DVD – "Il corvo", di Alex Proyas
Cult movie tratto dal fumetto degli anni ’80 di James O’Barr, il film di Proyas arriva ad assumere i contorni di una riflessione meta-cinematografica sullo sguardo. Gli occhi del corvo si sostituiscono come una cinepresa a quelli del protagonista la cui mente sembra assumere la funzione di una moviola che monta le immagini registrate nel passato. Da Medusa Home Entertainment
Anno: 1994
Durata: 101’
Distribuzione: Medusa Home Entertainment
Genere: Azione
Cast: Brandon Lee, Rochelle Davis, Ernie Hudson, Michael Wincott, Bai Ling, Sofia Shinas, Anna Levine, David Patrick Kelly
Regia: Alex Proyas
Formato DVD/Video: 1.85:1
Audio: Italiano Dolby Digital 2.0, Inglese Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: Italiano per non udenti, Inglese
Extra: Dietro le quinte (making of), Trailer
La recensione di Sentieri Selvaggi
IL DVD
Il corvo del regista greco-egiziano-australiano Alex Proyas, a tutt'oggi il capolavoro di uno dei registi più sottovalutati dell'intero panorama cinematografico mondiale (gli altri sono James Mangold, Brad Silberling e Robert Luketic), cult movie generazionale e blockbuster che ha incassato più di 170 milioni di dollari, oltre che “canto del cigno” punk/rock dello straordinario corpo-cinema del figlio di Bruce Lee, Brandon, avrebbe senza dubbio meritato un migliore trattamento in sede di riversamento su dvd. Non che la qualità audio/video complessiva sia carente (tutt'altro, almeno per i limiti del supporto: l'immagine è in grado di restituire la granulosità delle atmosfere cupe, gotiche ed espressioniste del fumetto di James O'Barr, mentre il comparto sonoro in Dolby Digital 2.0 – sia in italiano che in inglese – esalta le dissonanze e i feedback acustici della colonna sonora dark/industrial di Cure, Stone Temple Pilots, Nine Inch Nails, Rage Against the Machine, Violent Femmes, Rollins Band, Pantera, The Jesus and Mary Chain e Medicine), è solo che ci saremmo aspettati una maggior cura quanto meno nel packaging o nell'assortimento dei contenuti extra, che si limitano a un trailer d'epoca in qualità vhs e a un making of di appena 7 minuti in cui la morte del protagonista sul set durante le riprese è menzionata solamente all'ultimo e di sfuggita.