DVD – "Inuyasha The Movie 4: L'isola del fuoco scarlatto", di Toshiya Shinohara

Ultima avventura cinematografica dedicata alla celebre serie animata, sempre incentrata sull'importanza dei legami affettivi, sulla fiducia in se stessi e stavolta ammantata da un tono dark. Edizione speciale a due dischi da Dynit.

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INUYASHA THE MOVIE: L'ISOLA DEL FUOCO SCARLATTO

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(Eiga Inuyasha 4: Guren no Houraijima)


REGIA: Toshiya Shinohara


STORIA ORIGINALE: Rumiko Takahashi


SCENEGGIATURA: Katsuyuki Sumisawa


CHARACTER DESIGN: Yoshihito Hishinuma


MUSICHE: Kaoru Wada


DURATA: 84'


ORIGINE: Giappone, 2004


DISTRIBUZIONE: Dynit Srl, Bologna (2 DVD)


FORMATO VIDEO: widescreen 1.85:1 (16/9)


AUDIO: Dolby Digital 5.1 in italiano e giapponese; DTS 5.1 in italiano


SOTTOTITOLI: italiano


EXTRA:


• Special Inuyasha Day (Aspettando la proiezione; Gara di Cosplay; Intervista ai doppiatori)


• Inuyasha Story (Videomanga; Battute memorabili; Scene memorabili)


• Esercizi di doppiaggio


• Trailers (Trailers & Spot Tv promozionali giapponesi; Trailer edizione italiana)


• Opening/Ending (sigla di testa e coda senza crediti e originali giapponesi)


• La canzone dell'addio (versione con testo e con traduzione)


• Art Gallery (Personaggi principali; nemici; fondali)


• D-Trailers (anime e manga)


 

IL FILM


Realizzato nel 2004 per le sale cinematografiche, il quarto film di Inuyasha segue il grande consenso riscosso dai precedenti Un sentimento che trascende il tempo (2001), Il castello al di là dello specchio (2002) e La spada del dominatore del mondo (2003). In questi lungometraggi, i personaggi della splendida serie animata tratta dal fumetto di Rumiko Takahashi vivono delle avventure autoconclusive, non necessariamente collegate agli eventi narrati nella serie principale, ma che pure risultano a volte prodighe di interessanti rivelazioni circa il passato dei personaggi, la loro natura e il loro ruolo nel grande disegno ordito dagli autori. Nel caso specifico, ad esempio, Inuyasha si ritrova a dover difendere il proprio orgoglio di mezzodemone (in quanto figlio di un demone e un'umana) dalle mire di dominio dei malvagi Shitoshin, dominatori di un'isola che compare sulla Terra ogni cinquant'anni. Per mantenere vivo il loro potere, i mostri si avvalgono del sangue dei mezzodemoni, costringendo i poveri abitanti del luogo a sacrificare periodicamente uno dei loro consanguinei: in origine, infatti, l'isola era un rifugio per giovani mezzodemoni, costretti a fuggire il disprezzo degli umani e dei demoni, ma ora è diventata la loro prigione. La separazione dal luogo natìo comprende ovviamente per i nuovi amici di Inuyasha un'assunzione di responsabilità che ha tanto il sapore di un passaggio all'età adulta quanto di accettazione della propria natura ibrida. Come sappiamo, infatti, nell'economia della serie la natura di mezzo-demone costituisce un valore aggiunto in funzione del fatto che rappresenta una sintesi degli opposti esistenti in natura, ovvero la sfera dell'umano e quella del magico, della forza e del sentimento. Gli Shitoshin finiscono così per dare forma alle inquietudini di quel mondo esterno pregno di ostilità contro il quale conviene opporre la fiducia in se stessi e la solidarietà comune. Per questo motivo il legame affettivo che si instaura fra i vari protagonisti riesce a erodere il blocco innalzato dai demoni malvagi, fornendo anche il destro a una serie di scene altamente spettacolari.

