DVD – "L'oltraggio", di Martin Ritt

l'oltraggio dvdL’antieroe di Martin Ritt è il portavoce principale di un cinema che la critica ha definito esistenzialista o, più semplicemente, progressista. Quasi nessuno, però, ha sottolineato la particolarissima cura, espressa soprattutto con i film western, per gli ambienti e gli elementi naturali. Il buon lavoro di restauro de L’oltraggio ad opera della Warner Home Video ci dà la possibilità di apprezzare appieno la sensibilità che Ritt aveva per la natura

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l'oltraggio dvdTitolo originale: The Outrage
Anno: 1964

Durata:
92'
Distribuzione:
Warner Home Video
Genere:
Western
Cast: Paul Newman, Laurence Harvey, Claire Bloom, Edward G. Robinson, William Shatner
Regia: Martin Ritt
Formato DVD/video:
2,35:1 Anamorfico
Audio:
Inglese Dolby Digital 1.0, Italiano Dolby Digital 1.0, Francese Dolby Digital 1.0, Tedesco Dolby Digital 1.0, Spagnolo Dolby Digital 1.0
Sottotitoli: Italiano, Francese, Spagnolo, Tedesco, Svedese, Norvegese, Cecoslovacco, Ebraico, Inglese per non udenti, Italiano per non udenti
Extra:
 
 

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IL FILM

l'oltraggioIn Hud il selvaggio il personaggio interpretato da Newman è dichiaratamente negativo, è rissoso, ubriacone, maschilista, corrotto e sfida con disinvoltura i maschi del paese sfrecciando per la strada con la sua Cadillac rosa. Mentre tutti gli altri personaggi, per quanto poco attraenti se paragonati a Newman, crescono e maturano, Hud resta sino alla fine quello che è: «Questo mondo è così pieno di immondizia che un uomo ci finisce dentro prima o poi. Che ci stia attento oppure no!», grida in un bagliore di presa di coscienza. Ma è solo un attimo, il cinismo non lascia spazio a dubbi esistenziali, l’uomo distoglie lo sguardo dall’orizzonte e manda tutti e tutto al diavolo con un gesto della mano. L’antieroe di Martin Ritt, che sia il John Russell di Hombre o il Juan Carrasco de L’oltraggio, è il portavoce principale di un cinema che la critica ha definito esistenzialista (qualcuno ha ironizzato definendolo invece pseudoesistenzialista) o, più semplicemente, progressista. Quasi nessuno, però, ha sottolineato la particolarissima cura, espressa soprattutto con i film western, che Ritt aveva per gli ambienti e gli elementi naturali. Ne è un esempio il lungo finale di Hombre, ambientato in una miniera dismessa arrampicata su una collina: la ripida discesa di Russell dalle scale, seguito e preceduto dalla macchina da presa, raffigurava simbolicamente in un caso il destino di morte incombente e nell’altro lo stato eroico inaspettatamente raggiunto.
l'oltraggio Oltre ad essere prima di tutto un film – va detto, appesantito dall’impianto teatrale e dall’indecisione del tono, ora drammatico, ora comico – sulla ricerca della verità, a nostro avviso L’oltraggio è anche un film che, fedele all’abitudine del genere western, valorizza al meglio la natura. La natura, infatti, si appella fin dalla prima inquadratura, con la violenta pioggia che scuote la piccola stazione ferroviaria dispersa nel nulla del deserto. E l’elemento acqua ritorna, ossessivamente, in tutte le rievocazioni del delitto: nell’acqua di un tranquillo ruscello si rotolano il bandito messicano e il colonnello confederato durante il duello, nell’acqua agitata di una cascata si getta la donna disperata per l’omicidio involontario (è forse questa l’immagine più visionaria e riuscita del film).

IL DVD
Poco dopo la scomparsa di Newman, la Warner ha pubblicato in DVD per la collana Paul Newman Collection alcuni film dell’attore fino a quel momento inediti sul mercato italiano: tra gli altri segnaliamo La prima volta di Jennifer, Quando l’amore è romanzo e, naturalmente, L’oltraggio.
l'oltraggio Non era facile rispettare il gusto per la fotografia voluto da Ritt, un bianco e nero che dà la parvenza di riscoprire il colore solo quando c’è una fonte luminosa (il fuoco, il sole), ma il lavoro di restauro è stato sicuramente positivo: salvo un po’ di grana all’inizio e sul finire del film (più evidente quando i tre uomini lasciano l’esterno della stazione per inoltrarsi nell’interno buio), il quadro è pulito e permette di godere nella miglior condizione possibile dei luminosi ambienti esterni. Allo stesso modo l’audio d’epoca risulta essere sempre chiaro, anche quando – è il caso della lingua italiana – è inficiato da un leggero, anzi quasi impercettibile, rumore di fondo. Ad un lavoro più che soddisfacente per il reparto audio e video si accompagna, purtroppo, la completa assenza di contenuti speciali.
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