DVD – "Profumo di donna", di Dino Risi

Produmo di donnaSi regge quasi interamente sulle spalle di Vittorio Gassman questo viaggio al termine della notte che fu accolto come la più felice collaborazione tra l’attore e il regista dai tempi de Il sorpasso. Risi prende il vissuto segreto, l’interiore narrazione letteraria del romanzo di Giovanni Arpino per farne una tragedia esposta, dove una meccanica più aperta di accadimenti rende spesso esplicito quanto Il buio e il miele lascia emergere da sfumature ambigue, da accenni sottili. Da 01 Distribution
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Produmo di donna

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Anno: 1974
Durata: 99’
Distribuzione: 01 Distribution
Genere: drammatico
Cast: Vittorio Gassman, Alessandro Momo, Agostina Belli, Moira Orfei, Vernon Dobtcheff
Regia: Dino Risi
Formato DVD/video: 1.33:1
Audio: italiano Dolby Digital 2.0
Sottotitoli:
Extra:
 
 

 

 

 

 

IL FILM
Profumo di donna è il film che Dino Risi definì una “salutare dichiarazione di debolezza” nella sua carriera di umorista cinico, l’opera che scioglie il proprio nucleo di tristezza e di angoscia nel confortevole romanticismo del lieto fine, nel cedimento convinto e quasi esibito a un’alternativa di speranza che sconfigge l’orrore di ispirare pietà del suo protagonista. Si regge quasi interamente sulle spalle di Vittorio Gassman questo viaggio al termine della notte che fu accolto come la più felice collaborazione tra l’attore e il regista dai tempi de Il sorpasso. Il suo capitano Fausto, il cieco che sembra caparbiamente attaccato alla vita ma progetta il suicidio, perde le maglie della sua corazza all’avvicinarsi del fatidico epilogo, la spavalderia si fa grottesca ostentazione, il Alessandro Momo e Vittorio Gassmansarcasmo rabbiosa disperazione. Risi prende il vissuto segreto, l’interiore narrazione letteraria del romanzo di Giovanni Arpino per farne una tragedia esposta, dove una meccanica più aperta di accadimenti rende spesso esplicito quanto Il buio e il miele lascia emergere da sfumature ambigue, da accenni sottili. È vistosa la veste comico-sarcastica che avvolge tutta la prima parte del film, come lo sono l’esplosione del (non consumato) dramma finale e l’offerta di salvezza dell’innocente e devota giovinetta. C’è spazio per il Risi migliore nel ritratto nervoso e incisivo del protagonista, nel disegno vivo ed efficace dei suoi scontri con gli altri – dal cugino prete allo sbigottito giovane accompagnatore – e del suo travestire di smania di vivere la ricerca e il desiderio di morte. Ce n’è a sufficienza per continuare a considerare Profumo di donna, realizzato dopo i prolifici anni Sessanta, che annunciavano già una crisi d’ispirazione, e prima del deserto dei decenni successivi, uno dei titoli più significativi di Dino Risi. Eppure è difficile negare come lo sguardo acuto sugli umori nascosti nei gesti, il gusto acre, il sottofondo dolente si perdano a tratti in un vago bozzettismo, in inutili ridondanze e gratuite cadute di stile. Mentre è forse in due opere meno conosciute e di poco successive, Anima persa e La stanza del vescovo, che certe morbose inquietudini, certe sensibilità nel guardare ambiguamente alla vita, certa spregiudicata adesione al senso di decadenza, d’incombenza della morte, raggiungono rilievo e compiutezza maggiori.

 

Menù dvd

IL DVD

 

Discreta l’edizione proposta da 01 Distribution nella collana “Italiani da culto”, in cui compaiono ben tredici titoli di Dino Risi. La qualità video è soddisfacente; l’immagine non sempre è ben contrastata e presenta a tratti una leggera grana, ma i colori sono corposi e netti. L’audio, in Dolby Digital 2.0, è abbastanza buono, nitido e senza imperfezioni di rilievo, anche se non particolarmente potente. Non sono disponibili i sottotitoli in italiano per non udenti.
Piuttosto scarno il menù del dvd, che prevede solo l’accesso diretto al film, alle scene e alla pagina dei credits. Completamente assenti i contenuti extra.

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