DVD – "Il trionfo di King Kong", di Ishiro Honda (e Thomas Montgomery)

Lo scontro tra il gorilla gigante e Godzilla è al centro di un famoso cross-over nel quale si ridefinisce il target dei film di mostri giapponesi attraverso l'inserimento di una cifra più spiccatamente grottesca. Una nuova uscita per la collana dedicata al genere dalla Passworld.

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IL TRIONFO DI KING KONG

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(Titolo giapponese: King Kong tai Gojira; Titolo americano: King Kong vs. Godzilla – trad.: King Kong contro Godzilla)


REGIA: Ishiro Honda


REGIA VERSIONE OCCIDENTALE: Thomas Montgomery


SCENEGGIATURA: Shinichi Serizawa


SCENEGGIATURA VERSIONE OCCIDENTALE: Paul Mason e Bruce Howard


PRODUZIONE: Tomoyuki Tanaka per Toho e John Beck per Universal International


INTERPRETI: Tadao Takashima, Mie Hama, Kenji Sahara, con l'aggiunta di Michael Keith, James Yagi, Henry Holcombe per gli inserti realizzati per la versione occidentale


MUSICHE: Akira Ifukube


MUSICHE VERSIONE OCCIDENTALE: Peter Zimmer e Henry Mancini


REGIA EFFETTI SPECIALI: Eiji Tsuburaya


DURATA VERSIONE OCCIDENTALE: 73'


ORIGINE: Giappone/Usa, 1962/1963


DISTRIBUZIONE: Passworld/Eagle


FORMATO VIDEO: widescreen 2.35:1 (16/9)


AUDIO: Dolby Digital 5.1 e mono 1.0 in italiano; inglese mono


SOTTOTITOLI: italiano (selezionabili solo dal menù e obbligatori sull'inglese)


EXTRA:


• Manifesti cinematografici della versione Usa e di quella giapponese


 

IL FILM


E' facile pensare che il diritto di progenitura sull'idea di far scontrare King Kong e Godzilla spetti ai responsabili della Toho, la casa che proprio alle gesta del gorilla gigante si era ispirata per creare il sauro atomico nel 1954. Invece all'origine di tutto c'è un progetto abortito di Willis O'Brien, nel quale Kong doveva effettivamente affrontare un altro mostro gigante (inizialmente una versione "oversize" di Frankenstein): rimasta nel cassetto per lungo tempo, l'idea fu recuperata dal produttore della Universal John Beck all'inizio degli anni sessanta e proposta alla Toho, spianando la strada all'inserimento di Godzilla come antagonista. Una buona occasione per un ritorno in grande stile del Re dei mostri nipponici, assente dagli schermi dal 1955, e per festeggiare i trent'anni dello Studio giapponese.


Il risultato dello storico "incontro" è dunque il primo Godzilla-movie girato a colori e nel formato Tohoscope, dove si inizia a intravedere quella cifra grottesca che forza i limiti della parodia involontaria, in verità sempre presente quando si ha a che fare con un cross-over (basti pensare ai film della Universal o ai recenti Freddy vs. Jason e Alien vs. Predator). Questo per chiarire che il film è certamente faceto e soprattutto nella parte finale, dove si concretizza il duello, semplicemente ilare: un cambiamento di rotta che ridefinisce anche il target della serie, d'ora in poi più smaccatamente infantile, e che pare sia stato indotto da Eiji Tsuburaya, responsabile degli effetti speciali, il quale rese volutamente King Kong più buffo e meno terrorizzante di quanto non fosse in origine. Certamente l'ironia non è mai mancata neppure a un regista abile e versatile come Ishiro Honda, pur nella serietà dei suoi intenti, qui ben sintetizzati dallo "scontro di civiltà" che vede contrapposto il simbolo del terrore atomico (Godzilla) a un'icona più smaccatamente americana (King Kong).

