DVD – "L'ultimo dei grandi re", di David Keating
Bildugsroman filmico, L'ultimo dei grande re tenta di raccontare la crescita di Frankie e il passaggio dall'età adolescenziale all'età adulta, in una serie di esperienze che segnano questo momento come tante tappe di un rito. Tuttavia, fallisce nel suo intento, colpa di una sceneggiatura confusa e sbrigativa e di una stereotipizzazione nel narrare le vicende d'Irlanda. Da CG Home Video
IL FILM
Bildugsroman filmico, L'ultimo dei grande re tenta di raccontare la crescita di Frankie e il passaggio dall'età adolescenziale all'età adulta, in una serie di esperienze (dalla prima ragazza alle notti fuori passate a bere) che segnano questo momento come tante tappe di un rito. Frankie si ribella tipicamente all'autorità genitoriale, va contro le forti credenze politiche della madre, in particolare incarnate nel rappresentate del partito candidato alle elezioni, che la madre idolatra fin troppo; va alla ricerca di divertimento nei luoghi sbagliati, tanto quanto i volantini che stampa per pubblicizzare il suo party in spiaggia. Tuttavia, questa sorta di (aspirante) novello giovane Holden si rivela essere il tipico bravo ragazzo dalle idee confuse per quanto riguarda il suo futuro e, in fondo, anche un po' conservatore: la ribellione finisce nel momento in cui passa tutti gli esami e si iscrive all'università come i genitori volevano. L'ultimo dei grandi re, però, fallisce nel suo tentativo di narrare una classica storia di formazione, colpa soprattutto della sceneggiatura estremamente confusa e sbrigativa, firmata da Keating insieme a Byrne: l'arco trasformazionale di Frankie è in realtà solo abbozzato, lasciandolo in un limbo statico tanto quanto avviene con gli altri personaggi, in particolare Erin. Quella che avrebbe dovuto essere la vera co-protagonista si rivela, invece, solo una fugace apparizione nella vita di Frankie, una sorta di catalizzatore dai tratti poco delineati e stereotipati. E forse, proprio la stereotipizzazione è la colpa più grande del film, a volte fin troppo sbilanciato sul discorso politico sottostante. La lotta irlandese, raccontata da tanti altri film in maniera più memorabile, diventa un discorso unidirezionale, bianco e nero, buoni e cattivi, senza possibilità di abbracciare davvero la causa, anche per l'antipatia che il personaggio della madre ispira con la sua insistenza. Quella che avrebbe dovuto essere un'ode celebrativa si trasforma, allora, in un piatto racconto fuori fuoco.
Il DVD
Film diretto al mercato Home Video, l'edizione italiana del DVD si rivela estremamente essenziale, contenendo semplicemente il film, senza alcun contenuto extra. L'immagine risulta nitida e fedele alla fotografia originale, considerata anche l'età del film, nonostante sia a tratti sgranata in alcuni momenti delle scene notturne finali. Buono, invece, l'audio stereo, equilibrato e pulito. Unica pecca la presenza della sola traccia in italiano mentre manca quella in lingua originale.