DVD – "Mani di fata", di Steno

mani di fataAffascinato, forse inconsapevolmente, dal mondo che aveva svelatamente provato a criticare, Steno si dimentica delle premesse: alla fine del film l’arricchimento non è solo spirituale, ma anche, anzi soprattutto, materiale. La 01 Distribution realizza un DVD tecnicamente sufficiente, ma anche questa volta senza contenuti speciali

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mani di fataAnno: 1983
Durata: 92'
Distribuzione: 01 Distribution
Genere: Commedia
Cast: Renato Pozzetto, Eleonora Giorgi, Sylva Koscina, Maurizio Micheli, Felice Andreasi
Regia: Steno
Formato DVD/Video: 1.78:1 Letter Box
Audio: Italiano Dolby Digital 2.0 Mono
Sottotitoli:
Extra:
 
 

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IL FILM

Il quadretto all’inizio è idilliaco: in campagna, in riva al lago, il bambino gioca a pallone imitando le gesta dei campioni raccontati dalla radio; il padre e la madre intanto fanno l’amore nella loro casa galleggiante. Il mani di fatamattino seguente però, la dura realtà si insinua, lentamente, nelle chiacchiere di tutti i giorni, nella vita da sogno: tra un caffè e un biscotto si parla di arrivare alla fine del mese, di stipendi, di mutui e di leasing (è lo stesso Andrea a spiegare di cosa si tratta: «Tu paghi. Però quello che comperi non è roba tua… è una specie di affitto. Ha il vantaggio di scalare sulle tasse. Insomma, un meccanismo diabolico per il quale spendi tutto quello che hai, ma sei convinto d’aver risparmiato. Non è male, no?»).
Per dare forma alla realtà, Steno ricorre all’elemento più comune degli anni Ottanta: lo specchio. Rappresentante di un decennio fatto di corpi, meglio se nudi e tonici, che oltre a farsi guardare hanno cominciato, con insistenza, ossessione e perversione, a guardarsi. Anche Mani di fata segue questo assunto sfoderando, come copione, produttori e moda vogliono, seni e gusti omosessuali o bisessuali. Per Steno lo specchio è un elemento da sfruttare in almeno altri due modi: in un primo momento se ne serve per opprimere il suo protagonista, circondato dalla sua e dalle immagini degli altri alle pareti, al pavimento e al soffitto. Esilarante in questo senso la sequenza in cui Andrea viene ricevuto dal suo superiore, anzi dai due superiori gemelli, successivamente raddoppiati ancora, appunto, dallo specchio collocato all’ingresso dello studio. In un secondo momento lo specchio diventa lo strumento per l’inversione dei ruoli: la moglie ottiene una promozione e indossa vestiti e pettinatura maschili, il marito invece indossa l’abito della massaia, piange quando taglia le cipolle e si lamenta «Poi si stupiscono che le massaie si fanno trombare dall’idraulico».
mani di fataAffascinato, forse inconsapevolmente, dal gioco di specchi, dal mondo che aveva svelatamente provato a criticare, Steno si dimentica delle premesse, della campagna, del lago (trasformato ora in piscina) e del fare l’amore (che fine ha fatto il desiderio di avere un altro figlio?): alla fine del film i ruoli sono ristabiliti, il sogno della casa galleggiante diventa occasione di ricchezza, l’arricchimento non è solo spirituale, ma anche, anzi soprattutto, materiale.
 
IL DVD
La 01Distribution realizza un DVD tecnicamente sufficiente, con le tracce audio e video pulite e chiare. Per quanto riguarda l’audio dobbiamo segnalare una differenza di volumi tra il parlato dei personaggi e la musica troppo alta. La nostra analisi al DVD si ferma qui perché, anche questa volta, i contenuti speciali sono completamente assenti.
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