DVD – "New in Town", di Jonas Elmer

new in townUna gradevole favoletta sentimentale, dalla storia già vista e sentita, con il personaggio principale che cambia radicalmente il proprio modo di vedere la vita e riconsidera i propri obiettivi, entrando in contatto con un ambiente sociale diverso da quello di provenienza. Il DVD, di discreta qualità, è 01 Distribution

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

di Annalice Furfari

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE UNA SERIE TV DALL’8 MAGGIO

--------------------------------------------------------------
new in townTitolo originale:
id.
Anno: 2010
Durata: 92’
Distribuzione: 01 Distribution
Genere: Commedia
Cast: Renée Zellweger, Harry Connick Jr., J.k. Simmons, Siobhan Fallon, Mike O'brien, Frances Conroy, Ferron Guerreiro, Barbara James Smith, James Durham, Robert Small, Wayne Nicklas, Hilary Carroll, Nancy Drake, Stewart J. Zully, Marilyn Boyle
Regia: Jonas Elmer
Formato DVD/video: 1,78:1
Audio: Italiano Dolby Digital 5.1, Inglese Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: Italiano per non udenti
Extra: Trailer originale
 

 
 
 
IL FILM
In tempi di crisi economica, fabbriche in fallimento e aumento vertiginoso di licenziati e disoccupati, sognare a occhi aperti un mondo migliore, per quasi due ore, non dispiace affatto. A consentircelo è New in Town, gradevole favoletta sentimentale diretta da Jonas Elmer, regista danese al debutto con una pellicola di produzione statunitense. La storia è di quelle già viste e sentite, con il personaggio principale che cambia radicalmente il proprio modo di vedere la vita e riconsidera i propri obiettivi, entrando in contatto con un ambiente sociale diverso da quello di provenienza.
new in townNel nostro caso, il personaggio in questione ha le fattezze di una Renée Zellweger sfolgorante nell’aria da cinica donna in carriera, stretta in tailleur attillati e dalla camminata spedita, su tacchi a spillo rigorosamente vertiginosi. La bionda attrice texana sembra a proprio agio nel vestire i panni di Lucy, una manager ambiziosa, brillante e cocciuta che, da Miami, viene spedita in una sperduta cittadina del Minnesota, per dirigere la ristrutturazione aziendale di un’industria manifatturiera. Lo stabilimento non è più produttivo, in quei termini di costi-benefici che tanto ossessionano gli imprenditori, e Lucy ha un compito sgradevole: far digerire, senza troppe complicazioni, il taglio del 50 per cento del personale. La fabbrica è una risorsa economica importante per la gente del posto, un punto fermo attorno al quale ruota un microcosmo sociale fatto di anime, passioni e sentimenti. Ma Lucy non si lascia intimidire e rompe l’equilibrio costante e monotono della gelida cittadina, senza troppi giri di parole. Del resto, è disposta a tutto pur di realizzare il suo più grande sogno: diventare amministratore delegato dell’azienda. Ha lavorato duro per raggiungere il suo obiettivo e non ha alcuna intenzione di lasciarsi mettere i bastoni tra le ruote da operai che trascorrono il tempo libero bevendo birra o cacciando corvi e dalle loro mogli, che parlano solo di cucina, di Gesù o dei ragazzi a cui far sposare le figlie. Lucy, però, non ha fatto i conti con un sindacalista ostinato quanto lei e soprattutto con i sentimenti, messi sempre in secondo piano rispetto all’ambizione professionale. Al contatto con quel piccolo universo, così remoto e ostile a primo impatto, eppure così genuino e autentico, le emozioni che Lucy ha messo a tacere per una vita riemergono con prepotenza e pretendono il conto.
La trama, dalla scontata e spesso prevedibile evoluzione, è riscattata da un ritmo leggero e da un andamento piacevole. L’incontro-scontro tra due mondi, all’apparenza inconciliabili ma di fatto necessari l’uno all’altro, è tipico di tanta cinematografia. I tratti psico-sociali dei due universi a confronto (quello della grande città, agiato, sofisticato, ma umanamente povero, e quello del paesino di provincia, ostico, selvaggio, grezzo, ma ricco di legami intensi) sono delineati con una certa profondità, ma il film non nutre pretese da analisi sociologica. Anche dal punto di vista cinematografico, la pellicola vola a bassa quota. Pur con attori brillanti, il regista esegue il compitino, senza lasciare un’impronta di stile. Del resto, l’obiettivo del film, ben centrato, è intrattenere, stimolando gli spettatori a una riflessione sul senso del proprio percorso, sulle priorità e sulle cose che contano davvero, in questa perpetua corsa a ostacoli chiamata vita.     
 
 
new in townIL DVD

Trattandosi di un film mai distribuito nei cinema italiani, non ci si aspettava molto dal DVD di New in Town. La 01 Distribution, però, ha distribuito un prodotto dalle discrete qualità tecniche. L’immagine, fruibile in formato 1,78:1, è molto nitida. L’unica pecca sono i colori un po’ troppo piatti, che non rendono giustizia ai paesaggi freddi e innevati del Minnesota. L’audio è godibile e consente di ascoltare il film sia in italiano (nel formato Dolby Digital 5.1 o in quello DTS 5.1) che in inglese (nel formato Dolby Digital 2.0). I sottotitoli, però, sono disponibili solo in italiano, per non udenti. I contenuti extra lasciano a desiderare: vi è soltanto il trailer originale, in lingua inglese.

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array