Al di là dei sottotesti, infatti, i lungometraggi dedicati a Inuyasha sono sempre una festa per gli occhi dello spettatore, in questo caso gratificato da combattimenti estremamente dinamici, che vedono coinvolto anche il celebre fratellastro del protagonista, il glaciale demone Sesshomaru. Il cast tecnico coinvolto nella realizzazione del film è lo stesso già distintosi sui precedenti tre film (regista, sceneggiatore e designer) mentre le musiche, come nella serie tv, sono firmate da un sempre ispirato Kaoru Wada. L'animazione, già molto pregevole nelle puntate televisive, compie così un piccolo salto di qualità che, senza snaturare atmosfere e tratti tipici della storia, permette alla parte puramente action e fantasy di essere maggiormente valorizzata: non è un caso se certi passaggi puramente poetici sembrano guardare alle opere dello Studio Ghibli (soprattutto le anime trasformate in lucciole che vagano fra i boschi ricordano gli spiriti di Princess Mononoke). Stavolta, inoltre, il tono è più cupo del solito, e l'intera storia risulta per questo molto suggestiva: il cambio di registro è evidente non soltanto per le atmosfere apocalittiche che connotano molti scenari dell'isola, sorta di Eden corrotto e rovesciato di segno, ma anche per il senso di ineluttabilità che caratterizza il destino dei mezzodemoni, costretti a rifuggire il disprezzo altrui e a sottostare alla maledizione imposta loro dagli Shitoshin. Tutto questo senza considerare come la rivalità che vede Inuyasha e Sesshomaru opposti agli stessi Shitoshin affondi nel passato dei due fratelli, fatto che conferisce alla battaglia un'aura da scontro finale consona alla natura dark e crepuscolare dell'intero lungometraggio.


 

IL DVD


Come accaduto con i precedenti lungometraggi di Inuyasha, anche in questo caso l'uscita italiana avviene direttamente in DVD per Dynit. L'edizione digitale de L'isola del fuoco scarlatto si presenta dunque su due dischi, uno dei quali è riservato ai contributi speciali. Soffermandoci sul film il master è visibilmente nuovo e luminoso, anche se a controbilanciare l'altrimenti ottima riuscita si notano alcuni artefatti digitali nelle scene più scure. L'audio invece si allinea alle ottime caratteristiche sempre offerte dalla Dynit su questi prodotti, con due remixing multicanale in grado di valorizzare l'elevato spettacolo offerto dalla pellicola. Il cast di doppiaggio italiano è inoltre quello ormai consolidato, che accompagna Inuyasha e compagni fin dalla seconda serie, anche se consigliamo ai fans di non trascurare la traccia giapponese, dove svetta la sempre magnifica caratterizzazione di Kappei Yamaguchi, il doppiatore originale del protagonista. Gli extra del secondo disco sono in gran parte dedicati al fenomeno che avvolge la serie più che al film in quanto tale e si rivolgono chiaramente a un pubblico di appassionati: se le art gallery e i trailer possono fornire un compendio alla visione del film, così come le versioni sottotitolate della "canzone dell'addio" cantata dai giovani mezzodemoni, la parte del leone è riservata alle tre featurette che forniscono un divertente resoconto dell'Inuyasha Day, tenutosi all'ultimo Future Film Festival e che all'epoca annunciammo anche su Sentieri Selvaggi. In circa mezz'ora di durata totale è perciò possibile assistere alla gara dei cosplayer, ovvero degli appassionati in costume, mentre più interessante è l'incontro tra il pubblico e alcune voci italiane dei personaggi (Fabio Boccanera, Maura Cenciarelli e il direttore di doppiaggio Fabrizio Mazzotta) che forniscono anche alcuni interessanti dettagli circa le problematiche che hanno portato al cambio di cast dopo l'episodio 26. Un contributo che si collega direttamente agli "esercizi di doppiaggio", dove lo spettatore può divertirsi a provare a recitare su alcune sequenze selezionate e presentate senza la colonna dei dialoghi. La sezione antologica (Inuyasha Story) ripercorre invece la storia principale attraverso le tavole del manga e presenta anche le battute e le scene predilette dai doppiatori originali (e le scelte in molti casi risultano pienamente condivisibili). In chiusura di questa godibile edizione gli immancabili trailer del catalogo Dynit.

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