Titolo originale: id.

Durata: 82’

Distribuzione: Ripley’s Home Video

Cast: Daniele De Angelis, Primo Reggiani, Laura Gigante, Anna Maria Teresa Ricci, Maurizio Tesei

Regia: Tommaso Agnese, Andrea Gagliardi, Roberto Palma, Stefano Prolli, Omar Protani, Marco Farina

Formato DVD: 2,35:1, 16/9

Audio: Italiano

Sottotitoli: Inglese

Extra: Backstage; Interviste ai registi; Cortometraggio “A momentary lapse of reason” di Andrea Gagliardi; Trailer italiano e internazionale

 

 

 

 

Un tentativo di genere. Se l’Italia può vantare grandi maestri del cinema horror passato (si pensi a Dario Argento, Lucio Fulci, Mario Bava, Umberto Lenzi), negli ultimi anni si tende sempre più a parlare delle elevate difficoltà (economiche e, in generale, nella ricerca di produttori) che si stagliano invalicabili innanzi a coloro che abbiano intenzione di realizzare un film di genere nel nostro paese. E tuttavia degli esempi recenti dimostrano che questo non è del tutto vero: basti pensare alla recente candidatura per la corsa agli Oscar del film Midway tra la vita e la morte di John Real, passando per la produzione di Federico Zampaglione e quella dei Manetti Bros, con il recente Paura 3D.

Fantasmi – Italian Ghost Stories è un piccolo progetto che ha una rilevanza significativa in questo contesto. Il regista Andrea Gagliardi e il produttore esecutivo Gabriele Albanesi, con il sostegno e nell’ambito di un progetto dell’Università di Roma Tor Vergata, hanno proposto a un gruppo di 5 giovani registi di cimentarsi nel genere. Il risultato sono 5 cortometraggi dalla varia ispirazione: l’ultimo episodio Urla in collina di Omar Protani e Marco Farina sembra omaggiare, non senza una certa ironia, il cinema di genere americano degli anni ottanta (si pensi a Storie di fantasmi di John Irvin), affrontando il tema delle ragazze isolate in una casa sperduta abitata da un killer spietato; 17 Novembre di Tommaso Agnese si rifà al tema della casa degli orrori e delle allucinazioni, con protagonista un ragazzo tormentato dalla figura di un padre scrittore dominatore; La Medium (con una buona interpretazione di Anna Maria Teresa Ricci) approfondisce un personaggio più tipicamente italiano e Fiaba di un mostro rievoca le paure ancestrali assopite e risvegliate dai racconti orali propri di tutti i popoli. Probabilmente l’episodio più interessante è proprio quello di Andrea Gagliardi, Offline (con Primo Reggiani inquietantissimo in video chat), che rievoca una certa tendenza giapponese che approfondisce il tema della paura della tecnologia a cui si legano la distanza dei contatti, il dubbio sull’autenticità delle informazioni virtuali e in generale sull’autenticità della realtà.

Fantasmi. Sono lontani i tempi in cui la figura del fantasma era legata al lenzuolo bianco con i buchi per gli occhi, non si può non tenere conto dell’opera freudiana sul perturbante: niente è più perturbante, in fondo, di quanto ci è più familiare, “quella sorta di spaventoso che risale a quanto ci è noto da lungo tempo” lo definisce. I fantasmi sono quelli del proprio passato, della propria infanzia, quelli del mondo che ci circonda, di se stessi e anche quelli del futuro. E’ con questo genere di fantasmi che i giovani registi hanno fatto i conti, cercando di sviluppare degli intrecci ricchi di colpi di scena, delle inquadrature ad hoc in omaggio al genere (su tutte l’ombra gigante del killer che si rimpicciolisce avvicinandosi alla casa dove riposano le ragazze, in Urla in collina), per non parlare della musica, fedele accompagnatrice del genere.

Sicuramente non è un lavoro innovativo o rivoluzionario, più che altro un esercizio, un (tutto sommato ammirabile) tentativo di cimentarsi con qualcosa di diverso, di non semplice per il quale è necessaria una maggiore raffinatezza e ricerca di volti e luoghi adatti.

 

 

Al di là di una buona qualità audio e video, il dvd di Fantasmi risulta molto ricco e partecipato. A cominciare da un libricino interno che contiene un articolo di Paolo Zelati, una riflessione sulla figura del fantasma nell’immaginario cinematografico e letterario che termina, naturalmente, con un riferimento ai cortometraggi dei cinque registi. La ricchezza prosegue nei contenuti extra che contengono ben cinque interviste ai registi nelle quali ognuno presenta il proprio film con riferimento alla scelta della storia, degli attori e delle ambientazioni. A questo si aggiunga il backstage nel quale Gabriele Albanesi (produttore esecutivo) presenta il progetto, i film e il regista Andrea Gagliardi che è stato motore del progetto, nonché produttore (con il sostegno dell’Università di Roma  Tor Vergata) del quale è presente un precedente cortometraggio (A momentary lapse of reason) girato proprio all’interno dell’Università.