DVD – "L'amore in città" di AA.VV.

Prodotto dalla Minerva Classic, che si affianca nella produzione di prodotti di qualità alla Rarovideo, L'amore in città del 1953, rappresenta la punta avanzata della manifestazione del mutare del costume italiano e, nel contempo, il dvd colma un vuoto storico recuperando un'opera di rilevante peso nella storia della nostra cinematografia

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Titolo Originale:  L'amore in città

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Anno:  1953


Durata:  110'


Distribuzione: Minerva Classic


Cast: Antonio Cifariello (Agenzia Matrimoniale), Valeria Moriconi (Gli Italiani si voltano)


Regia: Dino Risi, Michelangelo Antonioni, Carlo Lizzani, Federico Fellini, Francesco Maselli e Alberto Lattuada


Formato DVD/video:  4/3


Audio:  Dolby Digital 2.0 224 Kbs


Sottotitoli: Inglese 


Extra: Commenti ai singoli episodi, sequenze scelte, interviste critiche al film, trailer originale, differenze tra sceneggiatura e girato e sceneggiatura originale di Storia di Caterina di F. Maselli

Il film


Film a episodi, come un tempo andava di moda, ed esempio di un cinema didattico e di "inchiesta" L'amore in città, film del 1953 prodotto dalla Faro Film, è composto dai brevi film di Antonioni, Fellini, Risi, Maselli, Lizzani e Lattuada. Vale la pena di spendere qualche parola sulla storia di quest'opera, anche per evidenziare la meritoria operazione culturale compiuta con la produzione del dvd da parte della Minerva Classic.


L'idea fu di Zavattini coadiuvato, nella produzione, da Riccardo Ghione e Marco Ferreri, che in quegli anni aveva smesso di fare il rappresentante di liquori per dedicarsi al cinema. Si trattava di realizzare una rivista cinematografica che si sarebbe chiamata "Lo spettatore" elemento, quest'ultimo, del pubblico, tra quelli cruciali dei fondamenti della complessiva poetica zavattiniana. Il carisma dell'intellettuale emiliano raccolse attorno a se buonissima parte dell'emergente cinema italiano di quegli anni e in un clima di assoluta libertà, contropartita per una operazione del tutto gratuita, i giovani registi realizzarono i propri episodi. Ciascuno degli autori aveva piena autonomia nel proprio lavoro, anche in relazione all'argomento, purché legato al tema prescelto per quel primo numero della cinerivista. L'esperimento non venne più ripetuto e gli intenti, quelli di girare un numero della rivista ogni sei mesi, rimasero nel cassetto. Cosicché quest'unica testimonianza rappresenta una punta avanzata della manifestazione del mutare del costume italiano e, nel contempo, segnala la necessaria di una innovazione della morale dopo l'immediato dopoguerra. Sotto questo profilo il film non mancò di cogliere nel segno ma i guai si manifestarono non soltanto per un (prevedibile) disastroso esito commerciale, ma per gli inevitabili problemi con la censura.


L'avere tirato fuori dalle polverose stanze dei ricordi o solo dalle pagine delle storie del nostro cinema questo film dimenticato non soltanto ha il decisivo significato di una rivalutazione della nostra cultura cinematografica, ma riempie un vuoto storico nella storia della nostra cinematografia. Il film, infatti, non solo rappresenta l'esordio per qualcuno di questi registi (Maselli), ma forse segna un mutamento di rotta del neorealismo (per Mereghetti, come  afferma negli extra del dvd, addirittura della sua pietra tombale) che, per un effetto inatteso, che Pasolini, qualche anno dopo, non avrebbe amato, si stava trasformando in realismo perdendo quella carica innovativa che il movimento aveva avuto al suo esordio. Proprio l'episodio di Maselli Storia di Caterina è paradigmatico di questa definitiva trasformazione. Il regista fece ripetere sullo schermo, alla disperata protagonista la propria vera triste vicenda. Proprio la costruzione dell'episodio, riuscitissimo, peraltro, essendo forse il migliore dell'intero film, fa sorgere i legittimi dubbi circa la corrispondenza teorica di un'operazione del genere rispetto a quelli che furono i temi di fondo del neorealismo.

La produzione per la visione in home video servirà a ravvivare il dibattito.

Il Dvd


Il dvd è un prodotto di ottima risoluzione video e di buona finalizzazione audio, che accresce il piacere di questo prezioso recupero per l'invidiabile lavoro e finale soluzione ottenuta sul bianco e nero che restituisce i brillanti esiti della pellicola valorizzando ed esaltandone i contrasti. La differenza con l'originale sarà visibile confrontando il film con le stesse scene contenute negli extra.


Ricco di extra il dvd della Minerva, che si affianca nella produzione di prodotti di qualità alla Rarovideo, non soltanto contiene alcune sequenze scelte, ma, con un lavoro paziente, la produzione ha rincontrato gli autori, ove possibile (Lizzani e Maselli), dei singoli episodi, che hanno rinarrato, durante lo scorrere dell'episodio, gli spunti, l'idea di partenza, i problemi o le tecniche di lavorazione. Particolarmente interessante, il narrato di Maselli che ricostruisce alcuni espedienti tecnici di cui si è avvalso durante il film. Le assenze a vario titolo determinate (Fellini, Lattuada, Risi, Antonioni) sono colmate da altrettante presenze di autori italiani (Agosti, Brenta, Calopresti, Chiesa) che reinterpretano e commentano i singoli film alla luce delle trasformazioni o dei propri ricordi personali. Completano la consistente mole di materiali: l'intervista ai critici Paolo Mereghetti e Luca Bandirali che si sofferma sull'aspetto musicale del film, allo sceneggiatore Angelo Pasquini e un bel trailer che, pur nell'enfasi pubblicitaria, consente la visone di foto di scena e del set del film. Di difficile reperimento, per quanto annunciata nei titoli, la sceneggiatura completa del film di Maselli visibile solo su computer. Facilmente visionabile, invece, la lettura della sceneggiatura di due scene dello stesso film e della sua resa finale sullo schermo, per dimostrare la differenza e sottolineare la distanza che la corrente neorealistica prendeva dalla definitiva elaborazione scritta del film.

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