DVD – "L'orologiaio di St. Paul" di Bernard Tavernier

Primo vero film del poliedrico regista francese Bernard Tavernier ed è subito evidente la qualità di un autore che sa piegare un racconto di "genere", con Simenon a sorvegliare, scendendo e indagando nell'intimità di un affetto perduto e ritrovato nella tragicità di un omicidio. Edita San Paolo

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Titolo originale: L'horologer de Saint-Paul
Anno: 1974
Durata: 105’
Distribuzione: San Paolo Multimedia
Genere: drammatico
Cast: Philippe Noiret, Jean Rochefort, Yves Afonso, Jacques Denis, Julien Bertheau, Jacques Illing, Clotilde Joano, William Sabatier, Sylvain Rougerie
Regia: Bernard Tavernier
Formato DVD/Video: 1.78:1 anamorfico
Audio: Italiano e francese Dolby Digital 1.0 mono
Sottotitoli: italiano per non udenti
Extra:
 

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IL FILM

Alle spalle del film di Tavernier c'è il romanzo di Georges  Simenon, L'orologiaio di Everton, dato alle stampe nel 1954 dal prolifico scrittore belga. Su questa traccia forte e intensa, il regista scava con maggior sensibilità nelle vicende del protagonsita trasportando tutto nella sua nativa Lione e dando alla figura dell'orologiaio la pigra e sorniona vis di un grandissimo attore come Philippe Noiret. La tranquilla vita scandita dalle cene con i soliti amici e l'attività nella piccola bottega sotto casa. In questo quadretto ameno irrompe all'improvviso la polizia conducendo il sorpreso Michel Descombes sul luogo di un omicidio. L'assissino è il figlio Bernard, e la vittima un guardiano violento e di estrema destra freddato all'interno della sua abitazione. Il ragazzo si è dato alla fuga insieme alla ragazza, Liliane. Delitto politico o omicidio passionale?. A questo punto le piccole certezze dell'orologiaio sembrano crollare, quel perfetto e integrale meccanismo si inceppa, e occorre che qualcuno metta le cose a posto, altrimenti sarà la fine. Da questo momento per Descombes inizia l'attesa, un viaggio alla ricerca di quel figlio che aveva quasi messo da parte, incapace di sintonizzare con lui un vero dialogo. Il mosaico va ricomposto e Descombes mette insieme le tessere che aveva abbandonato, un lavoro certosino come con i suoi orologi: la vecchia governante, le colleghe della ragazza, le inquietudini di una gioventù ribelle e pronta ad ammazzare un fascista. In questo vagare in una Lione distratta, Descombes ha dalla sua parte il commissario Guidond (Jean Rochefort) che fin dall'inzio condivide l'amaro percoso del povero padre. Una solidarietà che in molte scene sfiora la sensibilità dell'amicizia. L'arresto del figlio pone l'orologiaio di fronte la scelta di credere nelle motivazioni politiche del delitto affermate dal giovane, lasciando cadere il delitto passionale. Il volto deciso di Descombes davanti la corte e le sue parole di totale e incondizionato appoggio al figlio sanciscono la rinascita del rapporto. I ventanni di condanna sembrano non scalfire i due pronti di nuovo a guardarsi negli occhi e confidarsi.  Primo vero film del poliedrico regista francese Bernard Tavernier ed è subito evidente la qualità di un autore che sa piegare un racconto di "genere", con Simenon a sorvegliare, scendendo e indagando nell'intimità di un affetto perduto e ritrovato nella tragicità del fatto. Il volto di Descombes/Noiret è la chiave di volta di questo film, e Tavernier è lucidissimo nel utilizzarlo, la sua capacità di attraversare lo schermo con pochi gesti, trasportandoci fin dentro il cuore di questo padre incapace di amare, ma forte nell'affrontare la disgrazia del carcere in famiglia con la dignità di un uomo perbene.

 IL DVD

Perchè la San Paolo, che edita questo bel film, non ha pensato di arricchire i vuotissimi contenuti extra? Questa è la domanda che ci pone una volta finito di vedere il film. E conoscendo l'attenzione con cui la stessa edita molti dvd si rimane perlomeno sopresi. Sarebbe bastato un'intervista o un omaggio al quel grande attore che è stato Noiret, a due anni dalla sua scomparsa. Ma purtroppo dobbiamo accontentarci del solo film. La cui qualità video è discreta, anche se si palesa una mancata rielaborazione del master originale. Nessuna sbavatura nelle tonalità più scure e una buona luminosità nelle scene esterne. La parte audio è affidata ad un doppio canale molto basilare che chiaramente non esalta molto i livelli bassi.

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