DVD – "Natale al campo 119", di Pietro Francisci

natale al campo 119 dvdLa guerra è terminata, ma in un campo di prigionia statunitense alcuni prigionieri italiani aspettano ancora di essere liberati e trascorrono il Natale rievocando nostalgicamente, anche grazie ad un grammofono e ad una collezione di canzoni popolari italiane donati dal comandante del campo, le loro città e la loro vita prima della guerra. Da Ripley’s Home Video
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natale al campo 119 dvdAnno: 1947
Durata: 82’
Distribuzione: Ripley’s Home Video
Genere: commedia
Cast: Aldo Fabrizi, Vittorio De Sica, Peppino De Filippo, Massimo Girotti, Carlo Campanini, Alberto Rabagliati, Maria Mercader, Giacono Rondinella
Regia: Pietro Francisci
Formato DVD/Video: 1.33:1
Audio: italiano Dolby Digital mono
Sottotitoli: italiano per non udenti
Extra: trailer originale; galleria fotografica; episodio da Canzoni di mezzo secolo
 

 

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IL FILM

La guerra è terminata, ma in un campo di prigionia statunitense, il campo 119, alcuni prigionieri italiani aspettano ancora di essere liberati e trascorrono il Natale rievocando nostalgicamente, anche grazie ad un grammofono e ad una collezione di canzoni popolari italiane donati dal comandante del campo, le loro città e la loro vita prima della guerra. Pietro Francisci, supportato da una sceneggiatura scritta tra gli altri da Giuseppe Amato, Aldo Fabrizi e Vittorio De Sica, tenta di tracciare sullo schermo un ritratto corale, dove le ferite lasciate dalla guerra, l’incertezza del presente e il rapporto contraddittorio con l’America, s’intrecciano con la comicità bonaria dei personaggi, tutti fortemente caratterizzati, e con il sentimentalismo rassicurate, buffonesco e malinconico delle loro storie. Ma Natale al campo 119 finisce per essere una banale, dispersiva e superficiale narrazione per episodi, scanditi dall’intrecciarsi delle canzoni popolari e orchestrati attorno al più riuscito nucleo natale al campo 119narrativo centrale del film, ambientato nel campo di prigionia. Le rievocazioni dei protagonisti, anche se proiezioni nostalgiche e volutamente idealizzate, rimangono piccoli affreschi senza vita, superficialmente sentimentali e malinconicamente comici. Il paese che prende forma attraverso la memoria dei prigionieri, nella maggior parte dei casi l’Italia non ancora piagata dalla guerra, è uno spazio vuoto, banalmente popolato di stereotipi, la bellezza delle città ricordate è un paesaggio freddo, da cartolina, solo occasionalmente attraversato da uno squarcio di realtà o scosso da una vena di amarezza. Pur senza una reale profondità di sguardo, ulteriormente svilito dalla troppo pacificatoria conclusione, la vicenda all’interno del campo di prigionia è invece di maggior spessore, capace di restituire l’insofferenza e la frustrazione provate nei confronti di un paese straniero, l’America che ha liberato l’Italia, ma al tempo stesso l’ha invasa. Attraverso la comicità che scaturisce dal confronto tra prigionieri e carcerieri e dalla divertente sovrapposizione di personaggi che, in un’orchestrazione perfetta di tempi e di battute, incarnano le diverse realtà italiane, sia sociali che dialettali, emerge l’incertezza provata nei confronti di un destino ancora non delineato e privo di punti di riferimento, prende corpo l’immagine di un paese frammentato, che si confronta dolorosamente con la distruzione lasciata dalla guerra.
 
canzoni di mezzo secoloIL DVD
Natale al campo 119 esce in una eccellente e ricca edizione curata da Ripley’s Home Video. Ottimo il video che a prescindere da qualche lieve sporcatura della pellicola, sembra non risentire del passaggio del tempo, l’immagine è sempre nitida, il bianco e nero è perfettamente definito. Nulla da eccepire anche per quanto riguarda l’audio, disponibile nell’unica traccia in italiano mono. Il sonoro restituisce senza alcuna imperfezione i dialoghi colorati dalle diverse sfumature dialettali e le canzoni popolari che scandiscono la pellicola. I contenuti speciali, oltre al trailer originale del film, sono composti da una nutritissima galleria fotografica. Sempre dagli extra è possibile accedere ad un episodio tratto dal film Canzoni di mezzo secolo, di Domenico Paolella, anch’esso ambientato in un campo di prigionia e costruito attraverso la rievocazione di canzoni popolari.
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