DVD – "Deepwater" di David S. Marfield

Deepwater è un thriller diretto con cura, un piccolo prodotto da non sottovalutare benché non privo di difetti. I contenuti ci sono, la forma e la sostanza pure, quindi perché lamentarsi? Un oscuro ritrovato del sommerso nordamericano portato in digitale, con sufficiente competenza, da Millenium Storm.

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Titolo originale: id.

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Anno: 2005


Durata: 89'


Distribuzione: Millenium Storm


Genere: Thriller


Cast: Lucas Black, Peter Coyote, Mia Maestro, Lesley Ann Warren


Regia: David S. Marfield


Formato DVD/video: 1.85:1 16/9


Audio: DTS, Dolby Digital 5.1 e 2.0 italiano, Dolby Digital 2.0 inglese


Sottotitoli: italiano


Extra: galleria fotografica, trailer, credits

IL FILM


Deepwater di David S. Marfield è un oscuro prodotto di imitazione che coniuga il sudismo sudato di Rob Zombie e di tanti nuovi horror contemporanei (Non aprite quella porta, La casa dei 1000 corpi) con le smanie di quei thriller ad effetto che devono stupire a tutti i costi con colpi di scena psicologici. Operazione tutto sommato riuscita, visto che la pellicola, per quanto low budget, è sovraccarica e cupa quanto basta. I suoi creatori esagerano con i dialoghi, che invece di aumentare la tensione sintetizzano troppo il testo di partenza e ne sviliscono la portata emotiva. Storia facile ma non banale: un looser in cerca di fortuna ruba una macchina e trova un mentore che lo ospita e gli concede una possibilità di redenzione. L'ingrato gli concupisce la moglie e progetta con lei la fuga, convinto che il suo salvatore sia immischiato in affari loschissimi in odore di mafia. Ma la verità è forse un'altra. Marfield gioca con un cast acerbo ma non sprovveduto – in particolar modo risaltano il volto duro del giovane Lucas Black e la classe da veterano di Peter Coyote, insieme alla sensualità di Mia Maestro, nota ai più per un ruolo nella serie tv Alias -, e costruisce per accumulo situazioni di costante tensione. Poche location – un lago, un motel – efficaci per un soggetto che gioca volutamente con la scarna solitudine dei suoi personaggi. Il regista applica al giallo sempre in bilico tra reale e sovrannaturale i topoi del road movie classico americano: il reietto che si accasa e dopo aver mangiato dalla mano del nuovo padre ci sputa sopra con rancore, il torbido adulterio da delitto e castigo, la violenza e il sangue del cinema verité che riproduce con coscienza pseudo-giornalistica la cronaca nera. Al contrario, i pochi mezzi economici a disposizione, a fronte di quasi tre anni di preparazione, mettono in luce qualche debolezza: colonna sonora che a tentoni compare e scompare, fotografia non sempre adeguata alle intenzioni e cast di contorno poco convincente. Meno fronzoli e più attenzione ai raccordi avrebbero giovato, portando più sostanza alla psiche disturbata dei caratteri principali. Così, invece, Deepwater rimane un modesto prodotto d'imitazione che parte con buoni propositi e che pur riuscendo a non deludere non spicca quel balzo necessario a farsi ricordare. Un discreto prodotto di medio artigianato, senza infamia e senza gloria, che non incanta e non annoia. Eppure in qualche modo, a voler essere generosi, date siffate premesse e la totale anonimia di troupe e interpreti, l'aggettivo sottovalutato nella circostanza non stona poi tanto.

IL DVD


Disco di ottima fattura tecnica, quello che Millenium Storm propone sul mercato per il piccolo ambizioso Deepwater. Tanto nitido dal punto di vista del riversamento e della qualità della visione quanto deludente purtroppo, per quanto riguarda extra e contenuti speciali, praticamente assenti. Buona edizione video, con un bitrate di 5 Mb/s di media, e formato anamorfico con aspect ratio 1.85:1. Pulizia dell'immagine e colori smaglianti rendono ancora più piacevole la fruizione domestica. Al pari non sfigura la sezione audio, con tre tracce italiane (in Dolby Digital 2.0 e 5.1, quest'ultima consigliata per ampiezza e profondità, e in DTS per chi possiedere un impianto compatibile) e una originale, in un semplice Dolby 2.0 che però appare ricco e ben sfumato. Ridotti all'osso gli special features, si diceva, ed è un rammarico prenderne atto dopo aver visto un'opera tutto sommato degna, di cui sarebbe bello conoscere qualche curiosità in più senza dover ricorrere, come spesso accade, ad internet e al sito ufficiale del film (http://www.deepwaterthemovie.com/, comprende un dietro le quinte in video e delle note di produzione molto interessanti e ricche di notizie sulla lavorazione del prodotto). In pratica ci si trova di fronte al trailer originale, nudo e crudo e solo in lingua inglese (poco male), e ad una galleria fotografica composta da ventidue snapshot della pellicola su sfondo personalizzato. I menu animati sono alquanto pacchiani e stonano con il tono serio del film, tratto da un omonimo romanzo di Matthew F. Jones, e della confezione, la cui frase di lancio, «sotto la superficie si nasconde la verità», farebbe metaforicamente sperare in un dvd più ricco.


 


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