DVD – Femmine folli, di Erich von Stroheim

Femmine folli dvd - Erich von StroheimLa durezza e la precisione della ricostruzione ambientale messa in scena da Stroheim sono lo strumento di una duplice dissacrazione – della morale borghese da un lato e del simulacro della passata grandezza europea dall’altro – condotta con elegante e distaccata ironia e senza porsi alcun limite in termini di crudezza e realismo. Da CG Home Video/D CULT

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------
Femmine folli dvd - Erich von StroheimTitolo originale: Foolish Wives
Anno:
1921
Durata: 141’
Distribuzione: CG Home Video
Genere: drammatico
Cast: Eric von Stroheim, Maude George, Mae Busch, Rudolph Christians
Regia: Erich von Stroheim
Formato DVD/video: 1.33:1
Audio: Dolby Digital 1.0 mono
Sottotitoli: Didascalie in inglese e sottotitoli in italiano
Extra: biografia e filmografia su Erich von Stroheim; sinossi e note sul film
 
 
 
--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE UNA SERIE TV DALL’8 MAGGIO

--------------------------------------------------------------
Femmine folli di Erich von StroheimIL FILM
 
Pochi altri cineasti hanno protetto la propria indipendenza creativa con la tenacia e l’accanimento di Erich von Stroheim. Il suo irriducibile anticonformismo e la sua coerenza estetica lo posero in perenne conflitto con le radicate convenzioni hollywoodiane e con le ragioni commerciali degli studios, che gli cucirono addosso la fama di dissipatore di capitali e sottoposero ogni suo film a drastiche manomissioni in fase di montaggio. È a partire da Femmine folli che il genio megalomane e perfezionista di Stroheim si manifesta come il segno distintivo di un percorso artistico perseguito con ostinazione a dispetto delle continue censure produttive, e che lo porterà a concludere a soli quarantacinque anni la sua carriera da regista. Figlio della felix Austria, Stroheim fece della decadenza dell’Europa postbellica una delle sue ossessioni tematiche più ricorrenti, e per raccontarla nel suo terzo lungometraggio non si pose limiti di misura, facendo ricostruire il principato di Monaco negli studi della Universal e impressionando in un anno quasi 80000 metri di pellicola. La durezza e la precisione della ricostruzione ambientale messa in scena da Stroheim sono lo strumento di una duplice dissacrazione – della morale borghese da un lato e del simulacro della passata grandezza europea dall’altro – condotta con elegante e distaccata ironia e senza porsi alcun limite in termini di crudezza e realismo. C’è quasi un tangibile compiacimento nell’accuratezza con cui il regista austriaco ritrae personaggi perversi e abietti; il suo conte Karamzin, sedicente aristocratico russo caduto in miseria, con la sua uniforme candida, le sue decorazioni false, il suo portamento altezzoso e vagamente grottesco, trasuda cinismo e miseria interiore da infiniti, significativi dettagli: uno su tutti, la sua finta commozione al racconto delle disavventure della cameriera Maruska, quando immerge le dita in un bicchiere d’acqua e ne fa cadere alcune gocce sul tavolo mentre si nasconde il viso tra le mani. A questo rappresentante di un esercito e di una società in disfacimento fanno da contraltare due avventuriere senza scrupoli e una coppia di americani insoddisfatti e manipolabili, ma anche la figura silenziosa di un reduce autentico: è un soldato francese senza braccia la cui infermità è prima nascosta e poi svelata in un secondo tempo, e quella che poteva sembrare insensibilità a uno sguardo superficiale (com’è quello della donna americana, abbagliata dalla falsa cavalleria di Karamzin) ci viene rivelata come una dolorosa condizione d’impotenza, che concede uno dei rari barlumi di pietà nell’universo nerissimo raccontato da Stroheim. Ancora oggi il suo cinema riesce a sorprendere per la capacità di coniugare il realismo estremo con una dimensione simbolica in cui nulla è lasciato al caso e ogni sfumatura aggiunge senso e spessore, fino a far emergere da una realtà satura di particolari l’anima profonda delle cose.
 
Menù principale dvd - Femmine folli di Erich von StroheimIL DVD
 
La qualità generale del video dell’edizione curata da D CULT appare segnata in maniera piuttosto evidente dai molti decenni trascorsi: il difetto principale è la continua variazione del quadro, che passa da livelli soddisfacenti (considerando che si tratta di un film del 1921) ad altri davvero pessimi in cui i segni di usura si fanno più vistosi e il croma subisce un notevole stravolgimento, passando dal bianco e nero al giallo ocra, al blu, al seppia. Il livello qualitativo migliora sul versante audio: la traccia in Dolby Digital 1.0 mono si compone di una partitura per pianoforte dalla sonorità pulita anche se a tratti con punte troppo squillanti sulle note più alte. I contenuti extra sono invece piuttosto scarsi: si tratta in pratica delle classiche schede testuali, inerenti la biografia e la filmografia di Stroheim, qualche curiosità sulla sua figura, la sinossi del film e alcuni dettagli sui suoi costi e lavorazione.
--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array