DVD – "La Pantera Rosa colpisce ancora" di Blake Edwards
Terzo capitolo delle disavventure dell'Ispettore Clouseau, il film comincia a dare segni di ripetizione e stanchezza. La storia si riduce a canovaccio, semplice pretesto per le scene comiche, dominate da un Sellers incontenibile. Da Universal.
Titolo originale: The Return of the Pink Panther
Anno: 1975
Durata:
Distribuzione: Universal Pictures
Genere: Commedia
Cast: Peter Sellers, Christopher Plummer, Catherine Schell, Herbert Lom, Burt Kwouk
Regia: Blake Edwards
Formato DVD/video: 2.35:1 16/9
Lingue Menu: inglese, francese, tedesco, italiano, spagnolo, russo, olandese, svedese, norvegese, danese, finlandese, ceco, ungherese, polacco, greco
Audio: Dolby Digital 2.0 inglese, italiano, francese, tedesco, spagnolo, russo
Sottotitoli: inglese per non udenti, tedesco, spagnolo, svedese, francese, italiano, norvegese, danese, finlandese, ceco, ungherese, polacco, greco
IL FILM
Dodici anni dopo The Pink Panther e undici dopo Uno sparo nel buio, Blake Edwards torna alle catastrofiche avventure del suo più famoso personaggio, l'ispettore Clouseau/Peter Sellers nuovamente alle prese col furto del diamante più grande del mondo. Il ritorno della pantera rosa costituisce, dunque, il terzo atto di quella che, a tutti gli effetti, comincia ad essere una vera e propria serie. Infatti, di lì a poco seguiranno La pantera rosa sfida l'ispettore Clouseau (1976), La vendetta della pantera rosa (1978), Sulle orme della pantera rosa (1982), La pantera rosa – Il mistero Clouseau (1983, per la prima volta senza Sellers, morto da poco) sino a Il figlio della pantera rosa del 1993, con Benigni protagonista. In più, a completare il quadro, una fortunata serie animata disegnata da Friz Freleng e il recente remake firmato da Shawn Levy, con Steve Martin e Kevin Kline protagonisti. Questa ipertrofia testimonia di per sé la validità dell'idea iniziale di Blake Edwards, o meglio del suo colpo di genio: mescolare la crime story con la comicità slapstik delle origini, in un pastiche insensato che, basandosi su alcune trovate classiche (la rivolta degli oggetti), procede per accumulo. La scommessa degli anni '60 si rivela vincente, tanto da raccogliere ancora oggi i suoi frutti. Il problema è che quando una buona idea viene sfruttata a iosa tende ad esaurire le proprie potenzialità: è una legge di natura. Ed è il limite, nell'arte, della serialità, che comporta, di per sé, ripetitività e stanchezza. Edwards non si mostra capace di ripensare i suoi personaggi e si avvertono già in questo terzo capitolo i segni della crisi. La storia è ormai ridotta a semplice canovaccio e, snodandosi tra immaginari paesi mediorientali e
IL DVD
E' pensata soprattutto per il grande pubblico l'edizione de La pantera rosa colpisce ancora curata dall'Universal Pictures. Per rendersene conto, basta guardare la quantità di lingue in cui è disponibile il menù: si va dall'inglese, francese e italiano sino alle lingue scandinave, al russo, al polacco, all'ungherese ecc. Un DVD realizzato per la commercializzazione in tutta Europa. Ma, la scelta di allargare il bacino d'utenza finisce per non pagare in termini di approfondimento. Tradotto in termini concreti, il DVD è completamente privo di extra. La confezione e la grafica, naturalmente, giocano sui disegni di Freleng e sul personaggio in carne ed ossa di Clouseau, in un collage tra animazione e "realtà" sempre efficace. E a tal proposito va detto che, ancora una volta, i titoli animati rappresentano uno dei momenti migliori del film. Soprattutto quelli di coda, in cui Dreyfus, impazzito e rinchiuso in una stanza completamente bianca, riceve la visita della pantera rosa, improvvisata regista…Per quanto riguarda le immagini, buono è il riversamento in digitale, immagini nitide e pulite, senza sgranature o scie. Ma, come si può intuire, la ricchezza del DVD sta nell'audio e nelle lingue disponibili. Non tanto dal punto di vista tecnico (per ogni idioma, la traccia audio e in Dolby 2.0 con flusso dati a 192 kbps), quanto per la varietà. Sei scelte disponibili: inglese, italiano, francese, spagnolo, tedesco e russo. I sottotitoli opzionabili, invece, sono tanti quante le lingue del menù, più l'inglese e l'italiano per non udenti, ma con la possibilità (per i lettori che lo consentono) di scegliere anche un sottotitolo secondario. Per quanto il doppiaggio italiano sia puntuale ed efficace, si suggerisce però l'inglese originale, per apprezzare le sfumature dei francesismi di Peter Sellers ("minki" invece di "monkey", da noi tradotto"scimmia"…).