DVD – "Gardenia blu" di Fritz Lang
Gardenia blu è un piccolo noir che nasconde in sé molti pregi e altrettante insidie. Dietro la facciata gialla un universo nascosto che denuncia i malcostumi dell’America moderna e ne rivela l’aberrante cinismo, non scalfito dal lieto fine obbligatorio. In dvd per No Shame, in un’edizione a disco singolo con extra di qualità.
Titolo originale: Blue Gardenia
Anno: 1953
Durata:
Distribuzione: No Shame
Genere: Noir
Cast: Anne Baxter, Raymon Burr, Richard Conte, Ann Sothern
Regia: Fritz Lang
Formato DVD/video: 1.33:1
Audio: Dolby Digital
Sottotitoli: Italiano
Extra: Il dinosauro e il neonato; Incontro con Fritz Lang; Titoli di testa originali
IL FILM
Gardenia blu è un classico del cinema noir che fa da spartiacque tra la tradizione degli anni ’40 e il decennio successivo. Un po’ mystery, un po’ giallo, è una riflessione amara sui ruoli sociali dei personaggi, ben inseriti in un contesto che permette loro di agire secondo le aspettative del pubblico. Con un’unica eccezione, che genera un inatteso delitto, a sporcare di fango il mondo perfetto dove vivono felici tre biondine un po’ svampite in cerca d’amore. Una di loro, scaricata a distanza dal fidanzato impegnato in Corea, in guerra, pare cedere alle avances di un bieco seduttore per poi ripensarci e colpirlo a morte per evitare il pericolo di un abuso sessuale. Ma, complice un giornalista ambizioso, le indagini portano alla luce un verità molto meno semplice del previsto. Fritz Lang, autore e veterano, presta per l’ennesima volta la sua mano sapiente al genere e confeziona un prodotto di qualità girando in economia. Se la sceneggiatura pessimista – epilogo a parte – non è sempre all’altezza della fama del maestro, è la fotografia del solito Nicholas Musuraca a coprire le falle, specialmente in un paio di sequenze espressioniste dove specchi e ombre giocano da protagonisti. «Quello che appare è un mondo di voci senza volto, di identità schermate, di incubi neri nascosti da un involucro da commedia rosa» (
IL DVD
No Shame ha a cuore le sorti del noir americano, e più nel dettaglio di un regista colto e da ammirare come Fritz Lang. La visione, va detto, non parte nel migliore dei modi, colpevole una patina chiara che opacizza le immagini e la loro brillantezza, togliendo qualche merito alla fotografia ombrosa di Musuraca. Ma subito le cose migliorano e la qualità video si stabilizza su ottimi livelli. Un lavaggio in digitale avrebbe reso meglio, specie su schermi di grandi dimensioni, i preziosi contrasti della pellicola originale; ma ad oltre 55 anni di distanza non ci si può troppo lamentare. Il quadro è pulito, con poche spuntinature e quasi nessun segno del tempo. Formato ovviamente 4/3 per un classico girato in 1.33:1. Avvio ugualmente difficile per il comparto audio, con la traccia in italiano, per fortuna non ridoppiata, che risente del passare del tempo e crepita come un vecchio vinile. Per i nostalgici sarà un valore aggiunto, che crea atmosfera; per i puristi è consigliato l’audio originale inglese, anch’esso Dolby bicanale ma meno ovattato e di ben più nitida profondità acustica. I sottotitoli in italiano permettono una perfetta fruizione di questo gioiello a tinte fosche. Da sottolinare i contenuti speciali, di non poco conto vista l’età dell’opera: aprono la bagarre i titoli di testa originali, che soddisfano quanti avrebbero preferito vedere i credits non tradotti durante la visione. Segue un prezioso documento, Il dinosauro e il neonato, in cui Lang e Jean-Luc Godard discutono di cinema, in otto atti, e indagano sul ruolo del regista nell'industria e nel processo di creazione di un lungometraggio. La lunga tavola rotonda – oltre un’ora – è intervallata da spezzoni in bianco e nero tratti da Il disprezzo, diretto dal secondo con il primo come attore guest star. Il secondo documentario, più breve, in tedesco con sottotitoli, è incentrato sul regista e ne ripercorre la carriera proponendo momenti dai suoi lavori più significativi. In questo modo l’encomiabile No Shame sopperisce alla difficoltà di proporre una trasposizione digitale rimasterizzata con l’impegno nell’offerta di extra nettamente superiori alla media. Il valore del film in sé valga, poi, come miglior incoraggiamento possibile per i pochi ancora scettici.
[Nat King Cole canta Blue Gardenia, da uno spezzone del film]