DVD – "Il Pirata Nero" di Albert Parker

Pur se non un capolavoro dell'epoca, il film sembra appropriarsi dello spazio e del tempo in sospensione tra un cinema in cui le varie specializzazione tecniche procedono "separatamente" e la simultaneità del moderno, in cui la scena diventa da lì a poco il campo di battaglia per le forze dell'immagine e quelle del suono. Da Ermitage Cinema

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Titolo originale: The Black Pirate

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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Anno: 1926


Durata: 83'


Distribuzione: Ermitage Cinema


Genere: Azione


Cast: Douglas Fairbanks, Billie Dove, Anders Randolf, Donald Crisp, Tempe Pigott, Sam De Grasse, Charles Stevens


Regia: Albert Parker


Formato DVD/Video: Full Screen


Audio: Dolby Digital 1.0 – mono


Sottotitoli: italiano
Extra: selezione scene; il racconto de "Il Pirata Nero"; biografia e filmografia sul regista; biografia, filmografia e curiosità su Douglas Fairbanks; "Pirati al cinema"

IL FILM


 


Non solo il western, torte in faccia, città tentacolari e melodrammi… Un vascello spagnolo è assalito in mare aperto dai pirati, che s'impadroniscono del carico e affondano la nave. Si salvano Michel (Douglas Fairbanks) e suo padre, che vengono abbandonati su un'isola deserta. Alla morte del padre, Michel giura di vendicarlo. Si unisce alla stessa banda di pirati, colpevoli della morte del padre, e mostra il suo valore catturando da solo una nave mercantile. Da quel momento diventerà per tutti il leggendario "Pirata Nero". Innamoratosi della Principessa (Billie Dove), una passeggera della nave catturata, riesce a salvarla col pretesto di tenerla in ostaggio in vista di un riscatto. Sorpreso durante il tentativo di fuga, viene condannato a morte. Riesce a salvarsi grazie all'aiuto di un pirata suo alleato e organizza una spedizione di uomini per salvare la Principessa. Michel rivela così di essere un Duca di Spagna e chiede la mano della Principessa. L'ultimo grande successo di Douglas Fairbanks, tra i più celebri divi del periodo muto, grazie alle sue interpretazioni in Il segno di Zorro (1920), Robin Hood (1922), Il ladro di Bagdad (1924). Uno dei rari film girati, all'epoca, in technicolor, prima dell'avvento del sonoro. Un gioiello di acrobazie, duelli, salvataggi disperati, dove Douglas Fairbanks quasi mai ha usato la controfigura. Ma la grandezza del film probabilmente sta nella raffinata e contemporaneamente spregiudicata (all'epoca) utilizzazione del Technicolor: sembra un'opera di assoluta modernità proprio nell'istante in cui ci si accorge la non volontà di voler duplicare la realtà come uno specchio. Il regista inglese Albert Parker (da ricordare una sua versione di Sherlock Holmes nel 1922 con John Barrymore) gira come un'impressionista per il quale il pensiero diviene realtà: le tinte dei suoi mari e delle sue terre quasi non le percepisci. Artigiano del cinema, schermo trasparente attraverso il quale si perpetua il sapere di un'epoca. Parker non è certamente un nome altisonante della cinematografia del tempo, ma questo suo film ha un valore straordinariamente epocale: è come se si appropriasse dello spazio e del tempo intermedio, di transizione, di sospensione, tra un modo di fare cinema in cui le varie specializzazione tecniche procedevano "separatamente" e la simultaneità del moderno, in cui la scena diventerà da lì a poco il campo di battaglia tra le forze dell'immagine e quelle del suono.

IL DVD          


 


Se da un punto di vista prettamente cinematografico il film non è da considerare un capolavoro, certamente la pubblicazione de Il Pirata Nero, è da elogiare per almeno due motivi. Il primo riguarda il valore storico del film perché rappresenta uno dei rari tentativi di cinema muto girato a colori in Technicolor. Nel 1926 il processo della Technicolor era ancora in fase sperimentale per sovraimpressionare i colori sulla pellicola durante il processo di stampa. Ancora non tutti i colori rendevano allo stesso modo. Il secondo motivo riguarda la novità legata alla grande maestria del regista, capace di girare alcune scene di azione, assolutamente innovative per il periodo (vedi, tra le altre, la sequenza girata sott'acqua e alcune stupefacenti acrobazie del protagonista). L'Ermitage Cinema riporta la copia restaurata a colori. Dal punto di vista tecnico il dvd è di buona fattura. La colonna sonora originale è proposta in traccia stereo, il formato video è in "full screen" e ci sono i sottotitoli in italiano per le didascalie in inglese. Nel settore degli extra ci sono diversi spunti di approfondimento ma purtroppo tutti di carattere testuale e spesso non facilissimi da leggere (per una scrittura particolarmente "serrata"). Oltre alla biografia e filmografia del regista e dell'attore principale, non mancano la sinossi del film, 12 capitoli (scene selezionabili) e un'esauriente, quanto lunga, rivisitazione storica e critica delle varie versioni cinematografiche sulla leggenda dei pirati, intitolata, appunto, "Pirati al cinema". Da sottolineare una chicca: pare che l'ultimo e unico bacio nel film di Douglas Fairbanks, il pirata nero, dato alla principessa, non sia stato ricevuto dalla protagonista, Billie Dove, bensì da un'altra grande diva dell'epoca, travestita per l'occasione, Mary Pickford (moglie di Fairbanks).

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