DVD – "Il banchetto di Platone", di Marco Ferreri
L’eredità di Marco Ferreri in uno dei film più sottovalutati per comprendere appieno la poetica del grande autore italiano. Lo sguardo al mondo antico, il V secolo avanti Cristo attraverso il pensiero di Platone non ha scopi mitopoietici, si curva dolentemente sui nostri giorni, per osservare il Mistero del mondo e dell’Umanità, attraverso la riflessione sulla sessualità. Edita Medusa Home Entertainment
Titolo originale: Le Banquet
Anno: 1992
Durata: 76’
Distribuzione: Medusa Home Entertainment
Genere: storico satirico
Cast: Philippe Léotard, Irene Papas, Lucas Belvaux, Jean Benguigui, Christian Berhelot, Farid Chopel, Renato Cortesi, Jean-Pierre Kalfon, Philippe Khorsand, Patrice Minet, Roger Van Hool
Regia: Marco Ferreri
Formato DVD/video: 1,33 :1
Audio: italiano
Sottotitoli: italiano per non udenti
Extra:
Alla fine della sua carriera Marco Ferreri gira alcuni film “strani”. Anzi non tanto. Uno è Nitrato d’argento (1996) e riguarda in modo netto, chiaro e doloroso, il ruolo dello spettatore cinematografico ridotto per involuzione della capacità di pensare a pura marionetta. Un altro film, prodotto dalla Francia per la televisione, è Il banchetto di Platone (1992). Ed ancora un altro banchetto, quello di Pantagruele e Gargantua di Rabelais in Faictz ce que vouldras (1994). A ben vedere questo testamento spirituale può senz’altro bastare. Non c’è la cupa osservazione della morte, quanto quella del creato e del corpo umano che infine è guidato in modo prepotente dai suoi istinti. Ed in questa visione aperta, cruda non edulcorata, l’amore può essere considerato innanzitutto, in modo socratico, orientamento verso il Bene. Nella trascrizione cinematografica del Simposio di Platone, Ferreri ne coglie il senso più profondo, ovvero la posizione umile dell’uomo di fronte al mistero della sessualità. Nei vari discorsi che si succedono: Fedro che parla del sacrificio di Alcesti per il marito Admeto, ma anche di quello di Achille per l’amante Patroclo. E poi il discorso di Pausania che cita il particolare rapporto educativo tra un maschio adulto ed un fanciullo. Ed il discorso di Erissimaco secondo cui il buon Eros è quello che permette di unire le parti e raggiungere l’armonia di tutte le cose. E poi Aristofane che parla di tre generi: maschile, femminile ed androgino e le metà originali dei corpi che cercano l’altra metà nel doppio orientamento etero ed omosessuale.
IL DVD
Sulla qualità tecnica di questo supporto ci sono parecchi dubbi. Il fatto che il film sia stato girato in maniera ibrida tra video (Moviecam) e 35mm lascia pensare ad un risultato estetico quanto meno più fiammeggiante dal punto di vista della fotografia di Charlie Gaeta. Invece spesso l’immagine sembra quella di fotogrammi un po’ rovinati e sui quali non è intervenuto alcun restauro. Però è anche vero che le tecnologie digitali di dieci e passa anni fa non erano quelle di oggi e la definizione del quadro appare approssimativa. Insomma se l’ibridazione di tecniche (digitale e pellicola) negli anni novanta non era ancora prassi comune, lo stile che ne deriva è abbastanza unico. Si guardi per esempio alle sovraimpressioni che sono tutte ottenute con le tecnologie video. Così l’effetto particolare è anche un segno stilistico.