Non a caso l'immagine simbolo del film, quella della pagoda sfasciata dai colpi dei due giganti, è stata letta come una metafora della fine del Giappone tradizionale, ormai preda dei nuovi, inquietanti scenari mondiali: peraltro proprio agli inizi degli anni Sessanta l'economia dell'Arcipelago subiva radicali trasformazioni e la società iniziava perciò ad avvertire in maniera più pressante il cambiamento storico in atto. La vena macchiettistica con la quale sono ritratti i responsabili dell'industria farmaceutica che rapiscono il gorilla dal suo habitat naturale, risulta perciò coerente sia rispetto alla vena ironica prediletta da Tsuburaya  che all'intento satirico caro a Honda.


A parte queste letture "alte", comunque, Il trionfo di King Kong è un film divertente e per spettatori in grado di apprezzarne il fascino bizzarro, magari soffermandosi su alcune citazioni, fra le quali ricordiamo Kong che ferma un treno, rapisce una ragazza e si arrampica sul palazzo del Governo di Tokyo.


Certo parte del senso risulta perduto dal rimontaggio effettuato dagli americani, i quali hanno inserito didascalici inserti con uno speaker ONU che commenta la vicenda passo per passo e hanno eliminato il commento sonoro del Maestro Akira Ifukube. Per questo motivo, nonostante la versione occidentale duri molto meno di quella giapponese, il ritmo risulta altalenante, salvato soprattutto dal titanico combattimento finale. Ad ogni modo l'aura di culto che da quarant'anni accompagna il film (campione d'incasso al botteghino e fra i maggiori successi della saga di Godzilla) non accenna a diminuire e periodicamente torna alla ribalta anche l'idea di un remake high-tech, per il momento mai diventata realtà.


 

IL DVD


A quanto ci risulta la Director's Cut giapponese non è mai uscita dai patri confini e quindi il DVD della Passworld, che prosegue la collana "Monster Collection – Kaiju Eiga", propone la versione occidentale sempre circolata in Italia a partire dal 1976. Il master video fornito dalla Universal presenta piccoli segni di usura, ma il rispetto del formato widescreen e la discreta taratura del colore permettono comunque di lasciarsi alle spalle le registrazioni televisive o la giurassica videocassetta della Technofilm. Anche gli extra sono ridotti rispetto alle precedenti uscite, mentre le caratteristiche di navigazione interna si allineano a quelle degli altri dischi già distribuiti dalla label romana.


Per ciò che riguarda l'audio dobbiamo invece rilevare come la traccia audio inglese si presenti in lieve fuori sincrono rispetto alle immagini. Considerando il piglio filologico della collana, risulta poi curiosa la decisione di utilizzare per la fascetta la locandina italiana di Distruggete Kong la terra è in pericolo!, opportunamente riadattata allo scopo: in questo modo infatti non si evidenzia la peculiarità del film, ovvero quella di vedere contrapposti King Kong e Godzilla, come diversamente accade sulla cover del DVD americano. A tal proposito può essere interessante spiegare che il distributore italiano dell'epoca utilizzò il titolo Il trionfo di King Kong in luogo di "King Kong contro Godzilla", più conforme all'originale, perché nel nostro paese questo era già stato usato nel 1970, applicato in maniera truffaldina al quinto capitolo della saga di Gamera, nonostante la pellicola qui in analisi sia l'unica davvero incentrata sullo scontro tra i due celebri mostri giganti.


Una ulteriore curiosità da rivelare sta nel fatto che, diversamente da quanto riportato in molte guide, non esistono due finali del film dove a vincere è Godzilla o King Kong a seconda del mercato cui la storia si rivolge. L'esito è invece uno solo e per scoprire quale la meritoria opera di riscoperta attuata dalla Passworld con questo DVD si rivela certamente opportuna, nonostante i difetti rilevati.


Per i filologi o i curiosi che intendono confrontare le due versioni del film, segnaliamo che l'edizione con il montaggio originale di Honda è disponibile nel DVD nipponico della Toho, che comunque presenta la sola lingua originale, anche se può venire in soccorso il sito www.tokyomonsters.com dove è presente uno streaming di sottotitoli in inglese scaricabile gratuitamente.


 


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