DVD – "Marat-Sade", di Walter Le Moli

Edito dalla 01 Distribution, il Marat-Sade di Walter Le Moli si avvale di una messa in scena dominata dal principio della staticità, in cui la follia colorata e scomposta descritta dal testo di Weiss cede il passo alla fissità dell'alienazione

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Anno: 2006

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Durata: 97'


Distribuzione: 01 Distribution


Genere: Teatro


Regia: Walter Le Moli


Formato DVD/video: 1.33:1


Audio: italiano dolby digital 2.0


Sottotitoli: italiano per non udenti


Extra: selezione scene; il documentario Marat-Sade, prototipo per un nuovo teatro musicale; galleria fotografica

IL FILM


Scritto nel 1963 da Peter Weiss e noto al pubblico soprattutto grazie alla rappresentazione teatrale di impianto artaudiano firmata da Peter Brook ed alla trasposizione cinematografica dello stesso regista del 1967, La persecuzione e l'assassinio di Jean-Paul Marat rappresentati dai ricoverati del manicomio di Charenton sotto la guida del marchese de Sade (titolo che per la difficoltà dell'atto mnemonico si suole abbreviare in Marat-Sade) è considerato «una allegoria del conflitto tra il radicalismo e il nichilismo come due momenti tipici del mondo moderno». Prendendo spunto dalle rappresentazioni che si tenevano nel manicomio di Charenton sotto la guida dell'ospite più il illustre, il marchese de Sade, per intrattenere in epoca napoleonica la nuova borghesia cresciuta dalle ceneri della Rivoluzione, Weiss fa ricostruire alla compagnia degli internati di Charenton le ultime fasi di vita e l'assassinio di Marat ad opera di Charlotte Corday. Nel testo, che propone la formula del teatro nel teatro, si stratificano diversi livelli di lettura; la critica storica, che attraverso la denunzia del fallimento della Rivoluzione Francese e la condanna del regime napoleonico diventa una riflessione sul presente; l'attacco al sistema di custodia ed alle forme di censura; Marat e Sade, che, nella loro antitesi di impossibile soluzione, costituiscono il nucleo dell'opera, incarnano la mente in conflitto con il corpo, l'ideale sociale e l'ottimismo rivoluzionario contrapposti all'individualismo e al pessimismo nei confronti dell'umanità. Il tutto è inscritto nell'istituzione del manicomio, che, da luogo per circoscrivere la pazzia e l'espressione del diverso, diventa il palcoscenico per rappresentare una discussione sul Potere.


Il Marat-Sade di Walter Le Moli, che si è confrontato per la prima volta con quest'opera nel 1984, esaspera il legame tra testo e musica ed affianca agli attori l'orchestra Europa galante nell'interpretazione de Le Quattro Stagioni di Vivaldi. I musicisti troneggiano fisicamente sulla scena, l'accompagnamento talvolta sovrasta la voce e si impone come ritmo seguito dagli attori nella loro recitazione, creando un forte effetto di straniamento. La messa in scena è dominata dal principio della staticità, in cui la follia colorata e scomposta descritta dal testo cede il passo alla fissità dell'alienazione, creando in tal modo un forte contrasto con le accelerazioni e le decelerazioni declamatorie imposte dalla musica. Il corpo di Marat (Roberto Abbati), immobilizzato nella tinozza mentre si lancia nelle sue furiose invettive in attesa di trovar morte per mano di Charlotte Corday (Paola De Crescenzo), è collocato al centro del palcoscenico con seduti tutt'intorno i pazzi interpreti della rappresentazione, in una composizione dove la coralità lascia il posto ad un senso di vuoto. La staticità della composizione viene ribadita anche dal corpo di Sade (Giancarlo Ilari) che lentamente recita la sua disillusione asagiato su una sedia e che Le Moli ritrae in una posizione che infrange la composizione scenica risultando privilegiata e distaccata.


Se il gioco ad incastri del teatro nel teatro è sensibilmente semplificato rispetto al testo, viene invece rafforzato l'abbattimento della quarta parete tramite il posizionamento nella platea del personaggio di Coulmier (Paolo Bocelli), il direttore del manicomio che assiste alla rappresentazione e che continuamente vi partecipa e tenta di interagirvi.

IL DVD


Marat-Sade, la cui regia televisiva è di Lucrezia Le Moli, s'inserisce nell'iniziativa promossa da Rai Cinema, Rai Trade e Rai Teche e distribuita da 01 Distribution di portare in dvd i grandi capolavori del teatro in televisione. La fruizione dell'opera è però purtroppo danneggiata dalla pessima qualità del video, l'immagine è pixelata, i contorni delle figure sono sfocati, i dettagli impossibili da decifrare, il totale del palcoscenico illeggibile, il formato originario in 16:9 delle riprese è riversato in 4:3. L'audio dolby digital 2.0 invece non presenta particolari problemi. Il dvd ha i sottotitoli italiani per non udenti opzionabili ed è diviso in 20 scene, 5 per ogni stagione, richiamando Le Quattro Stagioni di Vivaldi della rappresentazione. Gli extra contengono Marat-Sade, prototipo per un nuovo teatro musicale, un documentario della durata 27 minuti circa, firmato da Lucrezia Le Moli, che tenta di riassumere attraverso interviste ed immagini relative alle fasi di progettazione della rappresentazione, l'approccio di Walter Le Moli, dei suoi attori e dell'orchestra all'opera di Weiss, con un'attenzione particolare al rapporto la musica e la recitazione. Gli extra infine propongono una galleria fotografica con gli scatti di Michele Lamanna.

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