DVD – "Hula Girls", di Lee Sang-il

Hula GirlsNel ricalcare le tracce di solide strutture già ampiamente sfruttate, Hula Girls di Lee Sang-il riesce a rinvigorire la vecchia formula base di tante dinamiche di formazione, nonostante il lento incedere degli sviluppi narrativi rischi di appesantire l’intera pellicola. La fluidità degli eventi cede spesso il passo all’emergere di corde emotive dai risvolti piuttosto statici, con tensioni drammatiche che restano sopite sotto un cumulo di lacrime e risate trattenute. Da Ripley's Home Video

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Hula GirlsTitolo originale: Hura gâru
Anno: 2006
Durata: 105’
Distribuzione: Ripley’s Home Video
Genere: drammatico
Cast: Matsuyuki Yasuko, Toyokawa Etsushi, Aoy Yu, Yamazaki Shizuyo, Ikezu Shoko, Tokunaga Eri, Kishibe Ittoku, Fuji Sumiko, Miyage Hiroki, Terajima Susumu, Shiga Masaru, Takahashi Katsumi
Regia: Lee Sang-il
Formato DVD/video: 16/9 1.85:1
Audio: giapponese
Sottotitoli: italiano
Extra: trailer, brochure

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IL FILM
Non esiste posto più lontano da Waikiki dell’impervia Joban. Appare comprensibile, allora, la diffidenza che la piccola comunità nipponica, dimostra di fronte alle forme sinuose e agli atteggiamenti sensuali che connotano la splendida Hirayama Madoka, ballerina professionale della danza hula, approdata nella tetra cittadina inseguendo il miraggio di un riscatto dall’insoddisfazione metropolitana. Ancorata a costumi tradizionali e rigidi, la gente di Joban inorridisce al pensiero che le proprie ragazze possano ancheggiare e mostrare il dolce vita. Hula Girls
Tuttavia, tra palmeti ricostruiti e melodie che vagheggiano romantiche atmosfere solari, un pugno di sprovvedute ragazzone montanare riusciranno a conquistare i palcoscenici scosse dalla frenesia della danza hula. Nel ricalcare le tracce di solide strutture già ampiamente sfruttate, Hula Girls di Lee Sang-il riesce a rinvigorire la vecchia formula base di tante dinamiche di formazione, nonostante il lento incedere degli sviluppi narrativi rischi di appesantire l’intera pellicola. La fluidità degli eventi cede spesso il passo all’emergere di corde emotive dai risvolti piuttosto statici, con tensioni drammatiche che restano sopite sotto un cumulo di lacrime e risate trattenute.
Lee Sang-il dipinge una realtà degradata e misera, dove il romanticismo può facilmente costiparsi tra fitte montagne sferzate da gelide temperature. Ispirato ad una storia vera, questo lavoro riesce a delineare gli effetti traumatici della crisi economica che spinge un’intera comunità a chiudere una delle principali fonti di sostentamento per investire brutalmente in un commercio turistico senza precedenti. Sui resti della miniera di carbone si erge un centro hawaiano che propone ancora una volta l’atavico stereotipo della donna-spettacolo, oggetto di sguardi maschili che restano attoniti. All’interno di una cornice agro-dolce, Hula Girls alterna tratti teneri a situazioni amare, in un mix di spettacolo popolare che affonda le unghie nella critica sociale. La ricostruzione storica, attenta fino a sfiorare il maniacale, e l’intensità delle interpretazioni attoriali risollevano una trama spesso incerta nell’inseguire le solite dinamiche di riscatto personale dovuto a dedizione e impegno, che spinge sul sensuale assolo di hula della prima ballerina Kimiko.
La costruzione generale e il finale edificante inseriscono Hula Girls nel filone di quel “cinema medio” che incontra giudizi positivi in patria e raggiunge una degna rappresentazione nel giro di festival. Sulle complicazioni relative al rapporto genitori e figli, tra frustrazioni latenti e aspirazioni costrette dietro a una facciata di perbenismo forzato, il melodramma esplode nel dinamismo esuberante della danza. Solo così i sogni possono crescere dal suolo disastrato del Giappone alla metà degli anni ’60. E le Hawaii rivivono dal carbone.

 

 

hula girlsIL DVD
Prodotto dalla Cine qua non e distribuito dalla Ripley’s Home Video, il DVD non riscontra caratteristiche di grande rilevanza. Oltre al trailer, il prodotto non propone altri contenuti e, se l’immagine garantisce una buona visione, l’audio registra una tonalità spesso al di sotto degli standard. In versione originale sottotitolata, la pellicola non offre alternativa alla lingua giapponese. Il formato video è disponibile in 1.85:1 e in 2.0, in 16/9. Il DVD, nonostante l’accattivante brochure, contenente la recensione del film e un’interessante digressione storica con tanto di approfondimento sulle origini della danza hula, presenta, nell’insieme, una qualità tristemente scarsa per una pellicola ospite di uno dei più rinomati festival di cinema asiatico su territorio nazionale, come il Far East.

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