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Rivista Sentieriselvaggi21st
Scuola di Cinema
DVD – Louis de Funès (Chi ha rubato il presidente? – Io, due figlie, tre valigie)
Due titoli per il comico francese Louis de Funès, Chi ha rubato il Presidente? e Io, due figlie, tre valigie, film che benché diretti da due diversi registi – Besnard e Molinaro – non trovano evidenti linee differenziate, per la semplice ragione che l’attore calamita l’oggetto filmico su di sé, cancellando qualsiasi tentativo di “impronta registica”. Da Multimedia San Paolo
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CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE
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Titolo originale: Le Grand restaurant
Anno: 1966
Durata: 82’
Distribuzione: Multimedia San Paolo/20th Century Fox
Genere: Commedia
Cast: Louis de Funès, Bernard Blier, Venantino Venantini, Maria-Rosa Rodriguez, Juan Ramìrez
Regia: Jacques Besnard
Formato DVD/Video: 4:3
Audio: Italiano dolby 2.0, Francese dolby 2.0
Sottotitoli: Italiano, Italiano per non udenti
Extra: biografia e filmografia di Louis de Funès, Locandine del film
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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR
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THE OTHER SIDE OF GENIUS. IL CINEMA DI ORSON WELLES – LA MONOGRAFIA
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Titolo originale:
Anno: 1967
Durata: 84’
Distribuzione: Multimedia San Paolo/20th Century Fox
Genere: Commedia
Cast: Louis de Funès, Claude Rich, Claude Gensac, Paul Préboist, Roger Van Hool, Mario David
Regia: Edouard Molinaro
Formato DVD/Video: 4:3
Audio: Italiano dolby 2.0, Francese dolby 2.0
Sottotitoli: Italiano, Italiano per non udenti
Extra: biografia e filmografia di Louis de Funès
I FILM
Louis de Funès è stato in Francia un po’ quello che il principe Antonio de Curtis (in arte Totò) è stato per l’ Italia fino a qualche anno addietro: un incompreso, i due attori peraltro hanno lavorato insieme in un paio di film diretti da Steno, I tartassati e Totò, Eva e il pennello proibito. Poco amato dalla critica d’oltralpe, il 
folletto francese di origini spagnole è stato definitivamente sdoganato dal giornalista Bertrand Dicale che ne ha scritto la più completa e dettagliata biografia. Interprete di centinaia di film, de Funès si caratterizzava per la sua verve interpretativa grintosa, nervosa, folle e (dis)articolata: un’enorme carica di energia racchiusa in un piccolo corpo, sorta di detonatore capace di far esplodere le coordinate visive della mdp. Già perché i film da lui interpretati sono “marchiati” dalla sua presenza, indipendentemente dal regista che lo dirigeva. Così come i due lungometraggi presi qui in esame, Chi ha rubato il Presidente? e Io, due figlie, tre valigie (di cui John Landis ne ha tratto un remake – Oscar, un fidanzato per due figlie – con protagonista Sylvester Stallone) sono letteralmente divorati dalla sua personalità: le sceneggiature (si tratta per entrambe di un susseguirsi di malintesi che scatenano un domino di eventi tra il catastrofico ed il surreale), la messa in scena (peraltro curatissima), il montaggio sincopato ed il cast di contorno sono esclusivamente funzionali al suo personaggio, vengono cioè “dopo”. È l’attore che si impossessa del film (e dunque del regista di turno) trasformandolo in una sorta di oggetto personale da manipolare a proprio piacimento; non è errato parlare allora di cinema standardizzato ed impersonale proprio perché reso neutro, ingabbiato e preso in ostaggio dal protagonista principale, la “prima donna”. Un cinema anonimo, piacevole certo, perché meccanismo perfettamente funzionante nella sua piatta linearità – alla fine si contano talmente tanti colpi di scena da venirne assuefatti: lo straordinario diviene ordinario e dunque non stupisce più – ma basato totalmente sulla performance attoriale di Louis de Funès, capace di coordinare alla perfezione gestualità e parola, trasformando entrambe in corpo unico impazzito ed allo stesso tempo perfettamente sincronizzato (i due film andrebbero visionati in lingua originale, il doppiaggio infatti ha una resa nettamente inferiore rispetto al francese).
folletto francese di origini spagnole è stato definitivamente sdoganato dal giornalista Bertrand Dicale che ne ha scritto la più completa e dettagliata biografia. Interprete di centinaia di film, de Funès si caratterizzava per la sua verve interpretativa grintosa, nervosa, folle e (dis)articolata: un’enorme carica di energia racchiusa in un piccolo corpo, sorta di detonatore capace di far esplodere le coordinate visive della mdp. Già perché i film da lui interpretati sono “marchiati” dalla sua presenza, indipendentemente dal regista che lo dirigeva. Così come i due lungometraggi presi qui in esame, Chi ha rubato il Presidente? e Io, due figlie, tre valigie (di cui John Landis ne ha tratto un remake – Oscar, un fidanzato per due figlie – con protagonista Sylvester Stallone) sono letteralmente divorati dalla sua personalità: le sceneggiature (si tratta per entrambe di un susseguirsi di malintesi che scatenano un domino di eventi tra il catastrofico ed il surreale), la messa in scena (peraltro curatissima), il montaggio sincopato ed il cast di contorno sono esclusivamente funzionali al suo personaggio, vengono cioè “dopo”. È l’attore che si impossessa del film (e dunque del regista di turno) trasformandolo in una sorta di oggetto personale da manipolare a proprio piacimento; non è errato parlare allora di cinema standardizzato ed impersonale proprio perché reso neutro, ingabbiato e preso in ostaggio dal protagonista principale, la “prima donna”. Un cinema anonimo, piacevole certo, perché meccanismo perfettamente funzionante nella sua piatta linearità – alla fine si contano talmente tanti colpi di scena da venirne assuefatti: lo straordinario diviene ordinario e dunque non stupisce più – ma basato totalmente sulla performance attoriale di Louis de Funès, capace di coordinare alla perfezione gestualità e parola, trasformando entrambe in corpo unico impazzito ed allo stesso tempo perfettamente sincronizzato (i due film andrebbero visionati in lingua originale, il doppiaggio infatti ha una resa nettamente inferiore rispetto al francese).
I DVDDa Multimedia San Paolo edizione fotocopia per due prodotti che si caratterizzano per una buona qualità tecnica. Il riversamento in digitale ha dato ottimi risultati, le immagini sono perfettamente nitide ed i colori vividi non risentono del peso degli anni. Doppio audio bicanale francese e italiano con buona pulizia del sonoro, doppia scelta per i sottotitoli, italiano standard e per non udenti. Anche gli extra sono praticamente identici con la biografia e filmografia di Louis de Funès; unica differenza, in Chi ha rubato il Presidente?, l’inserimento di alcune locandine originali dell’epoca.
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CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE
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