DVD – "Inside I'm Dancing" di Damien O'Donnell
Inside I'm Dancing è un film piccolo che parla con accorato ardimento di temi alti. Non tanto i disabili protagonisti quanto la loro voglia di rompere gli schemi del buonismo e affermarsi come persone. Regia, sceneggiatura e attori valgono di più di un budget risicato, per un risultato molto valido. Buon dvd uscito per Universal

Titolo originale: id.
Anno: 2004
Durata:
Distribuzione: Universal
Genere: Drammatico
Cast: James McAvoy, Steven Robertson, Romola Garai
Regia: Damien O'Donnell
Formato DVD/video: 1.85:1 16/9
Audio: Dolby Digital
Sottotitoli: Italiano
Extra: Dietro le quinte, Una sequenza inedita, Scene tagliate, Credits

IL FILM
Dietro un testo solo apparentemente buonista e di parte – opera a quattro mani: sceneggiatura di Jeffrey Cain da un soggetto di Christopher O'Reilly – Inside I'm Dancing dell'irlandese Damien O'Donnell (East Is East) cela un cuore profondo e poco conciliante. A partire da un titolo che incita al movimento, ossimoro visto che i protagonisti sono due paraplegici. Ma il moto centripeto è interiore, e parte dallo spirito non domo di uno dei due, punk per vocazione e guastafeste per professione, che porta il nuovo amico, conosciuto in istituto, ad una maturazione e ad una presa di posizione sociale inimmaginabili all'inizio. L'emancipazione del disabile non è quindi un grido disperato, un semplice apparato conciliante che ci mostra la difficile condizione del «diverso», bensì un urlo di gioia espresso in modi e con parole al principio indistinguibili. I farfugliamenti di Michael, che anche se parla non riesce a farsi capire da nessuno, diventano man mano che il film prosegue un chiaro istinto di sopravvivenza che in realtà svela la sua facciata funesta e si mostra come inno alla «joie de vivre». Seppure con mezzi limitati, ma baciato da ottime prove attoriali dei due + uno protagonisti: l'ossigenato James McAvory (Rory), «rebel without a cause»; il compassato Steven Robertson (Michael), viso acqua e sapone; più l'incomoda partecipazione dell'angelica Romola Garai (Siobhan), «femme fatale» sui generis che mette zizzania senza volerlo. Per motivazioni e spirito Inside I'm Dancing supera gli stereotipi da autorialismo da festival, puntando sulla gretta schiettezza del realismo fatto in casa, tra quattro muri stinti, con pochi soldi e ancor meno fronzoli. La sua forza, in un contesto ambizioso, buca il ghiaccio del pathos collettivo e si impone in pochi gesti naturali, siano essi un gioco di parole, uno sguardo o una parolaccia trattenuta. O'Donnell sfrutta la lucidità del testo d'origine e ne svela i trucchi, senza volersi nascondere dietro a falsi moralismi. Niente di trascendentale, beninteso, ma il risultato finale, in un panorama parellelo dove ipocrisie e macchiette da cartoline funzionano sempre, non va sottovalutato.

IL DVD
Per un film poco conosciuto Universal esce sul mercato con un dvd interessante. Il film è in formato anamorfico 16/9, diviso in 12 capitoli. Qualità video discreta, con un bitrate che in media sale e scende tra un arco di 3.5 e 5 Mb/s. Nessuna particolare imperfezione da segnalare, né effetti di aliasing o pixelizzazione. Entrambe le tracce audio, quella italiana e quella inglese, sono di ottimo effetto, presentate in un Dolby Digital