DVD – "I cinque segreti del deserto" di Billy Wilder
Uno dei titoli meno conosciuti e citati di Billy Wilder, ma che conferma come il regista austriaco fosse un maestro assoluto della messa in scena e un "orologiaio" della sceneggiatura. Un film che mescola umorismo e suspence, melodramma e azione e in cui si anticipano alcuni dei temi prediletti da Wilder. In DVD distribuito dalla Bim
Titolo originale: Five Graves to Cairo
Anno: 1943
Durata:
Distribuzione: Bim Distribuzione
Genere: Guerra
Cast: Franchot Tone, Anne Baxter, Erich von Stroheim, Akim Tamiroff, Peter Van Eyck
Regia: Billy Wilder
Formato DVD/video: 1.33:1 4/3
Audio: Dolby Digital 2.0 italiano, Dolby Digital 2.0 inglese
Sottotitoli: italiano
IL FILM
I cinque segreti del deserto è uno dei titoli meno citati e conosciuti della filmografia di Billy Wilder. Ma pur essendo lontano dalle implicazioni dei capolavori successivi, è un film dal fascino indubbio. E' l'ennesima conferma di come Wilder fosse un maestro assoluto della messa in scena e, prima ancora, un "orologiaio" della sceneggiatura. A partire dalla pièce Hotel Imperial di Lajos Biró, il regista austriaco, con la collaborazione del fido Charles Brackett, imbastisce una spy story di guerra, dove tutto è calibrato al millimetro: dialoghi serrati, caratteri dei personaggi "esemplari", un mix sapiente di tensione e umorismo, di melodramma e suspence. E nel lavorare su un plot confezionato ad arte, Wilder mostra già un tocco maturo. Il piccolo hotel "Empress of Britain", sperduto nel deserto egiziano, diviene per un istante il cuore della guerra, il "teatro dello scontro" (psicologico innanzitutto), dove si giocano le sorti dell'intero conflitto mondiale. E i personaggi che animano questo conflitto, quasi "tipi" più che persone, vengono a riassumere in sé le caratteristiche dei popoli in lotta. Il caporale Bramble (Franchot Tote), costretto a vestire i panni della spia filonazista Davos, incarna il pragmatismo anglosassone, così come la bella cameriera Mouche (Anne Baxter) la sensualità e la fierezza francesi, il Generale Sebastiano (Fortunio Bonanova) la gioia di vivere un po' cialtrona degli italiani, Farid (Akim Tamiroff) l'atavico terrore dei colonizzati. Ma è soprattutto il grande Erich von Stroheim nei panni del Feldmaresciallo Rommel a disegnare un personaggio dal fascino ambiguo, eroico e spietato, naturalmente predisposto al titanismo. Figure che si incontrano e scontrano nello spazio chiuso di un albergo, nei cui interni si svolge, quasi a comprimersi, l'intera azione. Al punto che Wilder dà una lezione di strategia e mostra un'intera battaglia, attraverso un semplice gioco di saliere. Ma altro grande motivo d'interesse de I cinque segreti del deserto è che in esso si fanno strada alcuni dei motivi tipici del futuro cinema di Wilder. Spionaggio, cambio d'identità, doppio gioco: situazioni che già anticipano quel discorso sulla natura ingannatoria dei rapporti umani, sulla manipolazione della realtà e sul sempre più attuale dominio dell'apparire sull'essere.
IL DVD
E'