DVD – "L'ultimo dei grandi re", di David Keating

L'ultimo dei grandi reBildugsroman filmico, L'ultimo dei grande re tenta di raccontare la crescita di Frankie e il passaggio dall'età adolescenziale all'età adulta, in una serie di esperienze che segnano questo momento come tante tappe di un rito. Tuttavia, fallisce nel suo intento, colpa di una sceneggiatura confusa e sbrigativa e di una stereotipizzazione nel narrare le vicende d'Irlanda. Da CG Home Video

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L'ultimo dei grandi reTitolo originale: The Last of the High Kings
Anno: 1999
Durata: 98'
Distrubuzione: CG Home Video
Genere: Drammatico
Cast: Jared Leto, Christina Ricci, Catherine O'Hara, Gabriel Byrne, Emily Mortimer, Colm Meaney, Stephen Rea
Regia: David Keating
Formato video: 4/3
Audio: Italiano 2.0
Sottotitoli: Italiano per non udenti
Extra: nessuno

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IL FILM
L'ultimo dei grandi reUscito direttamente in DVD anche in patria, L'ultimo dei grandi re di David Keating ci fa immergere sin da subito in un'atmosfera nostalgica, tipica dei film che parlano di un'adolescenza che sta per finire. Nella Dublino del 1977, Frankie (Jared Leto) trascorre quella che potrebbe essere la sua ultima estate libero dalle preoccupazioni degli adulti, pensando di aver del tutto fallito gli esami di maturità. I giorni in attesa dei risultati sono trascorsi nella casa di famiglia, una vecchia abitazione poco fuori la capitale che ospita tutto il clan: in assenza del padre (Gabriel Byrne), attore shakespeariano costantemente in tournée, la madre (Catherine O'Hara) cresce i figli raccontandogli leggende di vecchi re di Irlanda, il cui trono è stato usurpato degli invasori britannici, e inculcandogli gli slogan del partito in vista dell'elezione. In un tentativo di fuga da una simile atmosfera, Frankie passa il suo tempo libero con gli amici di sempre, fan di Elvis, cercando di organizzare un party in spiaggia per attirare l'attenzione di due ragazze per le quali ha perso la testa. L'arrivo in casa di Erin (Christina Ricci), ospite americana di famiglia, gli farà capire qualcosa in più sull'amore.

Bildugsroman filmico, L'ultimo dei grande re tenta di raccontare la crescita di Frankie e il passaggio dall'età adolescenziale all'età adulta, in una serie di esperienze (dalla prima ragazza alle notti fuori passate a bere) che segnano questo momento come tante tappe di un rito. Frankie si ribella tipicamente all'autorità genitoriale, va contro le forti credenze politiche della madre, in particolare incarnate nel rappresentate del partito candidato alle elezioni, che la madre idolatra fin troppo; va alla ricerca di divertimento nei luoghi sbagliati, tanto quanto i volantini che stampa per pubblicizzare il suo party in spiaggia. Tuttavia, questa sorta di (aspirante) novello giovane Holden si rivela essere il tipico bravo ragazzo dalle idee confuse per quanto riguarda il suo futuro e, in fondo, anche un po' conservatore: la ribellione finisce nel momento in cui passa tutti gli esami e si iscrive all'università come i genitori volevano. L'ultimo dei grandi re, però, fallisce nel suo tentativo di narrare una classica storia di formazione, colpa soprattutto della sceneggiatura estremamente confusa e sbrigativa, firmata da Keating insieme a Byrne: l'arco trasformazionale di Frankie è in realtà solo abbozzato, lasciandolo in un limbo statico tanto quanto avviene con gli altri personaggi, in particolare Erin. Quella che avrebbe dovuto essere la vera co-protagonista si rivela, invece, solo una fugace apparizione nella vita di Frankie, una sorta di catalizzatore dai tratti poco delineati e stereotipati. E forse, proprio la stereotipizzazione è la colpa più grande del film, a volte fin troppo sbilanciato sul discorso politico sottostante. La lotta irlandese, raccontata da tanti altri film in maniera più memorabile, diventa un discorso unidirezionale, bianco e nero, buoni e cattivi, senza possibilità di abbracciare davvero la causa, anche per l'antipatia che il personaggio della madre ispira con la sua insistenza. Quella che avrebbe dovuto essere un'ode celebrativa si trasforma, allora, in un piatto racconto fuori fuoco.

L'ultimo dei grandi reIl DVD

Film diretto al mercato Home Video, l'edizione italiana del DVD si rivela estremamente essenziale, contenendo semplicemente il film, senza alcun contenuto extra. L'immagine risulta nitida e fedele alla fotografia originale, considerata anche l'età del film, nonostante sia a tratti sgranata in alcuni momenti delle scene notturne finali. Buono, invece, l'audio stereo, equilibrato e pulito. Unica pecca la presenza della sola traccia in italiano mentre manca quella in lingua originale.

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