis italiano Dardano Sacchetti, che tesse le lodi di Bianchini in maniera appassionata e, forse, anche lievemente smisurata, e il cortometraggio di dodici minuti Paura dentro, realizzato nel 1997. Un'unica idea centrale, ben realizzata.

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